Prima di cominciare, volevo dire solo, che questa
fic è solo
un pensierino per la mia dolce Echo. Ormai siamo fissate, io con le
Pie/Yama e
lei con le Vamde/Tai U_U
In ogni caso, tesoro, auguri.
Tanti, tanti, tanti, fino a
cent’anni e anche di più ^^
Prima
che l’ultimo
foro si chiuda.
Fermo.
Immobile.
Taichi quasi trattenne il fiato.
Nulla.
Nessun suono.
Solo l’impercettibile rumore della maniglia che veniva
abbassata.
Lentamente… come per avvertirlo.
Il padrone è
tornato, Taichi, e ha tanta voglia di giocare con te.
Sospirò pesantemente… Tanto valeva prepararsi
all’idea…
Strinse piano i pugni, mentre ancora la maniglia, lentamente, scendeva
e uno spiraglio si apriva.
Non si voltò nemmeno a guardare chi fosse. Già
sentiva il fruscio del mantello del suo carceriere nella stanza.
I suoi passi silenziosi e leggeri, che aveva imparato a percepire,
annullavano la speranza che a ruotare quella dannata maniglia fossero i
suoi amici venuti per salvarlo.
Per ore stava immobile con le orecchie tese. Su quel dannato letto
nero, al freddo, tra quelle pareti in pietra, con solo deboli candele a
sfidare invano l’oscurità.
Nessun suono amico giungeva mai alle sue orecchie e il silenzio portava
il terrore della rassegnazione.
No!
Se nessuno fosse riuscito a salvarlo, avrebbe dovuto tentar di
liberarsi da solo.
Aveva visto abbastanza film horror da potersi considerare un luminare
del genere. Sapeva come uccidere lupi mannari, mostri del fango,
vampiri, anche come tenere a bada gli zombie e distruggerli.
In ogni caso, non aveva mai considerato di dover davvero tentare di
conficcare un paletto di frassino nel cuore di Vamdemon o di staccargli
la testa con un’accetta.
Non sul serio.
-Cosa
vorresti fare?- la voce roca di Vamdemon
risuonò vicinissima al suo orecchio, facendolo vibrare.
Taichi si voltò appena per incrociare il suo sguardo di
ghiaccio e scorgere i denti affilati fra le labbra livide.
Strinse il lenzuolo con la mano destra, nascondendola dal vampiro, per
non mostrarsi nervoso. Ma era inutile, ovvio.
Vamdemon gli posò la mano sul petto, facendo scorrere le
dita affusolate sulla clavicola e risalendo la giugulare.
Sarebbe stato punito.
Il vampiro sogghignò, mentre cercava le vecchie cicatrici e
constatava che ormai Taichi era pronto.
Il pesante portone di legno massiccio venne sfondato con fragore,
mettendo in allarme i Bakemon e i Phantomon di ronda.
I digiprescelti erano arrivati a salvare il loro compagno prigioniero
del grande Maestro Vamdemon. Le schiere del signore delle tenebre si
radunarono chi all’ingresso chi più in
là, a difendere i punti cruciali del castello ed avvertire i
comandanti.
Il Maestro già sapeva, non occorreva disturbarlo, mentre si
occupava personalmente del prigioniero.
-Non
fateli passare!- gridò un Phantomon, brandendo
la falce.
Una ventina di Bakemon si gettò su gli intrusi.
-Pronto Veemon?- disse uno di questi.
-Si!
VEEMON… SHINKAAAAA….EX-VEEEMON!!-
Il digimon di Daisuke Motomiya fu il primo a lanciarsi sulla mischia e
sbaragliò subito una decina d’avversari.
-FERMATELI!-
sbraitò Phantomon e dalla volta piombarono un sacco di
Dokugumon.
I digimon ragni non torsero un capello al Motomiya.
-Artigli Sovrani!-
-Pugno Celestiale!-
Inutile dire che WereGarurumon ed Angemon fecero piazza pulita in un
istante.
-WereGarurumon, andiamo a cercare Taichi!- esclamò Yamato,
sulle spalle del suo digimon.
-SERVONO
RINFORZI ALL’INGRESSO!-
Altri Phantomon e Bakemon giunsero ad ostacolare i prescelti.
-Se c’è un simile spiegamento di forze
all’ingresso, mi chiedo cosa sarà più
avanti…- disse Jou.
-Sono troppi… Non ne usciamo!- esclamò
infastidito Daisuke.
-Dannazione!- Yamato e WereGarurumon avevano incontrato un altro
ostacolo cercando di salire le scale in pietra. –Dove diavolo
si sarà cacciato quella sanguisuga?!- la vera domanda del
biondo era, ovviamente, dove la sanguisuga avesse portato Taichi.
Aveva un brutto presentimento.
-Attenti!- gridò Sora dal basso.
-Colpo
d’Ali Fiammante!- Birdramon ridusse in cenere i
Bakemon che avevano cercato di attaccare il prescelto e il digimon
dell’Amicizia.
-Grazie!- esclamò Yamato, rivolto alle amiche.
Un Minotarumon gli sbarrò la strada.
-Takeru…- disse Angemon –Lascia fare a me.-
Il biondo della speranza annuì.
-Angemon…
Chou Shinkaaaaaaa…. HolyAngemon!-
Il digimon angelo prese la spada divina e sollevandosi a
mezz’aria tra il digimon mannaro e i Bakemon,
tracciò un cerchio.
-Varco Sovrannaturale!-
disse pacatamente, mentre Daisuke, Hikari e Ken raggiungevano Yamato,
insieme con ExVeemon, Angewomon e Stingmon.
I digimon nemici vennero risucchiati senza scampo e il gruppo di testa
s’inoltrò nel cuore del castello
dell’incubo.
-Lasciate fare a me!- si vantò il Motomiya.
-Non cantare vittoria troppo presto, Daisuke.- Yamato aveva ragione.
Col vampiro non c’era da scherzare né tanto meno
da prenderla troppo alla leggera –Spero Takeru stia attento.-
-Takeru se la caverà.- disse Hikari, rivolta al biondo
–Cerchiamo Taichi.-
Yamato annuì.
Sfondarono chissà quante porte, senza successo, continuando
la ricerca, mentre Aquilamon, Ankilomon, Birdramon, Kabuterimon e gli
altri digimon si davano da fare per coprirli. Erano i più
forti. Dovevano conservare le forze.
Agumon era ferito gravemente, e non era potuto andare a dare una mano.
In ogni caso, non sarebbe stato che d’impiccio. Senza Taichi,
senza avvertire la sua forza e i suoi sentimenti, non poteva evolvere.
Taichi non parlò. Non chiese nulla. Non serviva. Vamdemon
gli leggeva la mente e in ogni caso non gli avrebbe dato spiegazioni.
La sala era illuminata più del solito da fiaccole e candele.
Vamdemon sedeva sul suo trono d’ebano, con i morbidi cuscini
in velluto cremisi. Taichi stava abbandonato ai suoi piedi, con la
testa sulle sue ginocchia.
Il vampiro sorrise, poi Taichi capì perché.
Delle esplosioni e voci in lontananza.
Ma Vamdemon sorrideva.
Non era nervoso, né furente.
Perché?
Il signore delle tenebre si sfilò lentamente il guanto
sinistro, scoprendo le lunghe e affusolate dita, pallide e scarne. Le
unghie livide parvero allungarsi agli occhi del ragazzo.
Taichi deglutì.
Solo quello riuscì a fare.
Quattro unghie affilate si conficcarono nel suo collo,
all’altezza della giugulare.
Non l’aveva mai fatto.
Perché non l’aveva morso anche quella volta?
-Che significa?- si chiese Koushirou –Perché
proprio ora è apparso il segnale del digivice di Taichi?-
l’Izumi sudò freddo.
Tutti ebbero un oscuro presentimento.
Davanti a loro una grande porta e in quella zona avevano distrutto
centinaia di nemici. Forse… Forse…
ExVeemon sfondò al porta con un potente pugno. La polvere si
innalzò e quando finalmente si diradò, i
prescelti trovarono il loro leader. E capirono perché
finalmente avevano ricevuto segnale del suo digivice.
-Oh mio…- Hikari si portò le mani alla bocca per
trattenere un grido strozzato.
Yamato digrignò i denti.
Il vampiro li guardò con aria di sfida, senza scomporsi.
Le se dita erano ancora conficcate nella gola di Taichi e grondavano di
sangue.
La giugulare pompava fiotti di liquido rosso direttamente nelle dita
del vampiro.
Il digivice ardeva in una delle fiaccole, insieme al digiterminal.
-Bastardo!- esclamò Daisuke e, come fosse un segnale di
battaglia, ExVeemon e Stingmon si gettarono contro il signore delle
tenebre.
-ExVeemon!
Stingmon! … Jogress Shinkaaaaaa… Paildramon!-
Vamdemon lasciò cadere Taichi a terra.
-Paildramon…
warp shinkaaaa… Imperialdramon!-
Il vampiro si leccò le dita imbrattate di sangue scuro.
-Fallo a pezzi!- gridò Daisuke.
WereGarurumon raggiunse Taichi.
Vamdemon non si mosse.
Imperialdramon si gettò su di lui.
Un foro nella
gola di Taichi iniziò a chiudersi.
-Oh no…-
Il biondo capì che poteva significare solo una cosa.
-WereGarurumon….
Chou shinkaaa… MetalGarurumon!-
Un altro foro
si chiuse.
Yamato maledisse Taichi per averlo costretto a guardare insieme a lui
tutti quei film horror.
Un altro foro si chiuse.
-FRECCIA…-
-ARPIONE…-
-NO!-
L’urlo di Yamato impedì ad Angewomon ed
Imperialdramon di attaccare Vamdemon, che stava fermo in piedi, poco
distante da loro.
L’ultimo
foro si chiuse.
Avevano perso.
Se Vamdemon fosse morto, Taichi l’avrebbe seguito nella sua
fine.
Fine.
Ecco… Il tema non
è dei più allegri,
ma è uscita questa. Echo, spero tu accetti il pensiero ^^
E spero ti sia piaciuta.
Spero di aver reso bene la
parte dei
fori e della perforazione della giugulare. L’intera cosa
è stata ispirata da
Dio Brando, che per tutta la prima serie non ha fatto altro che ficcare
dita in
gola ai nemici. XD (ehm…. Non c’è molto
da ridere veramente)
Ok, basta così.
Ancora
auguri Echo!!!!
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