soukoku ballet AU

di drvmmer
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È notte fonda. La città è a riposo, nelle case ogni luce è spenta. Tutte, tranne quella di un piccolo studio di danza. Il parquet scricchiola delicatamente per i passi di un cigno leggiadro nelle vesti di un uomo. O meglio, questo è quello che pensa il maitre de danse Osamu Dazai.

Appoggiato sul ciglio della porta, ad Osamu sembra di avere davanti a sé un miracolo; i movimenti perfetti del ballerino, i suoi capelli rosso fuoco legati da un nastro in una treccia, la sua pelle diafana che splende più della luna. Chuuya Nakahara è allo stesso tempo la sua condanna e la sua benedizione.

Ad un certo punto, la treccia si sfila, il nastro cade, gli occhi cerulei si rivolgono al pavimento, Chuuya è ormai distratto. La musica si ferma e allora Chuuya si ferma insieme a lei.

Il mondo riprende a girare quando la mano sinistra di Dazai si appoggia sul fianco ossuto di Chuuya. Il rosso gli prende l’altra mano e solleva la propria insieme a quella del suo maestro. Le loro braccia ricordano un arco di un pezzo di storia gotico. Lo sguardo cade sulle sue dita appoggiate su quelle fredde e delicate di Dazai, come vetro.

A Chuuya viene naturale abbassare le spalle, sentire la sua schiena appoggiarsi sul petto del moro. Osamu Dazai è allo stesso tempo la sua condanna e la sua benedizione.

Un sussurro, solo un sussurro bastò ad entrambi per sentirsi di nuovo legati. Le parole di Dazai come carezze, ‘’Posso contare per te?’’. Gli occhi di Chuuya incontrano lo sguardo di Dazai nel riflesso dello specchio. Sono una cosa sola.

‘’Contiamo insieme’’.

Ballarono fino alle prime luci del mattino.                                                                                                                            
Insieme, crearono arte.




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