Fraintendimenti

Quando Kirsten entrò in cucina, Sandy stava cercando degli strofinacci tra i cassetti vicino al piano cottura; inizialmente rimase a guardarlo in silenzio, curiosa di capire che stesse facendo, poi i suoi occhi caddero sulla camicia immacolata che Sandy aveva indossato quella mattina per andare in tribunale. Lei aveva sempre ammirato la classe con cui portava quei completi: nessun uomo a Newport riusciva a sembrare così autorevole e rassicurante in abito, ma mentre la sua mente vagava, Kirsten si rese conto che sul braccio di Sandy c’era una macchia di sangue abbastanza grande da farla subito preoccupare.
“Che ti sei fatto?” chiese immediatamente, avvicinandosi a lui per esaminarlo.
“Ciao anche a te” sorrise lui, fingendo di non vedere l’agitazione nei suoi occhi.
“È solo un taglio. Mi sono fatto male in garage poco fa” proseguì, accarezzandole il mento col dorso dell’indice.
Kirsten non parve rassicurata dal suo racconto, avrebbe voluto indagare di più, ma non riusciva a staccare gli occhi dalla macchia di sangue sulla camicia. Allora distolse lo sguardo: “Toglila, ti aiuto a medicare il taglio” disse, iniziando a sfilare i primi bottoni dalle asole.
Sandy ubbidì, sapendo che sarebbe stato inutile ribadire che si trattava di un semplice taglio, e così si ritrovò seduto su uno sgabello della grande isola che troneggiava in cucina, con la camicia sul pavimento e Kirsten, in piedi davanti a lui, impegnata a pulire la ferita sanguinante.
Poco dopo, però, Seth girò l’angolo della cucina e ritrovandosi davanti quella scena, lasciò che i tanti anni d’esperienza da figlio di Sandy e Kirsten Cohen elaborassero per lui la situazione. Si portò entrambe le mani davanti agli occhi e a pieni polmoni disse: « Non voglio sapere niente. Ma per l’amor del cielo non è nemmeno l’ora di cena e in questa cucina mangiamo tutti. Me compreso” e andò via mantenendo coperti gli occhi.