Addio, maschera frantumata di Fiore di Giada (/viewuser.php?uid=695733)
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Questa
è una fic in cui vedremo cosa pensa Rei della battaglia contro
Juda.
Addio,
maschera frantumata
E'
tutto compiuto.
Questa
lotta finalmente si è conclusa.
Con
la mia limpida vittoria.
Nonostante
il trucco sleale di Juda, anche grazie all'aiuto di Ken, sono
riuscito a sollevarmi con le braccia dal fango e a infliggerli una
ferita che gli ha tranciato i tendini delle spalle e gli dovrebbe
impedire di combattere, essendo i colpi della Gru Rossa portati
principalmente con le braccia...
Ho
vinto.
Ho
vendicato Mamiya, la donna che amo.
Finalmente
non dovrà più vivere con lo strazio di un passato che
la costringe a combattere, malgrado sia una donna...
Finalmente
potrà essere libera di essere una donna, con la sua dolcezza e
la sua femminilità...
Questo
mostro ha avuto la punizione che si merita!
Lo
guardo, trionfante. Voglio umiliarlo fino in fondo.
-No
Juda... Tu non sei mai stato in grado di uccidermi...- sibilo. Una
frase sprezzante e beffarda, con cui intendo frantumare come un
cristallo il suo egocentrismo smisurato...
Lo
guardo meglio e resto sorpreso. Sembra quasi che non mi stia
ascoltando. Anzi, non mi sta affatto ascoltando!
I
suoi occhi sembra che stiano guardando oltre e la sua mente sembra
persa in altre dimensioni...
-Proprio
come quella volta... sono rimasto affascinato dalla tua tecnica
Rei... Era perfetta...-
Come
è strana la sua voce... Non è più tronfia di
potere e carica di titanico egocentrismo, ma sottile e
rassegnata...
-Però
non sei riuscito ad uccidermi...-
Ride,
ma il suo riso è diverso... Non superbo, ma amaro... Amaro
come veleno...
Lentamente,
pacatamente, si toglie le mie mani dalle sue spalle. Soffre
atrocemente, ma non grida.
Ma
chi ho davanti? E' davvero Juda? E' davvero lo stesso combattente
egocentrico che si è infuriato come una belva quando ho
graffiato il suo viso?
Io...
Io non so davvero con chi sto avendo a che fare...
Mi
sembra che dinanzi a me ci sia un'altra persona...
-Però
uno come me non può morire...-
E
con decisione si pianta le mie mani nel torace, usandole come se
fossero due spade.
Sono
talmente sconvolto che mi accorgo alcuni istanti dopo che il suo
sangue ha schizzato il mio viso.
Per
qualche istante lo osservo, senza parlare. Tanto è lo stupore
che mi sembra che le parole si siano congelate in gola...
Ma
chi è costui?
Non
è possibile, non può essere lo stesso guerriero
egocentrico che ho sconfitto solo una decina di minuti fa!
Come
fa ad essere così diverso da quello che sembrava?
-Juda...-
Lo chiamo piano. La mia voce fa ridere anche me, per l'assurdità
del tono che ha assunto... E' sottile e timorosa, come quella di un
bambino... Quasi ho paura di fargli del male... Ma che mi prende?
Costui ha devastato l'anima di migliaia di donne, compresa Mamiya, e
io lo tratto come se fosse una persona a me assai cara che sta
morendo?
Mi
guarda. Ha un sorriso dolceamaro, come una coppa di miele con un
fondo di assenzio e i suoi occhi sono calmi e dolcemente tristi...
Ma
perchè dietro quello sguardo non vedo la malvagità pura
che annebbiava il cuore di Jagger? C'è ancora semioscurità,
ma riesco a vedere una voragine interiore che mi stringe il cuore in
una morsa...
Quanta
solitudine e dolore in questo animo...
-Proprio
come quella volta... Sono rimasto affascinato dalla tua tecnica
Rei... Era perfetta...-
Silenzio
spettrale. In questo momento di sicuro sembriamo due statue... Come
si chiamava quella statua di quella che un tempo fu la Grecia? Non mi
ricordo e neanche mi interessa.
-Rei...
Io... Io desideravo essere come te... volare come te... ma sapevo...
sapevo che mi sarebbe stato negato...-
I
suoi occhi viola si stanno sempre più illuminando, come due
stelle di ametista, malgrado la morte... E io riesco a guardare la
sua anima...
E'
un paesaggio arido, desertico, disseminato di voragini profonde e le
poche pianure sono colme di cocci aguzzi, che brillano
sinistramente...
-Sai...
Io... io quando ho scoperto di essere affascinato dalla tua
meravigliosa tecnica, ho capito... ho capito che il mio destino era
irrimediabilmente segnato e la mia stella destinata a
spegnersi...-
Un
silenzio greve, pesante come marmo. E il mio intelletto realizza di
trovarsi dinanzi ad una maschera.
Una
maschera di forza e di invulnerabilità, di spietatezza e
egocentrismo, greve come un sarcofago.
Una
maschera di cultore della bellezza, che ancora non capiva quanto
l'armonia dei lineamenti e del corpo sparisse dinanzi alla bellezza
interiore, alla luce dell'anima...
Una
maschera che sembrava forte e che invece è
crollata.
Miseramente.
Si
è frantumata in tanti piccoli pezzettini, rivelando un animo
bruciato dalla solitudine, come un deserto, ricoperto da cocci di
vetro e specchi infranti.
Non
avrei mai pensato che in un guerriero così spietato ci fosse
una tale desolazione e un tale deserto...
-E
io... io non posso fare nulla contro un uomo da cui sono
affascinato... Non... Non so se capisci Rei...-
La
sua voce è diventata ancora più bassa, simile ad un
sussurro e il suo corpo indebolito si sta lasciando andare, ma io
ancora capisco bene quanto mi ha detto.
Anche
a te, Juda è toccato un destino terribile e doloroso.
Forse
anche più triste del mio.
Prima
che la stella della morta abbia iniziato a brillare sfolgorante su di
me, io ho conosciuto l'amore, ho rivisto mia sorella, ho potuto
godere del calore di una amicizia sincera...
Potevo
essere me stesso, senza portare alcuna maschera...
Invece
tu...
Tu
hai indossato una maschera pesante come piombo, che ha distrutto la
tua vera anima...
E
non potevi liberartene, altrimenti saresti passato per
vigliacco...
Come
hai fatto a sopportare tutto questo?
Cosa
ti ha dato la forza di vivere con questa maschera sul cuore?
-E
per questo sono contento... sono contento di morire tra le tue
braccia...-
Mi
guardi ancora con disperata intensità, come a volere catturare
la mia immagine per portarla nella tua anima dopo la morte, e
lentamente, senza alcun dolore, posi il tuo capo color del fuoco
sulmiopetto e muori.
Serenamente,
anzi quasi felicemente.
E'
come se il tuo cuore fosse libero, dopo una intera esistenza
soffocata da una maschera che, inizialmente, forse, hai scelto di
indossare consapevolmente e che poi ha aderto alla tua essenza,
stritolandola come un'edera parassita e riducendola ad un deserto
bruciato dal sole, ferito da ampie voragini e disseminato di cocci
taglienti e vetri infranti...
Ora
la tua anima è libera come una piuma al vento...
"Juda...
Non l'avevo capito, ma anche tu eri un uomo solo..." e poggio il
tuo corpo a terra, delicatamente, componendoti le mani sul
petto.
Sento
i tuoi uomini che ti insultano e se ne vanno. Ipocriti! Definiscono
il loro re vigliacco! Ma ci vuole più coraggio a mostrare i
propri specchi infranti che a vivere con una maschera di distrugge
l'animo...
E
Juda ha avuto questo coraggio...
E
ora merita il riposo la sua anima tormentata...
Guardo
ancora il suo viso. Sorride serenamente...
La
morte ha composto le passioni devastanti che hanno frantumato come
tempeste la psiche del mio avversario...
Addio,
maschera ormai nuda...
Riposa
in quella pace che non hai mai conosciuto nella tua breve
esistenza...
Quella
pace che presto conoscerò anche io...
Proprio
ora, mentre il sole muore nel fuoco e nell'oro...
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