Due bambini scorrazzavano felici con dei giocattoli in mano, mentre aspettavano che il pranzo fosse pronto. A volte andavano a svegliare un vecchio signore dalla barba ancora nera, lunga e soffice, nonostante l'età avanzata. Ma lui era un dio.
< Nonno, raccontaci una storia, ti prego >
< Un'altra? >
< Sì, vogliamo sentire un'altra delle storie sulla mamma >
< E' vero che ha fatto amicizia con un drago? >
< E che ha sconfitto tutti gli zombie di Muji? >
< Sì e sì. Ma ora vi racconto un'altra storia. Vi voglio raccontare la storia del guerriero più forte del villaggio >
< Sì, si, si! >
< Era un valoroso guerriero nato in un'epoca lontana e sconosciuta. Si dice che sia solo una leggenda, ma in realtà esiste davvero. Sembra una persona normale, innocente, innocua, comune, ma è capace di sconfiggere centinaia di soldati senza armi e senza aiuti. E' forte, potente e invincibile. A Sooga tutti lo conoscevano e lo temevano, persino il dio protettore del villaggio. Era meglio essergli amico, altrimenti erano guai seri. Aveva una forza sovraumana e dei poteri incredibili, riusciva a controllare persino il tempo atmosferico. >
< Esiste veramente questo guerriero? >
< Oh, certo che esiste. Il suo nome è >
< Mamma! >
I due bambini corsero dalla mamma appena entrata con il vassoio del pranzo pieno, mentre un uomo si avvicinava al nonno sorridendo
< Che storia gli hai raccontato stavolta nonno? >
< Quella del guerriero più forte del villaggio >
< Hanno capito chi è? >
< Non credo. Gliel'ho raccontata al maschile >
< Menomale. Non posso certo sfigurare davanti ai miei figli >
< E' colpa tua: te la sei sposata! >
< Miglior decisione della mia vita >
< L'unica buona direi >
< Nonno! >
< Non puoi dire che ho torto, Garu >
Garu stette zitto per un momento, poi si mise le mani nelle tasche dei pantaloni e si voltò verso la moglie, guardandola giocare con i due bambini.
< Detesto darti ragione >
Si sentì poi la risata di Ching e le chiacchiere di Abyo, mentre si sentiva il profumo degli spaghetti dei tre cuochi. Il villaggio era in piena festa per il Ritorno a Sooga di Pucca e Garu con i due gemelli. Pucca era diventata il simbolo di pace del villaggio, quando c'era lei, finiva ogni ostilità.
< A tavola! > li chiamò Pucca sorridendo
Garu le si avvicinò e la baciò mentre i bambini si voltavano schifati.
< Mamma, sai che il nonno ci ha raccontato la storia del guerriero più forte del villaggio? >
< Ah, sì? E chi è? >
< Secondo me è papà >
< No, papà non è così forte >
< Ehy! Io sono il più forte di tutti >
< Non quanto la mamma >
< Secondo me lei è il guerriero più forte del villaggio >
< E chi lo sa! >
Master Soo si alzò con il bicchiere in mano, pronto per un brindisi
< Siamo qui tutti, tutto il villaggio al completo, per ringraziare la persona che ce l'ha permesso. Grazie a colei che ci ha salvati, che ci ha aiutati e ci ha fatti divertire con la sua musica. Grazie anche per averci fatto sognare e sperare nel vero amore. Grazie al guerriero più forte del villaggio. >
< GRAZIE MAMMA >
< Ah, quindi sapevate che era lei il guerriero! >
< Certo! Nessuno è forte quanto la mamma! >
< Bentornata a Sooga Pucca. Un brindisi a Pucca! >
< A Pucca! >
< Io voglio dire > - si alzò in piedi Pucca - < Grazie mille per questo magnifico bentornato. E credo proprio che sia permanente >
< Cosa? >
< Io e Garu ne abbiamo parlato. Torneremo a vivere qui stabilmente >
< Buon ritorno a Sooga Pucca e Garu! >
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