vuoi sapere perchè partii?

di Akashi
(/viewuser.php?uid=46828)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Nari fu assassino del proprio migliore amico. Era estate e la piazza era deserta. Bastò uno sbuffo di vento a rianimare la discussione su Clara, scemata da troppo poco tempo. Questa volta però le parole non bastarono. Ci fu una confusa mescolanza di mani e spinte e le scarpe logore di Mario lo fecero cadere proprio sulla strada dove quell'aumbulanza aveva bisogno di passare. Come un miraggio, di cui si avverte la presenza solo per pochi attimi, Mario sparì. Nari a Clara raccontò tutto, piangendo e disperandosi. Non a caso i due amici si erano innamorati della medesima ragazza: quella, sorridendogli, lo invitò a redimersi e, in quegli occhi verdi smeraldo, a Nari sembrò la più piacevole delle cose. Era però come se lei fosse su una distante collina erbosa, eterea, angelica, e dalla sua altezza gli gridasse: "che fai, vieni?".

Nari scappò, prese il largo, abbandonando anche chi, di quella storia, non seppe mai nulla.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=399615