In una giornata di pioggia

di God_Eden_Imperial
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Era una grigia giornata di pioggia; dopo la tempesta il tempo sembrava essersi calmato, anche se piccole gocce fredde ancora si infrangevano al suolo.
Vincent era fuori in balcone della villa dei Baskerville, guardava l'orizzonte mentre il freddo e il bagnato lo facevano tremare. Non ci faceva caso, aveva sopportato di peggio; inoltre, gli piaceva il colore grigio che assumeva il cielo e il fresco umido che impestava l'ambiente. Gli ricordava se stesso.

In quelle occasioni si sentiva realmente a casa, perché si riconosceva nel tempo: pericoloso, pungente...
Per questo si sentiva a suo agio sotto quelle cascate d'acqua gelida. Concentrato com'era, nemmeno sentì il rumore dei passi che lo stava raggiungendo.
“Non dovresti essere qui, ti prenderai qualcosa. Dai, rientra”
Vincent sorrise, volgendo lo sguardo verso il fratello maggiore, distante pochi metri.
Gilbert non aveva tutti i torti, Vincent indossava abiti leggeri, troppo leggeri per quelle temperature.
“Sto bene, non sento freddo”
Rispose mentre l'altro gli si avvicinava.
“Ah, davvero? Allora perché tremi? Sei anche tutto bagnato, Vince”
Osservò Gilbert, sbuffando. Vincent sorrise.
“E' questo il bello del prendere la pioggia, non credi? Sentire le gocce percorrerti il corpo, i brividi sulla pelle...”
“Voglio proprio vedere quanto ti piacerà dopo aver preso la febbre”
Commentò il maggiore, alzando gli occhi al cielo. Vincent rise, accorgendosi che, in effetti, aveva la pelle d'oca dappertutto. Si passò la mano sul braccio, sfregandolo, così da mantenerlo più caldo. Gilbert se ne accorse. Si tolse il suo cappotto nero, quello di cui era immensamente geloso, e lo porse al fratellino. Vincent lo guardò stupito. Mai Gilbert aveva fatto toccare ad un comune mortale il suo prezioso cappotto. Sorrise e lo acchiappò, prima che l’altro potesse cambiare idea. Lo indossò, sentendosi subito meglio. Gli piaceva sentire quella stoffa toccargli il corpo e sapere che fino a poco prima lo stava indossando il fratello, lo faceva sentire al settimo cielo. Il profumo di Gilbert lo invase e le sue guance si tinsero di rosso per la gioia.
“Grazie, Nii-san, è proprio bello il tuo cappotto”

“Lo so bene, Vince. Sporcalo e sei morto”
Disse scherzosamente l'altro, ma comunque con un pizzico di serietà nella voce.
Vincent iniziò a ridere.

“Però devo ammetterlo, ti sta proprio bene il mio cappotto”




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