Allora, a quanto pare sono l'unico qui ad aver sprecato
l'infanzia davanti ai cartoni animati...XD E che la sta sprecando ancora!XD
Comunque, Muteking è stato uno dei cartoni che hanno di più caratterizzato la
mia infanzia... ed è della Tatsunoko.
Il nome vi dice qualcosa? Perchè è una famosa casa
produttrice giapponese famosa negli anni 70/80/90... (a scanso di equivoci...
sono dell'89!). Molti anime di quegli anni, tipo Kyashan, Polimar, Yattaman, I
predatori del tempo e tutte le altre time bokan sono opera loro. E hanno fatto
anche Muteking.
Muteking non si discosta molto da Yattaman o I predatori,
alla fine... in pratica, i cattivi, i fratelli Piovra, alieni del pianeta Tako.
che come consuetudine sono sempre più amati dei buoni, tentano di conquistare
la terra. Sono però inseguiti dal vice sceriffo Takoro che viene accolto nella
casa di Lin, un ragazzino americano come tanti.
Takoro è un maniaco (con una passione per le belle
terrestri) e piuttosto pasticcione, ma grazie ad un suo potere speciale può trasformare
Lin in Muteking, un eroe mascherato che sventa in ogni puntata le ambizioni dei
fratelli piovra.
Il resto è storia, in ogni puntata i fratelli Piovra
organizzano un piano malvagio per conquistare la terra, e ogni volta Muteking e
Takolo glielo impediscono... le puntate seguono tutte lo stesso canovaccio, in
cui vengono sempre ripetute le stesse fasi...
Detto questo... buona lettura!
Ah, dimenticavo! I fratelli piovra hanno l'abilità di
trasformarsi in umani! E la sorellina può cambiare sovente i vestiti,
mettendosi quello che più le piace!
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Andare in giro con Takumi era una cosa strana. Non strana
perchè stavo uscendo con un personaggio dei cartoni animati della mia infanzia,
sia chiaro, eh! E neanche per il fatto che la sua vera forma fosse quella di
una piovra...
Era strano uscire con una ragazza. Era strano andare per
negozi a provare vestiti (ma a che le servivano, visto che poteva averli
gratis?) che non potevamo comprare perchè nessuno aveva il becco di un
quattrino.
L'unica relazione con il mondo femminile che avevo era
quella con la mia compagna di ruolate Laura... e penso che si sarebbe suicidata
piuttosto che fare quello che stava facendo Takumi.
Se mai saremmo usciti insieme (cosa improbabile, visto che
stava avendo un flirt più o meno palese con il nostro DM, Marco) mi avrebbe
portato in un negozio di videogiochi o di elettronica...
Insomma, l'esatto contrario di Takumi.
Io mi facevo stancamente trascinare dalla ragazza, perdendo
per chissà per quale motivo tutte le energie che fino a quella mattina erano al
massimo.
Ecco, in realtà mi ero anche scordato il motivo originario
per cui ero dovuto uscire... sono certo che non c'entrava il fare shopping, ma
sono sicuro che c'entrava un tizio con la pistola...
Eravamo seduti ad un tavolino di un bar, io e Takumi, mentre
prendevamo un caffè.
Oh, dannazione!
La grassa e scorbutica cameriera del ristorante mi stava
portando due tazze alte almeno quattro volte tanto quello che avevo bevevo di
solito... in parole semplici... mi aveva portato caffè americano... diavolo, mi
ero scordato che eravamo in America!
“Ah, proposito...” dissi a Takumi mentre sorseggiavo la mia
acqua sporc...il mio caffè “Chi paga? Io non che qualche euro dietro... e siamo
negli anni '90, qui gli euro non sanno manco cosa sono...”
“Bella domanda...” mi rispose Takumi, sorseggiando anche lei
la sua acqua... il suo caffè “Beh...
scappiamo prima di pagare?”
“SCAPPARE?”urlai, sconcertato
Tutti, nel locale si voltarono a guardarmi.
“Mai e poi mai!” Continuai con voce più moderata “io,
Leonardo Silvestri in 17 anni di onorata carriera di essere umano non ho mai
rubato niente a nessuno e non intendo certo cominciare adesso!”
“Ma... cucciolottone alla panna...” mi disse Takumi, con
occhi sbrillucicanti “questo caffè non è neanche buono...”
“Non è una buona ragione...” guardai il menù di sfuggita
“PFFFFFFFFFFU!” sputai tutto il caffè che avevo in bocca “Quattro dollari per
un caff... per dell'acqua sporca? Questo è un furto!”
Mi guardai in torno... La via era libera. Beh, se fossi
fuggito senza pagare il conto non avrei fatto proprio un furto visto che quel
caffè non era quello che c'era scritto sul menù...
Ma poi notai
qualcuno...
Era ai tavolini esterni al locale, stava bevendo un thè, il
capello era calato sugli occhi, la barbetta incolta era quella e il vestito di
nero era inequivocabile.
Jigen!
“Aaaaah” feci tra me e me “Ecco perchè ero uscito!”
Ma... non era da solo! Accanto a lui c'era... una bella
donna. Una bella donna matura, dall'aria vissuta.
Proprio il tipo di ragazze che sarebbero piaciute a Jigen.
Aveva i capelli rossi ed era vestiti in uniforme da... PFFFFFFFFFFU! Da
poliziotta!
Ma... dannazione! Io quella la conoscevo! Era la madre del
protagonista, Lin! Ed era una poliziotta! Ed in ogni puntata voleva arrestare i
fratelli Piovra, i miei nuovi amici!
E che ci faceva Jigen con lei?
Ma sopratutto... perchè ci stava provando con una donna
sposata?
Ma forse non sapeva che era sposat...
“Il conto!” mi disse in modo sborbutico la cameriera,
guardandoci con aria truce.
“Ehm...”la guardai titubante “accettate euro?”
“NO!”
“Emh...” feci timidamente “Non abbiamo soldi allora...”
“Allora... IN CUCINA!”
“Ma... noi...” disse Takumi con gli occhioni sbrillucicanti
“Noi non credevamo... eppoi il caffè era così cattivo...”
“FILATE SUBITO IN CUCINA!”
“Jigen!” tentai di urlare, mentre venivo preso per la collo
e trascinato in cucina.
Il mio amico si girò, pensando di aver udito un urlo, si
guardò intorno perplesso, poi con un'alzata di spalle, lasciò il tavolo insieme
alla madre di Lin.
“Maledizione!”urlai, mente mi trovavo davanti una montagna
di piatti da lavare... almeno avevo Takumi che mi avrebbe aiutato... come non
detto...
Takumi si era trasformata in un gatto e se ne stava andando,
dopo avermi fatto l'occhiolino...
“Ah!” disse la cameriera rientrando in cucina “Hai fatto
fuggire la tua fidanzata, eh?”
Forse era meglio non dirle che in realtà non era andata
così...
“Che gesto galante...Ma dovrai lavorare anche per lei!” e mi
sorrise in maniera maligna “il locale chiude alle 7 quindi vedi un po' cosa
riesci a fare!”
“Oh, mio dio...” sussurrai.
Beh, non avevo molta scelta, erano le cinque, due ore di
lavaggio piatti non mi avrebbero ucciso...
Mi correggo.
Erano passate due ore, e finalmente il bar stava chiudendo,
e due ore a lavare i piatti mi avevano ucciso.
Cioè. Forse non proprio ucciso, ma ci eravamo andati vicini,
visto che adesso arrancavo per le vie di San Francisco, senza meta alcuna e
senza sapere bene dove fossi.
Povero me.
Ad un certo punto, però, mi sembrò riconoscere una casa.
Era una specie di cupola impiantata sul terreno... o
diavolo... quella era la casa dei buoni! Di Lin, dei genitori di Lin, la
poliziotta di prima e uno scienziato pazzo, del fratello di Lin, Sonny, un
poliziotto vanesio e nullafacente e di vari ed eventuali... ovvero, Takoro, il
vicesceriffo del pianeta Tako con il compito di arrestare i fratelli piovra,
poi la cuginetta Lin di cui non ricordo il nome e un cane con il dono della
parola e con un bel paio di folti baffi blu... e neanche di lui mi ricordavo il
nome.
E se Jigen...
Mi avvinai di soppiatto alle finestre, per spiare quello che
stava succedendo. Fortunatamente era aperta una finestra e riuscii a sentire
quello che si dicevano.
Tutti, al gran completo, erano nell'enorme salotto di casa
di Lin... e c'era anche Jigen!
“Ragazzi, vi presento Jigen” disse la madre di Lin, con voce
atona, presentandolo alla casa “E' qui in città in vacanza con un amico che ha
perso di vista... e che non riesce a trovare. Ha già sporto denuncia, ma al
momento non ha un posto dove stare, quindi rimarrà per qualche tempo con
noi...”
“Oooh...”fece l'allegra brigata, guardandolo.
“E cercate di fare i bravi con lui... considerate che ha
steso due furfanti che avevano rubato una borsetta ad una vecchietta...”
“Ooooh!”
“L'avrei preso comunque...” fece Sonny, corrucciato,
guardando male Jigen
“Senza considerare” continuò la madre “Che è abilissimo con
la pistola...”
“A sovrapporre tre colpi in un millimetro di spazio son
buoni tutti...” continuò a borbottare Sonny
“WOW!” finì esclamando Lin guardandolo con occhi pieni di
ammirazione “Su facci vedere!”
“Sì, facci vedere!” continuò Takoro, con quella sua strana
voce “Ho bisogno di allenamento per diventare sceriffo!”
Jigen non batté ciglio di fronte ad un alieno rosa e un cane
parlante, ma sorrise sprezzante, guardando tutti da sotto il suo leggendario
cappello.
“Andiamo in giardino che vi mostro come si fa...”
“Oh, diavolo!” sussurrai, mentre correvo sulla strada,
facendo finta di niente.
Era il crepuscolo, il sole ci donava i suoi ultimi raggi
giornalieri, prima di continuare il suo lavoro dall'altra parte del mondo,
lasciando spazio all'amica luna.
Ero pure un poeta... diavolo quante altre buone qualità
avevo?
Osservai da dietro il classico giornale (che era del giorno
prima) con dei buchi per vederci attraverso... peccato che non avessi
l'impermeabile, magari quello di Zenigata...
Jigen stava sparando a dei barattoli poco
lontani...esattamente quello che aveva fatto con me! Ma cos'era quella storia?
Beh, in effetti anche nei film Western succedeva sempre la stessa cosa...
Mi allontanai di soppiatto, mentre mi rendevo conto di avere
avere nessuna indicazione di come arrivare alla fatiscente casa dei fratelli
Piovra...
“Miaomiaolotone alla panna!”
“?” Mi guardai alle spalle, dove prima c'era un gatto, ora
c'era Takumi
“Ti ho trovato, allora!”
“Ah, ma io non volevo certo trovare te! Mi hai abbandonato!
Mi hai fatto sgobbare due maledette ore davanti a quei dannati piatti! Ed erano
anche incrostati! Senza parlare della ruggine nelle pentole! Ti rendi conto?”
“Ma cucciolottone... io ero andato a chiedere ai fratelloni
se avevano qualche soldo da prestarci...” iniziò a singhiozzare “ma poi quando
ero ritornata...Sing! Tu non c'eri! E... sob! Adesso mi tratti così!
BUUUUUUUUU!”
Si lasciò andare sulle ginocchia e iniziò a piangere a
fontana.
“Ma, no, no non ti preoccupare, piccina...” feci a Takumi “ Mi
ero sbagliato... dai... ero stato troppo con Fujiko su dai... fai silenzio...
eppoi ci scoprono... dai...”
“Mi perdoni, vero?”
“Ma sì che ti perdono, non ti preoccupare...”
“Grazie!” E si gettò al mio collo, dandomi un bacio sulla
guancia.
“Bene, vedo che ci diamo da fare..” Era Jigen, poco distante
da noi, che ci guardava.
Mi alzai in piedi.
“Beh, nemmeno tu scherzi, eh?” dissi scoccando un'occhiata
incerta alla madre di Lin, mentre con un colpo magistrale buttava giù un
barattolo particolarmente distante.
“Beh” disse, mettendosi una sigaretta in bocca “è capitato,
non sto certo a rifiutare se mi invitano”
“Sì, eh? Andiamocene Takumi!”
Girai i tacchi e incomincia a camminare altezzosamente,
mentre Takumi da dietro gli faceva la linguaccia.
Vidi che a Jigen cadde la sigaretta per sconcerto.
Ma perchè me ne ero andato, in questo modo, offeso? In
effetti... non ne avevo motivo...
Davvero, avevo fatto tutto istintivamente... e senza
motivo....
Bah! Ma tanto valeva ballare finchè era in ballo...
Tornammo dopo un po' in quella fatiscente casa... passai per
le finestre ed entrai direttamente nella sala da pranzo.
A quanto pare, come
dissero i fratelli Piovra mentre mangiavamo un po' di Ramen precotto, avevano
finito i preparativi per la lente d'ingrandimento gigante.
Domani, durante l'alba, sarebbe entrata in attività... e
diavolo... avrebbe fatto un caldo che neanche all'inferno!
Ridemmo tutti sadicamente.
La mattina dopo mi svegliai dal letto di età vittoriana in
cui mi avevano collocato... perchè avevo caldo... e che cald...UUUUUUUUUUUUH!
Accanto a me, tutta bagnata di sudore c'era Takumi, ed era
anche in vestaglia da notte!
“Ohmiodiofaichenonsiasuccesso!Ohmiodiofaichenonsiasuccesso!”
Non ricordavo niente! La mia verginità! Insomma!
Lei si strofinò leggermente gli occhi.
“Cucciolottone alla panna...”
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! Cosa ho combinato questa
notte?!” feci sconvolto, battendo la testa contro il muro.
“Non hai fatto niente... sono io che mi sentivo sola e sono
venuta perchè mi sentivo sola...”
Ok... fiu... matrimonio riparatore scampato...
Il fiatone mi passò.
Fu solo allora che notai davvero il caldo.
“Che caldo...uh!”
Cercai di distogliere lo sguardo da Takumi, il vestito era
così sudato che si vedeva tutto...
“Quindi... il piano dei fratelli Piovra sta procedendo!
Bwhahahah!”
“BWAHAHAHHA!”
E ridemmo tutti e due
come degli scemi.
Il giorno stesso come evincemmo dai telegiornali, condotti
da una sudata presentatrice, che la città era paralizzata.
Il caldo era così afoso e così... caldo che alla gente non
andava di far niente.
Tutti restavano a casa a cercare refrigerio nei loro
ventilatori. E l'uso dell'energia elettrica andava aumentando.
Tutto secondo i miei piani!
“Ma...” chiesi a Takosako “come mai non fa così caldo anche
qui da noi?”
“Beh, noi Piovre Nere sentiamo diversamente il caldo da voi
umani... ma non mi spiego come tu sia ancora così pimpante!”
“Ahahahah! Voi non sapete con chi state parlando! Io sono
Leonardo Silvestri! Colui che indossa i giacconi d'estate e va in giro in
canottiera d'inverno e non sente niente! BWAAHAHAH!”
“Quindi è il momento giusto per attuare il nostro piano!
Andiamo a rapinare delle banche, sì!”
“D'accordo!”disse alzando un pugno al cielo “Viva il caldo!
Viva i Fratelli Piovra!”
E facemmo tutti insieme una boccaccia.
Le rapine erano troppo facili da fare e io mi sentivo un
vero Ganster degli anni 30.
Entravamo nelle banche deserte a mitra spianato.
“Signorina” dicevo alla commessa puntandole la pistola
regalatemi da Jigen addosso “ci può dare tutti i soldi che avete?”
“... Basta che non mi fate alzare... il cavò sta lì
dentro... la combinazione è 1043432328... che caldo...”
“Grazie!”
E così continuammo per
quattro o cinque banche fino a che...
“Fermi! Siete in arresto!”
“Lo sapevo! Dietro a tutto questo c'erano i Fratelli
Piovra!”
“Mascalzoni altolà!”
Erano il vicesceriffo Takoro, la madre di Lin e Sonny...
“Fratelli Piovra, scappiamo! Via!”
E cominciammo a scappare.
E intanto mi chiedevo se la mia vocazione fosse essere un
malvivente, visto che prima ero stato con Lupin a trovare un tesoro e ora con i
Fratelli Piovra a rapinare banche...
“Fratelli Piovra dove pensate di andare!”
Un rumore assordante.
Eravamo appena usciti dalla banca che venimmo buttati a
terra da un mezzo volante che assomigliava ad una libellula!
“Pirati della strada!” urlò Takokiki “Non si investono degli
onesti ladri!”
“Già... pirati che investono ladri... se non c'è più
solidarietà tra noi furfanti dove andremo a finire?”
“No, non sono pirati della strada! E' quel moccioso di Lin!”
“Ho capito...” disse Takomaru “è giunto il momento della...
trasformazione! Ma io non mi trasformo questa volta!”
“Io no!”
“Io no!
“Io neanche!”
“Ragazzi...” dissi io in tono calmo “se volete potete
trasformare me...”
I fratelli piovra mi guardavano con gli occhi che
brillavano.
“Leonardo sei davvero un bravo ragazzo!”
“Se lo dite voi...”
“Ok, adesso ti trasformiamo, pensa intensamente in cosa
trasformarti...”
Mi premetti le meningi.
Poi vidi tutto nero.
E, neanche il tempo di pensarlo, era una versione gigante di
me stesso, vestiti con gli stessi abiti di Ryu di Street Fighter.
“Oh, forma umanoide! Bella idea!” sentii la voce di uno dei
fratelli Piovra che mi parlava direttamente nel cervello.
“Ma dove diavolo siet...”
“Non hai tempo per pensarci! Attento!”
La libellula robot, o meglio, la zanzara, da come la
chiamerò d'ora in poi, stava venendo verso di me ad una velocità elevata.
Un mio schiaffo e finì K.O.
“Yohoooooo!” Sentii dentro la mia testa “Bravo!” “Continua
cosa!” “Cucciolottone alla panna sei il migliore!” “Pugno debole avanti e giù!
Dai!”
Ma non c'era da gioire quello non era che l'inizio... se mi
ricordavo bene a questo punto... arrivava...
“Niente da fare, questa volta i fratelli Piovra vi hanno
sconfitto!”
Dal cielo discese Disco Hotoke, un robot che aiutava sempre
Takoro ma che a me aveva sempre ricordato una palla con paio di piedi e di
occhi.
Stava parlando con Lin, che era dentro la libellula, e
Takoro che era accorso a soccorrere l'amico.
“Vai Tokagettel!”
Dal suo piede uscì una specie di robot dalla forme
lucertoloidi.
“Robot dentro altri robot...”disse una voce dentro la mia
testa “Ma dove andremo a finire?”
“Ah!” ebbi un flash “Io mi ricordo di te!” dissi puntando il
mio enorme ditone verso la lucertola “Tu sei nella parte comica nella serie!
Servivi solo a far guadagnare tempo a Lin e Takoro, ma non servivi a niente!”
“Oggi faccio sciopero e non esco! Non si tratta così una
signora!” e Tokagettel, rientrò come se n'era uscita, evidentemente
irritatissima.
“Non, fa niente, non vi preoccupate!” Allora mi ricordavo
bene! “Sfera di Sirio! Azione!”
Da un buco sul petto del Disco Hotoke uscì una enorme sfera
che espose nel fumo.
L'ambiante circostante cambiò radicalmente, diventando un
quadro astratto... questa volta assomigliava tanto a quelli di Picasso.
Una dolce musica si diffuse nell'aria, una musica classica.
E mentre tutto quello succedeva, sapevo che nella nebbia
Takoro aveva mandato addosso a Lin una strana sostanza che lo avrebbe
trasformato in...
“MUTEKING!”
Un ragazzo, con un paio di Rollerblade, vestito di rosso con
un casco a visiera uscì dal nulla.
“Oh mio Mutek...”stava per dire Takomi, guardando con
sguardo sognante Muteking
“Sorellina che ti prende?”
“Non so decidere! Muteking o Leonardo? AAAAAAAAH! Non posso
decidere!”
Mi sembrava di sentire parlare Kuno Tatewaki di Ranma ½..
“Quindi...” e si diede una martellata addosso per svenire.
“Leonardo” fece Takosako “Quello è Muteking, il nostro
nemico di sempre... sa fare solo due cose, cantare e combattere... e quando non
canta sa esprimersi solo con versi monofrasali quali: “Muteking!”, “Muteking
colpisce!”, “Adesso vi faccio vedere!” o “Bastone allungati!”.
“Lo so chi è!” urlai “e la pagherà per aver fatto male a
Takumi! ARGGGGGH!”
Mentre noi parlavamo, Muteking stava cantando una bella
canzone:
http://www.youtube.com/watch?v=boi3GqfCXcY&feature=channel_page
Muteking si precipitò verso di me pattinando, mentre una
musichetta incalzante echeggiava nell'aria.
Venne verso di me, ma acchiapparlo era difficile quanto
farlo con una mosca.
“Muteking colpisce!” urlò l'eroe, dandomi una gran bastonata
in testa
“AHI! AHI! AHI!”urlai, massaggiandomi la testa.
“Che
diavolo fai, Leo!”
“Don't
fight with your power but with your soul. Remerber this... even you fight with
THAT man”
Ricordai quella frase. Me l'avevano detta una volta, prima
di combattere contro quel dittatore Thailandese.
Nota: Nessuno ha mai detto qualcosa del genere a Leo, e lui
non ha mai combattuto contro un dittatore Thailandese, tutto questo sta
accadendo solo nella sua mente contorta per aver giocato troppo a Street
Fighter Alpha 3.
Sì, lo ricordavo.
Forse anche lui era come That Man... doveva essere
combattuto con l'anima, non con il potere!
Non bastava combattere menando a casaccio colpi, doveva
controllare il suo potere e utilizzarlo al meglio... doveva ricordare... quello
che gli diceva il suo maestro, Ryu.
Nota: Adesso non so più neanch'io cosa sta elaborando la
mente bacata di Leo, vi preghiamo di non far caso ad eventuali nonsense,
grazie.
“Ricorda” mi diceva “il potere è dentro di te!
Concentrarlo... per fare l'Hadouken!”
Concentrare il potere dentro di me? Sì, sentivo il potere
che mi scorreva dentro. Potevo farcela.
“Hadouken!”
Con sorpresa di tutti (anche mia!) dalle mani mi uscì una
sfera di energia che colpì in pieno il Rolling Hero, ma quello incassò il colpo
e con un abile capriola volò a bordo del robò Zanzara guidato da Takoro.
Lo vidi sofferente.
Bene! Stavo mettendo in difficoltà il mitico Mutek...
“Urgh!”
Manco il tempo di esultare che mi era arrivata una bastonata
sul naso, facendo anche sanguinare.
Ma dovevo rimanere calmo. Così mi aveva insegnato Ryu.
Quello che successe dopo fu difficile da narrare. Io e
Muteking ci scambiammo vari colpi, tentando tutte le strategie ed esaurendo
ogni trucco ed energia.
Ma alla fine, nello scontro finale alla luce della
luna, vinse lui, e noi scoppiammo come
fuochi d'artificio... letteralmente.
Era destino che i cattivi perdano sempre? Non era giusto!
Sopratutto quando tra i cattivi c'ero anch'io!
“I fratelli Piovra se ne vanno alla velocità della luceeee!”
dissi in una splendida imitazione del Team Rocket.
Atterrammo sul caldo asfalto di San Frascisco... appunto
caldo! Anche se Muteking ci aveva sconfitto non poteva certo sconfiggere il
caldo!
“Aahaha! Guardate Fratelli!” disse Takomaro riferendosi
anche a me, indicando un gruppo di poliziotti in boxer e canottiera (in realtà
portavano anche il berretto ma vabbè) che sparavano verso la lente
d'ingrandimento gigante “Che sforzi inutili! La lente è indistruttibile...
l'unico punto vulnerabile è il centro esatto che non potranno mai colpire da questa
distanza! AHAH!”
Poi lo vidi.
Jigen.
Con la sua Magnum prese la mira e sparò...
E senza neanche dirlo colpì il centro esatto della lente,
quello virtualmente irraggiungibile...
“Ma come diavolo faceva a sapere che il centro... era
l'unico punto vulnerabile?” chiese uno sbigottito Takosaku
“Non lo sapeva...” dissi sconsolato “lui mira sempre al
centro... è fatto così...”
Neanche il tempo di terminare la frase che l'amichetta
(e andatavi a vedere Frankestain Junior se non vi dice niente) di Jigen e suo
figlio, Sonny, erano lì, pistole puntate.
“Ah! Eccoli i pericolosi terroristi noti come i fratelli
Piovra! Tutti in prigione!”disse Sonny e degli agenti ci scortarono dentro un
furgoncino blindato “Mamma, hai visto come sono stato bravo?” disse con un
sorriso sciocco.
“Sul lavoro sono il tuo capo, non tua madre!” disse la rossa
“E poi tu non hai fatto niente! Come al solito è stato tutto merito di
Muteking... ma aspetta... sbaglio o c'è un membro in più?”
“Sì” dissi “io sarei il nuovo membro de...MMM MMM!!!”
I fratelli Piovra mi tapparono la bocca.
“Ma sei scemo! Almeno tu ti puoi salvare!” disse Takokiki
“Già! Te lo meriti!” disse Takomaro “non è da tutti riuscire
a vivere con noi un piano di conquista del mondo!”
“Abbiamo un debito con te!” disse Takosaku
“Vai cucciolottone alla panna!” disse Takumi asciugandosi
delle lacrime
Li guardai tutti commosso.
“Grazie, ragazzi non lo dimenticherò!”
“Questo ragazzo non c'entra niente con noi!” disse Takokiki
con veemenza
“Già!” ribadì Takosaku “è solo uno che passava qui per
caso!”
“Esatto!” fece Takomaro “Mai visto prima di allora!”
Mi accorsi che avevano tutti le lacrime agli ogni mentre lo
dicevano.
Volevo troppo bene a quel gruppo di Piovre!
“Io non conosco... nessun cucciolottone alla panna! Neanche
questo qui!” e si mise a piangere anche lei.
Ah, Takumi! Che gentile donzella! Che ragazza!
“Mamm...Capo, che facciamo?”chiese Sonny.
“Beh, non possiamo certo fidarci della parola di qualche
furfante...”
“La mia può bastare?”
Era Jigen. Avanzava nelle calda città di San Francisco, tra
le polveri e i fogli di giornali come un vero Cowboy.
Aveva la sigaretta come al solito... anzi una cicca di
sigaretta.
“Era lui il tuo amico, Jigen?”
“Sì, Koaru” le rispose Jigen (allora era così che si chiamava
la madre di Lin!)
“Direi di sì”disse “Bene, lasciate andare il ragazzo!”
E fui fuori, mentre i miei amici erano dentro.
“Bene, tutti via! Andiamo a portare questi furfanti dove
meritano!”
E i poliziotti saltarono sulle loro volanti e li allontanarono
fino a scomparire dalla mia vista.
“Grazie Jigen” gli dissi.
“Di niente” rispose, imperturbabile come sempre “E adesso
vai a liberare i tuoi amici! Non vorrai forse farli marcire a lungo dentro
quella prigione...”
I miei occhi brillarono di ammirazione. Ah, il caro vecchio
Jigen! Mi dimenticavo sempre che di professione lui era un ladro.
“Grazie di nuovo, Jigen, grazie!”
Jigen mi rispose abbassandosi ulteriormente il suo cappello
e facendo un timido sorriso.
E quindi corsi.
Poi tornai indietro.
“Jigen, mica sai dov'è la prigione, vero?”
Poco ci mancò che Jigen non scivolasse dallo sconforto. (Sì,
si può scivolare dallo sconforto, non vi è mai successo?)
Qualche ora dopo ero davanti alla stanza dove erano stati
imprigionati i fratelli piovra.
Fortunatamente il caldo non se n'era ancora andato del
tutto... ed era stato relativamente semplice intrufolarsi e rubare le chiavi
alla guardia.
“Ragazzi! Ragazzi!” li chiamai
“Leo!” urlarono in coro “Che ci fai qui?”
“Come che ci faccio qui? Sono venuto qui a salvare i miei
fratelli!”
Li vidi commossi.
Aprii quindi la porta e scappammo via, riuscendo ad arrivare
alla loro scalcinata casa.
“Leo...” mi dissero “non sappiamo come ringraziarti...”
“Non vi preoccupate, fratelli... se non ci aiutiamo fra noi,
chi ci aiuta?”
Mi sorrisero.
“Però qualcosa te lo vogliamo dare”
Mi porsero un foglio bianco. Diavolo, era un altro ritaglio
del giornale!
C'era scritto:
“Da consegnare a Leonardo Silvestri”
“L'abbiamo analizzato” fece Takomaro “sappiamo che una volta
letto il suo vero contenuto ti porterà in un'altra dimensione e sappiamo
benissimo che non puoi restare con noi...”
Li guardai “Ragazzi, non so ce dire...”
“Non dire niente, cucciolottone alla panna” disse Takumi
“Sapevamo che non potevi restare per sempre con noi...”
“Però vogliamo darti questo”disse Takokoki, prendendo con
aria solenne una spilla da una scatolina “è una spilla molto speciale” disse
“Con questo tu sei ufficialmente un membro onorario e permanente dei fratelli
Piovra!”
E me l'appuntò addosso.
“Grazie ragazzi, non so che dire...”
“Poi...” disse Takosaku “Questo è un regalo da parte mio e
Takomaro”
E mi porse un zaino monospalla, con il simbolo dei fratelli
piovra inciso sopra.
“E' uno zaino speciale” disse Takomaro “Dentro c'è spazio
per vari metri, ma lo zaino peserà sempre così... Ci abbiamo messo tutta la tua
roba dentro. E abbiamo anche fatto sì che i tuoi cereali non finiscano mai...”
“Del disegno me ne sono occupato io” disse Takosaku “mi è
venuto bene, vero?
“Ti è venuto benissimo...Grazie ragazzi... non so che dire,
davvero...”
Ormai piangevo di gioia.
Che piovre!
“Beh, adesso vai” disse Takokiki “non possiamo mica stare a
piangere tutto il giorno!”
“Aspettate aspettate!” dissi “Prima una foto! Una foto
ricordo!”
L'avevo presa appena entrato nel mondo di Lupin, ricordate?
Il mio primo pensiero vedendo Lupin e compagnia fu di fargli una foto...
E alla fine gliela feci.
Inizio Flashback di Leo
Fine Flashback di Leo
“Ok, mettetevi tutti posa! Preferite in forma umana o in
forma polipo? In forma umana dite? Così me ne potrò vantare con gli amici? Se
va bene a voi!”
Appoggia la macchinetta su una roccia e lascia partire il
timer.
Eravamo tutti sorridenti. Ma piangevamo. Era una foto
incredibilmente triste e allegra al momento stesso.
Io e quattro fratelli piovra venimmo immortalati nella mia
macchinetta usa e getta da dieci euro...
“E' ora di andare, Leo!”
Era ancora lui, Jigen. Mi guardava da qualche metro di
distanza mentre con una mano si teneva il suo leggendario cappello che
altrimenti sarebbe volato via a causa del forte vento.
Guardai il foglietto e presi per il polso Jigen.
“Una piccola pausa c'è stata” lessi sul foglietto “ma adesso
tra il vero male e il vero deserto ti dovrai imbarcare....”
Takumi si avvicinò a noi in forma umana.
“Takokiki ti ha dato la spilla.... Takomaru e Takosako ti
hanno dato lo zaino... e ti volevo dare anch'io qualcosa...”
E mi diede un casto bacio sulle labbra.
Fu il mio primo bacio. E fu molto bagnato perchè stava ancora
piangendo.
E poco dopo, mentre ancora li salutavo, scomparii nel nulla.
Ero in un deserto, da solo, e davanti a me c'era un
cavaliere senza volto.
______
Ok! E così finisce anche la saga di Muteking! E siamo a
secondo anime che Leo conosce!
Il prossimo mondo... beh, penso lo conosciate tutti, non
fatevi ingannare dal deserto e dal cavaliere senza volto!
Poi ci sarà anche una Special Gust nel prossimo capitolo che
neanche immaginate... Uhuhuh!
Per Prof: Essì, Leo è uno sfigato, non c’è niente da fare!
Ma più che sfigato dire che… è solo un normale essere umano in un mondo di
esseri fuori dal comuni!XD Purtroppo per gli errori cerco di fare tutto il
possibile, rileggo ogni capitolo almeno due volte prima di postarlo, ma ogni
volta mi sfugge qualcosa! Senza contare che non sento più il mio correttore di
bozze… quindi peggio mi sento! Contento che tu approvi Temari e contento che tu
conosca Code Geass, sono un grande fan della serie (Un poster in camera con
Lulouch, Karen, C.C., Viletta e (ahimè!) Rolo…) anche se penso che sia troppo
commerciale. Beh, sì, Karen andrebbe anche bene, ma…
Spoiler nel caso non abbiate visto la fine di Code Geass
Se l’ambiento dopo Code Geass dovrei fargli prima superare
la morte di Lulu (anche se sono tra quelli che pensano sia vivo grazie al Code
U_U) e se l’ambientassi a metà serie dovrei fargli superare la cotta per Lulu…
e sarebbe troppo complicato! Beh, alla fine Karen e Lolouch si baciano, anche
se personalmente lo vedo meglio con C.C. !
Potete leggere!
Sono anche contento che ti sia piaciuta la canzone! Pensa!
L’ho caricata personalmente su Youtube solo per inserirlo nella vostra fic! Poi
dite che non vi penso!XD
Ah, ti ringrazio per la recensione sulla mia fic su naruto,
l’ho apprezzata davvero molto! ^_^
Per Suikotsu: Beh, Venus… ovvio che non fosse tra la lista
delle candidate! Ma chi si crede? Insomma, Artemis a parte, è un personaggio
abbastanza odioso… troppo… insomma considera troppo l’aspetto esteriore (però è
la dea della bellezza, non è colpa sua!) e nella quarta serie mi ricordo un
episodio in cui cercò di uscire con due ragazzi contemporaneamente! Ma neanche
Jhonny!XD Comunque, ci terrei a precisare che Leo non sono io, per quanto ci
sia una buona parte di me dentro di lui. Tanto per dire, io sono molto più
maniaco di lui!XD
Ah, beh, ho visto che hai letto “Alla ricerca della Pietra
Docroston” e mi sono sentito male per te!^^ Cioè quanti errori, quanta
inesperienza! Urgh! Contento che ti abbia fatto ridere anche questa, però!^^
Per Sarhita: Contento che ti sia piaciuta e che la trovi
scritta bene…(anche se gli errori grammaticali… urgh!)
Per Anonimo9987465: Ovvio che so chi è Keroro! Io amo le
citazioni, e non potrebbe non piacermi Keroro! Ma parliamo di Koyuki… beh,
andrebbe pure bene… solo che la vedo un po’… sull’altra sponda!XD Eppoi anche
se ama un’altra donna sempre impegnata è!XD