Quel che lascia cicatrice

di Gaia Bessie
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Per Maqry,
Per tantissimi motivi, tra cui chiaramente il tuo incentivare il mio alcolismo e salvarmi dal lavoro nei momenti più opportuni.

 
Quel che lascia cicatrice
 
[Bussola]

 
Dicono che Charlie Weasley abbia perso la bussola.
Che solo s’aggiri come fantasma tra i campi dietro la Tana – parla da solo, a volte, o comunque nessuno saprebbe dire con chi.
 
***
 
Dicono che Charlie Weasley abbia perso anche l’equilibrio – e che cada o si lasci cadere.
Torna a ora di pranzo con le ginocchia sbucciate e le dita scorticate, il palmo delle mani avrebbe anche una linea della vita fatta a nodi se non fosse stracciata da un’infinita mappa di cicatrici.
«Non fare il bambino, Charlie, ti rimarrà il segno».
Molly insiste per sistemargli ogni graffio – Bill, che è tutto un graffio mal cicatrizzato, sorride con aria malinconica.
Charlie stringe le labbra e, quando ogni ferita svanisce dalla carne (e non vi lascia traccia) stringe le labbra.
 
***
 
«Non fare il bambino, Charlie, ti rimarrà il segno».
Adesso che, di segni ha solamente quelli che gli sfregiano il cuore, Charlie rimpiange.
«Ogni ferita, per quanto piccola, ha bisogno delle dovute attenzioni».
Non partecipa al funerale dei caduti.
Quando gli domandano il perché, un sorriso amaro gli spacca il volto: ogni ferita, per quanto piccola, ha bisogno delle dovute attenzioni.
Pensa quelle grandi, Dora.
 
***
 
Dicono che Charlie Weasley abbia perso per davvero l’equilibrio – e che cada sul terreno, in una preghiera muta (sordo, chi dovrebbe ascoltarla).
Torna a ora di pranzo quando sua madre è occupata ad apparecchiare anche il posto di Fred e con Andromeda Tonks che ancora, dopo mesi, chiede scusa per il disturbo.
«Non fare il bambino, Charlie, ti rimarrà il segno».
Molly è mamma e s’accorge di ogni sua ferita – anche quelle grandi, Charlie.
Lui spalanca gli occhi, quando sua madre glielo dice dolcemente: fare finta che non esista non cancellerà il dolore (né la cicatrice).
Nemmeno quelle grandi, Charlie.
 
***
 
Dicono che Charlie Weasley abbia perso la bussola – e sperduto vaghi sotto il cielo inglese, in attesa.
Parla ancora da solo: con un fantasma e sa bene di chi è.
Passerà, gli dice Tonks ogni volta che Charlie inciampa, cade, si graffia (l’anima, da solo).
Passano le ferite piccole, Charlie, quelle che nemmeno sai di avere.
Pensa quelle grandi.
 
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