~Flower
in the wind
[Guida alla lettura: questa
strana fic è nata per spiegare
il mio punto di vista per la copertina di New Moon. Secondo me il fiore
appassito rappresenta una qualsiasi donna, il rosso ho immaginato
potesse rappresentare il dolore delle pene che gli uomini le procurano.
Quindi non necessariamente un fidanzato. In questo caso il fiore
è Didyme -mentre nel libro sarebbe stata Bella- il rosso
è la sua morte, provocata per mano di Aro che ora fissa la
pozza di sangue che rimane davanti a lui, sopra la quale giace il
piccolo fiore bianco. Sì, estremamente femminista u_u
Buona lettura. ]
Il
vento soffia, il vento tira, il vento canta.
Parla di paesi lontani, di amori divisi, di anime candide.
Il vento canta la morte.
E spira e urla tra le case, scuote le porte, le finestre, gli animi. Li
rende piccini, infimi, minuscoli. Li annienta, se lo vuole, il vento.
Accarezza le onde, fa sbandare i naviganti, culla i sonni di bambini
irrequieti.
Il vento dice la verità, questo lo sai, Aro?
Era difficile cercare di fissare quella pozza scura senza rabbrividire,
ignorare lo scoppiettio del fuoco, fingendo che niente fosse successo.
Perché, dopo tutto,
cosa era successo?
Era
solo una persona lei, una donna, debole eppure così
forte.
Capace di scuotere le fondamenta dei tuoi sogni, come un gigante,
prenderle e abbatterle senza paura, senza timore.
Lei era semplicemente vita.
La forza inebriante di un bacio, lo spirito sensuale di una carezza.
Era la vita, era la speranza, era la luce.
Ma tu, come un corvo egoista, l'hai presa e strappata; oscurata con le
tue braccia oscure, intrappolata, fino ad ucciderla.
Ed ora fissi quel fiore, adagiato sul piccolo lago di sangue scuro. Lo
vedi galleggiare, sospeso nel nulla della morte.
Era bianco, lo vedi anche tu, vero?
Era puro, immacolato, innocente.
Senza spine, tutto quello che voleva era irradiare nel mondo
il suo profumo, alleggerirlo, tentare, per un minuscolo attimo, di far
credere agli uomini che il mondo fosse bello; che fosse come lei.
Ma il mondo non
è bello.
Il mondo è marcio, il mondo rende tutti cattivi, il mondo
insegna ad uccidere il prossimo, a cibarsi della sua vita, a renderla
inutile.
E' così lui, il mondo. Il peggior nemico che si possa
conoscere.
Ma il piccolo fiore bianco non ci voleva credere; aveva dato un'altra
possibilità pure a lui. La dava a tutti, quel povero animo
gentile.
E' lurido, ora, sporco di sangue; che lo tinge di rosso scarlatto, lo
rende falso, lo rende un altro.
E cos'altro può fare il piccolo fiore se non
morire.
Appassire lentamente, petalo dopo petalo.
Lo tiri su con lentezza, sai che è colpa tua, lo sai bene.
Ti rendi conto che se il misero stelo è curvo sotto il suo
stesso peso è solo a causa del tuo egoismo.
Gli uomini lo sono sempre, egoisti. Calpesterebbero un intero prato
solo per raggiungere una misera pepita d'oro; scorderebbero la bellezza
di milioni di pacifici bulbi per l'eccitazione di una guerra vinta.
Gli uomini sono sempre uguali, stupidi.
Ed assassini.
Lasci che poco alla volta sfiorisca, che si spogli del suo antico
vestito candido -oramai vermiglio-.
In fin dei conti, cosa vale un fiore?
Niente.
Eppure fa così male
vederlo morire.
Angolo autrice:
Ora, dirmi felice è pochino, quindi dirò che sono
felicerrima *w* Yep! Seconda al contest The
Cover, indetto da speedmoon. Mi sono iscritta dopo che, sotto
la doccia fredda, dopo una megabuca, mi sono resa conto di quanto
bastardi i maschi siano. Già, già. Inoltre ha
ricevuto il premio speciale di "miglior personaggio scelto" -come disse
la mia cara amica Maria "ancora co' 'sto Aro?!- e come "Migliore
interpretazione". Grazie, non lo avrei mai detto. Di nuovo grazie alla
giudicessa che ha stillato un commento magnifico, che mi ha mandato al
settimo cielo! E complimenti a tutte le partecipanti!
Giudizi:
2° Classificata: "Flower in the
wind",princess of vegeta6
Grammatica e sintassi: 9,25
Scritta davvero bene,ci sono solo alcune precisazioni da fare,ma sono
piccolezze: la frase "Era bianco,lo vedi anche tu,vero?" ecco,con il
cambiamento dal presente al passato sarebbe meglio dire "l'hai visto
anche tu,vero?". Poi(ma questo è solo un consiglio,niente di
più!^^),alla fine,in quel "Ed assassini" sarebbe meglio
togliere la "d". So che è una precisazione grammaticale e
non l'ho conteggiata come sbaglio,naturalmente. Solo che,al momento
della lettura,il testo ne risulta un po' appesantito. Per il resto,i
periodi sono chiari e coesi tra loro,non ho riscontrato nessun errore
di ortografia e la punteggiatura è assolutamente
perfetta,niente da ridire.
Lessico e stile: 9
Bello,bello,bello e ancora bello. Come già avevo affermato
in precedenza,il tuo stile è qualcosa di meraviglioso. Dona
freschezza ai contenuti e agevola la lettura.Periodi brevi,frasi
spezzate a regola d'arte che creano musicalità fra le
parole. Nei primi periodi della storia,quando descrivi il movimento del
vento attraverso delle forme onomatopeiche,sei riuscita a ricreare il
lento dondolio della leggera brezza notturna,coi suoi suoni e rumori.
Forse uno dei pezzi della tua storia che ho amato di più,in
assoluto. Eppure non hai utilizzato giri di parole o pause di alcun
tipo. Con la tua semplicità,hai dato veramente un tocco di
classe al tuo componimento.Tanto di cappello!
Originalità: 9
Anche qui nell'originalità ci siamo superate un'altra volta.
Era da tanto tempo che non leggevo una storia sui Volturi. E per di
più su Didyme,personaggio che mi sarebbe piaciuto fosse
stato caratterizzato maggiormente dalla Meyer. La scelta che hai fatto
mi ha sopreso e mi ha colpito insieme. Non tanto per il voler parlare
della morte della donna per mano di Aro,quanto per l'utilizzo che hai
fatto del tulipano sulla copertina di New Moon. Una posizione
femminista,come già mi avevi accennato nelle note alla
storia,e così terribilmente attuale.Ho adorato alcune frasi
che hai scritto,sono talmente belle che,perdonami,ma mi sento in dovere
di riportarle qui di seguito: "Ma il mondo non è bello.
Il mondo è marcio, il mondo rende tutti cattivi, il mondo
insegna ad uccidere il prossimo, a cibarsi della sua vita, a renderla
inutile.
E' così lui, il mondo. Il peggior nemico che si possa
conoscere.
Ma il piccolo fiore bianco non ci voleva credere; aveva dato un'altra
possibilità pure a lui. La dava a tutti, quel povero animo
gentile."
La frase che poi senza dubbio mi ha colpito più di tutte
è stata la conclusione,ma ho deciso di non riportarla qui in
questo giudizio per non rovinare la sopresa a coloro che vorranno
leggere la tua fanfiction. Però una cosa la posso dire lo
stesso: vuoi la verità?
Sei riuscita(impresa storica, te lo assicuro)a farmi commuovere.
Bravissima.
IC:9
Nella tua storia i personaggi,pur essendo tutti e due
presenti,rimangono ai margini della narrazione. Eppure,senza riportare
aggettivi fisici,tipiche espressioni o parole,sei riuscita in maniera
perfetta e calzante a far intuire al lettore quali siano le
caratteristiche più importanti dei due protagonisti: Didyme
è il fiore,la purezza,la generosità,la speranza
che viene illusa dal cieco e freddo egoismo di Aro che,proprio per
arrivare al suo fine ultimo,non si fa scrupoli ad ucciderla.
Però sei riuscita a donare un po' di umanità
anche al perfido Aro,sai?Quel rimorso,il sentir male per quel fiore che
piano piano sta morendo nel palmo della sua mano,il non aver coraggio
di guardare in basso verso quella pozza di sangue...
Complimenti!^^
Gestione della copertina:5
Gradimento personale:5
Bonus 2° Modalità: 3
Totale:49,25
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