Cosa siamo Noi
La
Promessa Misteriosa
….:Come
potremo prenderci cura delle nostre figlie?
Era la voce straziata di una
madre di quell’epoca lontana dove a comandare erano dei signorotti discendenti
di famiglie aristocratiche, ma il loro padrone sembrava tutto meno che un
nobile. Il suo nobile fratello minore si era invaghito della loro figlia più
grande talmente tanto da persuaderla a fuggire con lui per poterla prendere e
farla sua, il padre di Konan, così era il suo nome, partì per vendicare l’onore
ormai macchiato della figlia ma il marchese non volle saperne nulla così egli
si recò alla capitale e chiese udienza direttamente all’imperatore,
quest’ultimo non sapendo se il fatto fosse vero o meno dopo la dichiarazione
firmata dal marchese che negava quella relazione disse
Imperatore: Se è vero quello
che dici imporrò io questo matrimonio al marchese mettendo il mio sigillo a
questa volontà, solamente se il bambino che nascerà da questa unione sarà un
maschio conferma della veridicità delle tue parole
L’uomo intimorito disse …
….: Se
nascesse una femmina
Imperatore: Vorrà dire che
hai mentito a me e all’impero e quindi pagherai con la vita
L’umo non poteva che
accettare così dopo nove mesi la lieta notizia della nascita di un bambino
maschio e sano diede modo alla loro prima figlia di avere un giusto matrimonio
che l’avrebbe protetta…
…: La prima siamo riusciti a
darla in moglie al marchese. Ma loro nessuno le vorrà come mogli nessuno le
comprerà non hanno la giusta altezza e corporatura per stare innanzi a sua
maestà o per diventare geishe (disse ancora in lacrime) …
Infatti per le donne di quell’epoca
essere mandate innanzi alla mezzana richiedeva non solo il contegno di una
donna ma anche la giusta corporatura che avrebbe delineato se quel corpo
sarebbe stato in grado di dare figli e prosperità ad un’eventuale sposo ma, per
via della carestia le loro due figlie avevano un corpo fin troppo gracilino e
minuto, l’unica opzione era venderle come coltivatrici o geishe ma nessuna le
prese con sè
…: Potrebbero essere prese
come lavoratrici manuali, non preoccuparti troveremo un posto anche per loro
Due bambine, due sorelle
cresciute in un tempio a Izumo, dopo la morte della
loro madre per la guerra che aveva lasciato il loro villaggio in estrema
povertà sotto la guida un daimyo che non faceva altro
che intascare soldi dalle tasse prese da quelli che non erano altro che
strozzini travestiti da samurai che con l’inganno di mantenere il popolo in
ordine non facevano altro che portare trambusto e imporre tasse su tasse, (che
fine stava facendo il loro popolo) pensò in quel momento Tayuya
ricordava ancora quando …
Quel giorno il loro amato
padre una volta data in sposa la loro sorella maggiore le aveva tenute con loro
per tutto il tempo, nonostante la dura vita ed i rifiuti nel voler adottare lei
o la sorella, fintanto non successe l’irreparabile la loro cara madre morì in
preda all’anemia causa del poco cibo scadente che riuscivano a procurarsi fu lì
che, Tayuya, la loro secondogenita decise di
prendersi carico di tutto sia delle cure di suo padre sia di sua sorella più
piccola. Quel giorno si diresse dal Daimyo di quella
incivile e malmenata cittadina pregandolo di aiutarla, Tayuya
aveva un carattere forte e fiero quindi diede prova della sua enorme difficoltà
nel doversi inginocchiare avanti quell’uomo che non era altro che un mostro ai
quali loro erano sottomessi. In attesa di una risposta Tayuya
ancora tremava per quella umiliazione ma, avrebbe fatto di tutto pur di
prendersi cura di ciò che restava della propria famiglia fu allora che il daimyo le si avvicino e la fece alzare, per osservarla
meglio, il suo vestito logoro
era diventato anche troppo piccolo per la sua età mostrava tutte
le forme del suo corpo ormai quello di una …
…(carezzandole
i capelli disse) quanti anni hai ora?
Tayuya: 16
… e mezzo …
Il daimyo
alzò un sopracciglio
Tayuya: Mio
signore!
Il daimyo
sorrise …
Daimyo: Sei
una donna ormai da tempo, senza protezione senza dote cosa vuoi che faccia?
Tayuya:
Solamente che si prenda cura di mio padre e mia sorella
Daimyo:
(pensieroso disse) tuo padre quel venditore ambulante che si rifiuta ormai da
tempo di pagarmi la tasse del luogo che occupa
Tayuya: Non
è che non vuole è che ha troppo poco da dare, le terre sono aride e i mercanti
di scambio diminuiscono sempre di più quello che sta succedendo in questa città
non è normale e la colpa …
(Le diede uno schiaffo) Daimyo: RICORDATI CHI COMANDA QUI sei solamente una donna
sola e senza nessuno
Le sfiorò i capelli ancora
una volta e disse…
Daimyo:Ho
deciso di aiutarti ma in cambio sarai mia!
Tayuya
ancora a terra sbarrò gli occhi a quel pensiero
Daimyo: Avrai
tutto, soldi e cure per tuo padre e la tua amata sorellina non ti farò mancare
nulla
Si rivolse poi alle sue
guardie rimaste li fin ad ora
Daimyo:
Direi che è arrivato il momento anche per me di prender moglie (disse fiero
mettendo le mani ai fianchi) ahahahahahhh
Tayuya
stringendo i pugni, il diamyo allora disse …
Daimyo:Allora?
Tayuya: Va
bene (disse con disprezzo)
Daimyo:
Allora è deciso (la fece alzare e disse alle guardie…)
Daimyo:
Portatela nella mia stanza e fatele fare un bagno stasera festeggeremo (disse
guardandola negli occhi)
Era in una camera da lusso
non che gli interessasse ma le fece uno strano effetto sarà che non ci era mai
stata prima in ogni caso quel viscido era solamente un verme ma se quello era
il prezzo da pagare allora lo avrebbe fatto, aveva giurato a se stessa che le
cose sarebbero migliorate dovevano migliorare e se quel bastardo di un diamyo la reclamava come premio le bastava che la sua
famiglia avesse il suo appoggio, in quel momento entrò un ancella
Ancella: Mia signora il
vostro onorato marito mi ha detto di portarvi questo per stasera (s’inchinò
innanzi a lei lasciandola nuovamente sola)
Era un vestito di pura seta
un kimono bianco e rosso dalle ampie maniche e un corpetto che lo avrebbe
chiuso attorno alla vita lasciando che quella dolce seta scivolasse sino a
terra, era adatto ad una signora, si guardò allo specchio e piano tolse i suoi
vestiti era sporca dalle mani ai piedi ed il viso così quando entrò in quella
tinozza per la prima volta sentì cosa voleva dire lasciarsi andare. Uscì in
seguito e la sua pelle era liscia e luminosa come se fosse stata una magia
prese la camicia per coprirsi e lasciare che il suo corpo si asciugasse quando
improvvisamente si sentì prendere da dietro aveva paura ma non voleva dargliela
vinta così disse
Tayuya:
Volete farmi vostra ancora prima di sposarmi tipico della vostra specie ma non
lascerò che accada così facilmente così si girò su se stessa lo prese per un
lembo del kimono e con la forza dell’opposizione lo scaraventò a terra poi mentre
stava per dargli un pugno lo vide
Un giovane dagli occhi
penetranti che la fissava con aria di sfida ma anche sorpreso lei era più
sorpresa di lui disse
Tayuya: E
voi chi siete (disse rialzandosi)
Anche se non le incuteva
timore disse ad alta voce
Tayuya:
Guard…
Ma la mano del giovane la
fermò e l’attirò a sé ancora una volta incredula di se stessa non si mosse da
quella posizione, finalmente quello strano ragazzo cominciò a parlare
…: Non fatelo mia signora
Cosa! Cosa voleva dire e poi
come mai tanta gentilezza per uno che lavorava con uno strozzino rozzo e
prepotente, ancora incredula lo ascoltò lui sentendo che il corpo di Tayuya si era rilassato la lasciò andare sulla bocca
…: Ora siete calma?
Tayuya fece
un segno di assenso
Tayuya: Chi
siete?
…: Prima che vi spieghi è
meglio se vi sistemiate disse osservando la sua camicia leggermente allentata
che la lasciava scoperta su una spalla, Tayuya piena
d’imbarazzo si risistemò e senza guardarlo riprese a parlare …
Tayuya: Chi
siete?
…: Un semplice servitore …
Tayuya era
sospetta
…: Un servitore
dell’imperatore (Proseguì lui)
Tayuya:
Cosa! Siete un infiltrato
Veloce sentì vicino al suo
corpo una lama
…: Se provate a smascherarmi
sappiate che posso finirvi qui
Tayuya:
Cosa ci fate qui voi?
… :
Quello che faccio è il mio lavoro
Tayuya: E
cosa volete da me? non ho nessuno se state cercando di smascherare questo
farabutto dall’interno è un problema vostro e del vostro imperatore io non ho
nulla, non sono nulla, quello che posso avere è solamente questo schifo di
unione
(La strinse a sé) …: non
lascerò che accada
Tayuya: Ahi
mi fate male! se non la smettete morirò o meno urlerò
…: Fatelo (Gli disse
provocatorio)
Sapeva che sarebbe potuta
andare a sfavore anche suo, in fondo il daimyo sapeva
che lui era una guardia fidata e lei una pezzente non ancora sposata con lui
quindi non poteva gridare (maledizione) pensò … ma, Tayuya
non distolse lo sguardo
…: Smettetela di essere così
orgogliosa (disse pungendola sul vivo) se entrerete in questa storia sarò
costretto ad uccidervi
Tayuya:
Nulla vi impedisce di farlo
…: Sono un servitore
dell’impero e non un assassino
Tayuya: E
con questo?
…: Avete raggiunto l’età per
sposarvi è vero ma non vi siete opposta o intimorita quando quell’uomo ha detto
di volervi fare sua
Tayuya:
Infatti
…: Non credo che non vi abbia
scalfita
Tayuya: E
con questo?
…: Da servitore della corona
non posso permettere che un cittadino innocente paghi così
Tayuya:
Così come?
…: Con un erede
Tayuya: Un
erede?
…: Avete ben chiaro cosa
accade dopo un matrimonio? ( disse il ragazzo scettico
come a prendersi gioco di lei)
Tayuya
arrossì per qualche istante ma non diede caso a quel tono sarcastico così disse
Tayuya:
Certo che sì
…: Ne siete sicura … davvero
(le sussurrò all’orecchio)
Tayuya
girandosi non ebbe il tempo di rispondere che si ritrovò sul letto con le mani
bloccate
Tayuya: Che
diamine fate? ( disse dimenandosi)
Il ragazzo la spinse ancora
di più sul letto le si avvicinò all’orecchio e le disse
…: Potete resistere e
respingermi quanto volete ma sappiate che lui non sarà così delicato e
soprattutto andrà fino infondo…
Ancora un contatto fisico Tayuya credeva che sarebbe potuta morire ma non sapeva
decifrare se davvero era per paura … In ogni caso stanca di essere presa in
giro lo scansò con una ginocchiata che lui schivò alzandosi per primo
Tayuya: E’
il dovere di ogni donna portare prosperità al proprio sposo e famiglia
…: Appunto voglio evitarvi
questo dolore
Tayuya lo
spintonò ancora una volta
…: Siete testarda vero (disse
con un lieve risolino)
Tayuya: E
non solo, sono una povera cittadina che con tutto l’orgoglio che possiede è
disposta a fare questo volete sapere una cosa (strinse i pugni) Dovevate
pensarci prima, la gente di questa città muore di fame di sete di malattie che
dovrebbero essere estinte, non ci sono dottori mercanti o venditori decenti
perché mancano soldi e terre da coltivare e adesso ora che tutto è perduto, voi
signore dell’impero, venite da me a dirmi cosa è giusto fare, come posso (aveva
le lacrime che volevano uscire … ma non pianse) come potrò prendermi cura della
mia famiglia
…: Vi prego dovete credermi
non lascerò che questo vostro sacrificio vada vanificato
Tayuya: Chi
me lo garantisce?
…: Vi prometto tutto quello
che ha detto lui e anche di più
Prese la mano di Tayuya e le diede un oggetto. Tayuya
guardò sbalordita le aveva infilato un anello
…: Con questo anello vi
prometto che manterrò la mia promessa
Tayuya: Io…
Sentirono la porta aprirsi
così si nascosero dietro il paravento
Ancella: Mia signora il
vostro onorato marito vi attende è arrivato il momento
L’ancella vedendo il vestito
ancora posato sul letto disse
Ancella: Mia signora volete
che vi aiuti a lavare la schiena?
Stava per avvicinarsi ..
Tayuya:NO! (si sentì impaurita poi si diede una calmata )no grazie è
solo nervosismo in realtà sono già uscita da un po' dì anche al mio signore che
sarò subito da lui
Ancella: Si signora (un
piccolo inchino ed uscì dalla stanza)
Tayuya tirò
un sospiro di sollievo, quando la voce del suo “salvatore misterioso” si fece
sentire
…: Di questi anelli ne sono
stati forgiati pochi in tutto l’impero chi manderò io a portarvi ciò che vi
servirà e la persona alla quale farete riferimento vi saprà riconoscere
Tyuya: Si
ma
… :
Chiunque vedrà quest’anello saprà che siete già promessa almeno fintanto non
decidiate voi di toglierlo
Era serio e così sicuro di sé
Tayuya. (assottigliò gli occhi) chi siete?
Stava per togliergli il
cappuccio che portava, solamente un ciuffo corvino gli ricadeva al di fuori di
quest’ ultimo
…: (le prese il braccio e
disse) Non importa che lo sappiate ora prendete questi sono degli abiti nuovi e
recatevi al tempio di Izumo li sarete al sicuro
insieme a vostra sorella e il vostro caro padre Fidatevi di me
Lo osservò ancora una volta
così prese la sua decisione. Ancora una bussata alla porta
Tayuya: Si
si sono pronta (disse continuando a guardare negli occhi quel misterioso uomo)
Tayuya
indossò i vestiti che quel ragazzo strano le aveva dato, prese con sé l’anello
…: Questo è solamente un
anticipo per la partenza gli disse
Tayuya
allungò la mano e poi sgattaiolò via per un ingresso segreto l’unica cosa che
sentì furono le parole (adesso muori bastardo) e le ultime di quello che
sarebbe dovuto diventare il suo sposo (tu … ah)
Era morto davvero Tayuya si sentiva sollevata ma il cuore ancora in subbuglio
guardò l’anello avrebbe mantenuto quella promessa? Si diresse di corsa a casa
mentre quel luogo ormai stava diventando un tripudio di spade e morti beh come
promessa cominciava bene.