Lo bacia sulla fronte, sul naso e poi umetta le labbra prima di far combaciare definitivamente le loro bocche.
Freme mentre, afferrato impetuosamente per la nuca, si sente accarezzare le ciocche ribelli dai riflessi verdognoli.
“Che c’hai da fissare? Piuttosto, butta un occhio al menù e vedi di darti una mossa! Io ho già ordinato la shortcake di fragole. Ehi, dico a te! Si può sapere che cazzo ti prende oggi, Yamaguchi?”
Il suo sguardo inquisitorio penetra dritto, sotto pelle, senza lasciargli scampo.
“Oh, no…nulla…davvero! Scusa, Tsukki!”
Tadashi si ridesta improvvisamente da quell’incanto, nascondendo la faccia incandescente con le mani mentre le sue adorabili lentiggini si inabissano inesorabilmente nel rosso della vergogna.
ANGOLO DELL’AUTRICE
Questo racconto partecipa al contest indetto sul gruppo privato facebook Haikyuu Italia "Una drabble per Haikyuu"
Prompt: lentiggini.
Salve a tutti!
Eccomi con questa drabble, lunga quanto un sorso di caffè, che è il frutto di una sorta di guanto di sfida raccolto durante una serie di chiacchiericci tra amiche e scrittrici.
L’idea era quella di raccontare, in pochissime parole, di un personaggio a noi caro enfatizzando una caratteristica fisica dello stesso.
Il mio pensiero ed il mio cuore è immediatamente volato ad una deliziosa costellazione di lentiggini di nostra conoscenza e questo è il risultato.
Per questa impresa ho sudato le fatidiche sette camicie ricorrendo alle mie abilità ragionieristiche per fare quadrare - più o meno - la storia nelle 110 parole.
E meno male che erano appena un centinaio, se no chissà cos'altro si sarebbe sognato Yamaguchi!
Spero che qualcosa vi sia in qualche modo arrivato.
Ci tengo in modo particolare a lui perché, come dico sempre, tutti noi nella vita siamo stati, siamo o saremo almeno una volta Yamaguchi!
Grazie infinite per il Vostro sostegno!
Alla prossima.
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