Note: sto onestamente cringiando da sola per il titolo...ma in effetti anche l'ultimo era...va beh, lasciamo stare.
Questa volta poesia, non è neanche necessariamente rivolta a Griffith, lui è solo uno dei più grandi "desideranti" di cui abbia letto insieme ad Alessandro Magno e Eren...
In ogni caso, penso che l'idea di base sia che ci sono persone che passano la loro vita con il naso all'in su, dando per scontato quello che hanno in torno, o più che altro...lo considerano "non degno", rispetto a quello che brilla, come le stelle, i sogni o gli ideali.
Non è per forza qualcosa di negativo, ma di sicuro può risultare ingiusto credo.
Desiderio
de- sidero
mancanza delle stelle:
colui a cui mancano le stelle tenderà ad esse
Ma colui a cui manca la terra
tendendo alla terra ignorerà le stelle infinite
e osservandosi i piedi, marcerà
su di un suolo che non vede e non conosce
e che forse un giorno chiamerà casa
Quello stesso,
il desiderante aveva chiamato prigione
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