The day of the apocalypse

di Touyatodoroki97
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Kyushu 12:30

 

I notiziari delle emittenti del Giappone riportavano oltre all' attacco a Musutafu anche la morte del pro hero Endeavor e di tutta la sua famiglia.

Quando gli eroi accorsero, chiamati da alcuni civili, videro che la casa era in fiamme, grazie a Backdraft riuscirono a farsi strada, notando due corpi carbonizzati che appartenevano a Fuyumi e Natsuo Todoroki, mentre più avanti i pro hero trovarono i corpi impalati da una stalagmite e una lancia di ghiaccio di Rei Todoroki ed Enji Todoroki, del figlio Shoto non si ebbe alcuna traccia.

"Cavolo che bella casa, vorrei abitarci io" disse Ochaco mentre malediceva la sua esistenza "perché siamo così poveri? Non potevamo essere più ricchi? Uff che nervi".

Ochaco spense il televisore e si diresse dai suoi genitori, entrambi erano in cucina a preparare il pranzo "per fortuna ho i miei genitori che mi sostengono, senza di loro non so come potrei fare" pensò la ragazza.

"Ochaco vieni, è pronto" Uraraka, che era già lì, si sedette con calma e vide che i genitori avevano preparato del buon katsudon e del ramen, raramente i genitori i Uraraka le facevano trovare piatti di quel genere.

"Wow, che pranzo con i fiocchi" Ochaco, senza farselo ripetere, mangiò in un baleno tutti e due i piatti e una volta finito chiese ai genitori del perché di quel meraviglioso pranzo, la risposta dei genitori fu un semplice "perché ti vogliamo bene Ochaco".

Uraraka sorrise ai due e si diresse in camera sua, era una camera normale, senza oggetti di grande valore ma a lei non dispiaceva, anche se avrebbe voluto vivere in una casa più grande.

Uraraka era una ragazza decisa nelle cose che faceva, ma non era mai riuscita ad imporsi sul fatto che avrebbe voluto una nuova casa.

Ochaco improvvisamente sentì piangere della sala da pranzo e andò silenziosamente a capire che cosa stesse succedendo, vide sua madre che piangeva e suo padre che provava a consolarla.

"S-sei sicuro caro?" Chiese la donna al marito "dobbiamo farlo, è l'occasione di una vita, non possiamo lasciare che ci sfugga dalle mani" "ma come faremo con Ochaco?" "Ancora non lo so, troverò un modo per dirglielo" " allora è deciso, dobbiamo farlo assolutamente".

Detto questo i genitori si diressero in camera di Uraraka che con uno scatto fulmineo riuscì ad entrare in camera sua prima che i genitori entrassero.

"Ochaco, dobbiamo parlare" la ragazza sentì il suo cuore battere come un tamburo, non capiva cosa le volessero dire ma il padre arrivò subito al dunque.

"A me ed a tua madre hanno offerto una proposta di lavoro su un isola a largo del Kyushu, quel lavoro ci permetterà di guadagnare molto di più e così potremmo prendere una nuova casa, però...." "però?" Domandò Ochaco volendone sapere di più "siamo costretti a lasciarti qui, non possiamo permetterci di sostenerti, perché la casa in affitto è solo per due persone e il nostro stipendio ne regge a malapena due".

"Questo cosa vorrebbe dire?" Ochaco iniziò a preoccuparsi "che ci dobbiamo dire addio Ochaco, ci dispiace" la ragazza era in lacrime, i suoi genitori la stavano praticamente abbandonando e questo solo per guadagnare di più.

Certo, Ochaco avrebbe voluto vivere in una casa più grande ma non voleva certo che i suoi genitori la abbandonassero "vi prego, ditemi che è un brutto scherzo" "no, è la verità e inoltre la partenza per l'isola è tra una sola ora" "no......non potete farlo...." la ragazza era in lacrime, non poteva credere che i suoi genitori l'avessero piantata in asso in quel modo.

La madre in quel momento attivó il suo quirk che metteva tutte le persone nelle vicinanze un forte senso di confusione, Ochaco batté la testa e svenne,"Scusaci Ochaco, ma non possiamo più permetterci di mantenerti, siamo sicuri che riuscirai a trovare la tua strada, addio" l'ultima cosa che vide furono i suoi genitori che aprivano la porta e scappavano.

Uraraka si risvegliò in un luogo buio, tipo un sotterraneo, davanti a lei c'era un ragazzo dai capelli bianchi che la fissava aspettando che si risvegliasse.

"Finalmente sei sveglia" affermò il giovane "c-chi sei?" "Tranquilla, non voglio farti del male, io sono Izuku Midoriya, ma per il momento mi faccio chiamare Morte" "Morte? E perché?" Chiese la ragazza "il mio quirk praticamente distrugge ogni cosa, se questa viene toccata da cinque dita, per questo indosso questi guanti che sono scoperti solo sul mignolo, inizialmente pensavo che si trattasse di un quirk che generava terremoti, ma mi sono ricreduto quando ho toccato un oggetto questo è diventato polvere".

Uraraka mise a fuoco la stanza in cui era, somigliava ad un magazzino ma molto più grande, con cibo, videogiochi e anche una montagna di soldi.

Uraraka però iniziò a ricordarsi dei suoi genitori e una lacrima le scese dal viso "ti ho trovato a terra, priva di sensi, chi ti ha fatto questo?" "I miei genitori" la voce della ragazza era furiosa e arrabbiata per quello che le avevano fatto.

"Che persone orribili, questa società non smette di sorprendermi in negativo" "puoi dirlo forte! Io volevo solo essere felice" in quel momento Midoriya si alzò dalla sedia dove era seduto disse ad Ochaco di guardarlo negli occhi "io posso realizzare il tuo sogno, la faremo pagare a tutti coloro che ci hanno considerato come delle nullità, gliela faremo vedere".

Anche Uraraka si alzò dalla sedia e andò incontro a Midoriya "me lo prometti?" "Io mantengo sempre le promesse" la ragazza in un impeto di eccitazione baciò Midoriya sulla bocca, le loro lingue danzarono e si intrecciavano come serpenti, nessuno dei due voleva interrompere quella splendida sensazione.

Midoriya si staccó un attimo per chiedere un cosa basilare "scusami, non so neanche il nome di chi mi sto limonando" "Ochaco Uraraka" disse direttamente la ragazza "bene, adesso possiamo continuare".

I due continuarono a baciarsi appassionatamente e finirono con lo spogliarsi e scopare veramente, fortunatamente Midoriya aveva anche preso delle precauzioni, perché aveva intuito che sarebbe finita così.

I due continuarono per una ora piena e non appena ebbero finito Uraraka, ormai esausta, si addormentò sul petto di Midoriya che nel frattempo sorrideva malignamente "ora ho una nuova alleata dalla mia parte, e questa scopata è la prova che si fida di me, il mio piano per liberarmi di All Might sta finalmente prendendo forma".

 





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