La soluzione del contrasto
Pensieri di un combattente
Una sera come le altre in una cittadina poco conosciuta,una sera in cui
calma e quiete la fanno da padroni.
Sera in cui il tempo lascia spazio solo ai pensieri,di gente, come quel
ragazzo, che tacito cammina per le stanze di una grande casa in stile
tradizionale giapponese.
I suoi passi felpati indugiano sul pavimento in legno, nel tentativo di
emettere meno suoni possibili, in modo da non destare dal dolce sonno
gli altri abitanti di quell'enorme casa.
Davanti a lui si estendeva un lungo corridoio, che lo avrebbe portato a
scendere una ripida rampa di scale e infine all' obbiettivo da lui
prefisso, ossia la cucina.
Purtroppo con lui morfeo fu poco amichevole, infatti non
degnò neanche
di poco i desideri del giovane di cadere in un rilassante sonno, la
notte aveva prefisso per lui ben altri progetti.Mentre ancora si
apprestava a percorrere il lungo corridoio la sua figura si
imbattè in
uno specchio,che immancabilmente riflesse la sua slanciata e muscolosa
figura,ciò lo convinse a soffermarsi un attimo sul suo
aspetto.SI
trattava di un giovane ragazzo, capelli neri raccolti in una treccia
non molto lunga e occhi color blu,affascinante avrebbero detto in
molte.Distolto lo sguardo, il ragazzo proseguì il cammino
per
l'agognata meta.La casa era immersa nel buio,ciò rese ancor
più
complicato il percorso,ma infondo il ragazzo di cui stiamo parlando non
è altri che un forte e vigoroso artista marziale, i suoi
occhi ben
allenati non avrebbero avuto molta difficoltà a scovare e
surclassare
gli ostacoli. Bè ciò è quello che
pensiamo, infatti come disse un
grande filosofo giapponese "Chi rimane in punta di piedi, non resta a
lungo in piedi", il suo piede andò a urtare contro una
piccola libreria
facendo cadere alcuni volumi, uno di questi attirò la sua
attenzione
"LA SOLUZIONE DEL CONTRASTO", pensò il ragazzo,decise bene
di portarlo
con se riponendo ordinatamente gli altri volumi da dove erano
cascati.Raggiunto l'obbiettivo della sua avventurosa traversata il
ragazzo fece un sospiro,come di rincuore, si mise a sedere sorseggiando
da una tazza raffinatamente decorata ,del thè trangugiando
alternativamente un biscotto con scaglie di cioccolato. Quel libro che
aveva portato con se, non era altro che una raccolta di sprezzi di
filosofia lasciataci da alcuni dei più antichi e saggi
filosofi
dell'antichità.Forse tra quelle righe avrebbe potuto trovare
la
soluzione ai suoi problemi,infondo,chi può dar torto a chi
sulla
saggezza ha basato la propria vita.La domanda che ora ci porremo
è,di
quali problemi può essere afflitto un giovane e aitante
guerriero se
non di come affrontare con saggezza la prossima sfida in battaglia?...
Bè a quel punto ci sbaglieremmo, perchè anche i
guerrieri hanno
problemi d'amore che, al contrario degli altri comuni esseri umani
hanno più difficoltà a risolvere.
Sfogliando le prime pagine fu subito catturato da una frase:
Questi i cinque pericoli del combattente:
essere troppo pronto a morire,
troppo preoccupato di vivere,
troppo portato dall'ira,
troppo attaccato all'onore,
troppo emotivo.
Un sorriso amaro si dipinse sul suo giovane viso,infondo,come dare
torto a queste parole?...
I suoi pensieri vagavano,fantasticando , tornando indietro velocemente
e rivivendo tutti i singoli momenti passati in quella casa da suo
arrivo:La sua passione per le arti marziali, il fidanzamento con una
totale sconosciuta, l'odio provato per se stesso e per la sua
maledizione,l'odio provato in principio per la sua promessa che dal suo
arrivo non aveva fatto che sottometterlo, e cosa c'è di
peggio per un
grande guerriero se non essere sottomesso? ma poi ripensando all'amore
iniziato a provare per quella ragazza e la sua mancanza di tatto non
poteva che piegarsi al suo volere
Che ironia non è vero?, un valoroso combattente afflitto da
amore platonico...
Poi però un altra frase lo colpì
immancabilmente,forse ancor più della
prima facendolo vagare con l'immaginazione,rivivendo ancora una volta
momenti indelebili ,passati con quella bella fanciulla forse un
pò
mascolina caratterialmente che tanto l'aveva colpito. Questa volta
ancor più dettagliatamente :tutte le volte che ella lo
scaraventava in
aria dopo che una delle tante corteggiatrici di lui glisi avvinghiava,
tutte le volte che ella cucinava per lui anche se con scarsi risultati,
tutte le volte che ella reagiva con le lacrime a qualche sua battutina
maligna nei suoi (di lei) confronti.
Vedere quello che gli altri non vedono: questo è chiamato
perspicacia;
conoscere quello che gli altri non conoscono: questo è
chiamato genialità.
Perspicacia e genialità ottengono la vittoria; difendono in
modo da
essere inattaccabili e attaccano in modo da essere irresistibili.
Da li i pensieri del giovane parlarono da se
Già,forse è proprio questo il mio dilemma.
Purtroppo questo non è un combattimento da cui ne
uscirò vincitore.
Perspicacia e genialità non sono mai stati il mio forte,
almeno non in questo campo.
Quel che non voglio ammettere nascondendomi dietro al mio orgoglio e
onore,
che io la amo..
forse sono stato e sono tutt'ora uno stolto
ci sono davvero volute quattro parole messe in fila per farmi capire di
quanto sono stato cieco?
Forse è vero quel che si dice, che una cosa va guardata
almeno due volte prima di percepire tutte le sfumature di essa...
Per la prima volta in vita mia agirò da vero
guerriero,perchè ciò che credo di essere,in
realtà non sono...forse solo per metà
I suoi pensieri vennero bruscamente interrotti da un susseguirsi di
rumori,passi molto probabilmente.Già,questa sera morfeo non
ha pace,si
sente un caro burlone tanto spiritoso e beffardo da svegliare proprio
lei.
Anche ella come il giovane ragazzo percose la strada del lungo
corridoio, le scale e infine la cucina sicura di trovare li anche
qualcun altro infatti i suoi occhi nocciola incontrarono quelli cobalto
di lui.
Lui oramai non aveva più esitazioni,strano quanto un libro
saggio possa
risvegliare da un platonico sonno qualcuno, e in modo tanto semplice.
Fece un sorriso lui,ringraziando il fato per quel casuale incontro
notturno, si alzò silennziosamente dalla sedia e la
raggiunse,senza
darle il tempo di rendersene conto le posò un lieve e casto
bacio a
fior di labbra,quasi solo per inebriarsi del loro odore.
Poche parole uscirono dalle sue labbra ,guardando dritto gli occhi di
lei stupiti..
"Sai akane stasera sono diventato davvero una persona perspicace e
davvero geniale"La risposta di lei non si fece attendere,e al contrario
delle aspettative del ragazzo che era pronto per essere spedito sulla
luna gli si avvicino,lentamente,sfiorando con le labbra l'orecchio di
lui alzandosi leggermente sulle punte
< ce ne hai messo di tempo per diventarlo ranma>
buonasera a tutti,bè nè è passato di
tempo da quando ho postato l'ultima storia...
Devo dire che sono maturata,cresciuta,e questa FF lo dimostra,non che
sia un granchè anzi potrà apparire anche un
pò noiosa...
Bè starà a voi giudicare,il fatto è
che ho cambiato totalmente il mio
stile da scrittrice e vorrei sapere da voi se ciò
è apprezzato...A
presto raffa^^
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