Lascio i commenti a dopo…
Una renna sempre più umana
1-Strafatta
Chopper sospirò: doveva. Le ferite
di Nico Robin non erano in via di guarigione come sperava e doveva darle quella medicina.
Quella che aveva degli effetti…particolari…quella che, in
tutta onestà, era una droga.
Ma anche quella che era l’unico
modo per far guarire l’archeologa.
La renna guardò la fronte di lei,
imperlata di sudore, i suoi occhi che si muovevano a scatti sotto le palpebre,
le labbra screpolate e riarse dalla febbre.
Doveva vivere. Quindi doveva darle la
medicina.
Sospirò di nuovo ed avvicinò il bicchiere alla bocca della
ragazza.
-Scusa- sussurrò e le fece
scivolare il liquido in gola, tenendole la testa sollevata con una mano.
Il respiro della ragazza si fece sempre più regolare, mentre
cadeva in un sonno tranquillo.
Nico Robin si risvegliò nella penombra dell’infermeria.
Si sentiva bene, la ferita al fianco era
solo un fastidio, il sangue correva nelle vene come un treno, la testa
era leggera.
Si guardò intorno e vide Chopper,
in forma umana, che le dava le spalle, seduto alla scrivania.
Osservò i muscoli della sua schiena, chiedendosi oziosamente
cosa si doveva provare ad accarezzarli, ad essere stretta da quelle braccia
possenti, a…
Le sfuggì un sospiro, che fece girare
subito il medico.
-Sei sveglia!
Subito si alzò e corse al suo fianco, mettendole una mano
sulla fronte.
Nico Robin chiuse gli occhi. Com’era possibile che un solo
tocco la facesse fremere fin dentro?
Chopper spostò la mano sul collo di lei,
per sentire il battito cardiaco.
Era rapido, ma non si preoccupò: sapeva bene che un po’ di tachicardia
era normale…
Fece per togliere la mano, ma lei la trattenne, prendendola
con la sua.
-Allora, dottore, come sto? – la sua voce era leggermente roca, ma piena di calore.
-Meglio, la febbre è scesa, ma hai ancora bisogno di riposo…
Lei gli sorrise in modo sensuale.
Improvvisamente due braccia le spuntarono dalle spalle e gli
circondarono il collo, tirandolo verso il basso.
-Grazie- gli sussurrò Nico Robin nell’orecchio,
poi iniziò a baciargli il collo, la linea della mascella…
-N…Nico Robin…n…no…
Lei bloccò le sue proteste posando le labbra sulle sue.
Dannazione. La medicina aveva fatto effetto sia sulle ferite
che sulla persona.
Chopper bloccò i polsi della mora con
le sue grandi mani e la staccò da sé.
-Nico Robin, non sei in te stessa…
Altre quattro braccia lo trascinarono giù, con una forza tale
da farlo precipitare sul letto.
Nico robin ridacchiò, un suono strano, innaturale.
Agganciò le sue lunghe gambe intorno ai fianchi di Chopper, mentre le sue labbra lo attaccavano, di nuovo e le
mani percorrevano il suo corpo.
Doveva liberarsi! Provò a divincolarsi, ma le presa della ragazza era troppo forte.
Finalmente gli venne un’idea. Deciso a tentare il tutto per tutto, si
trasformò in quella specie d’incrocio tra renna e bambino che era di solito.
Nico Robin rimase un attimo ferma,
stupita di trovare il vuoto tra le sue braccia e la renna ne approfittò,
sgusciando via.
Da sotto il tavolo dove si era nascosto, Chopper sbirciò
Nico Robin guardarsi intorno spaesata, fino a cadere
di nuovo addormentata.
Ritrasformatosi in forma umana (più comoda per sfogliare i
libri) il medico si sedette sulla sedia, il volto tra le mani, lo sguardo fisso
nel vuoto.
C’era mancato poco.
Solo la sua morale medica e la consapevolezza che la ragazza
non era in sé erano riuscite a non farlo capitolare.
Quei baci ardenti, quelle mani che
lo accarezzavano, vogliose…
Perché proprio Nico Robin? Perfino
con Nami sarebbe stato più semplice…Ma l’archeologa
era diversa, era…
Un rumore dietro di sé interruppe i suoi pensieri.
Si girò, alzandosi di scatto.
Nico Robin era lì, in piedi appena dietro di lui.
-Ma cosa fai? Torna a letto…
Rise ancora in quel modo che sembrava sbagliato e ancora gli
buttò le braccia al collo, baciandolo con passione.
- N…No…Nico R…mpf…lasciami!
Lei gli si avvinghiò addosso, facendogli perdere l’equilibrio.
L’ultima cosa che Chopper sentì fu
il suo corpo che cadeva all’indietro, vicino, troppo vicino allo spigolo del
tavolo…
Un colpo alla testa, poi il nulla.
Lo so, lo so che dovrei aggiornare la fic
su Zoro e Tashiji, ma ultimamente ho avuto delle idee su una
Nico Robin strafatta…ihihih
Nico Robin: - Maniaco! SCIAFF!
Io: Ma no, Nico Robin, cosa vai a pensare…
Nico Robin: TU cosa via a pensare! RI-SCIAFF Sono un’archeologa
perbene, io!
Io: Ma vedi, così è più divertente, vedrai
che non…
N.R.:
Divertente un corno, pervertito! TRI-SCIAFF!
I: Ma Nico Robin, lo sai che Chopper
non ti fa niente!
N.R.: Sì,
ma se entrasse Sanji?
I: Tranquilla entrerà…eheheh
NR: Come, “entrerà”? QUADRI-SCIAFF!
I: eheheh non te lo dico…
*fuggo prima che Nico Robin mi uccida*