LE CAMPANE CHE HANNO SUONATO PER ME
"Le campane per chi nasce e chi se ne va
Di mattina o di giorno o di notte"
Le strade di Parigi intonavano canzoni di morte, mentre la cattedrale osservava fredda e vigile il proprio popolo prepararsi alla rivoluzione. In mezzo a quei suoni lamentevoli, la grande Signora, Regina della Senna, non poteva far altro che tacere.
Ma come può una madre restare in silenzio davanti alla morte di un proprio figlio, ancora privilegiato dell’innocenza della tenera età?
Notre Dame iniziò a far danzare le sue dame di ferro, con il pensiero rivolto al piccolo delfino di Francia.
La pioggia bagnava la terra, così come lacrime e sudore inumidivano le lenzuola di Joseph.
Si dice che quando un uomo impara ad essere valoroso e giusto sin da bambino, allora egli sarà un grande esempio per le persone sul proprio cammino. Sul letto di morte, con le mani strette dalla madre e al cospetto del Re di Francia, il piccolo delfino parlava di pace, di uguaglianza, di giustizia.
Forse fu proprio in quel momento che egli capì che un accordo non sarebbe mai stato trovato, che la Francia avrebbe imbracciato le armi, che presto la sua famiglia sarebbe morta.
Forse era meglio essere in anticipo sui tempi.
Avrebbe voluto rivedere un’ultima volta il suo comandante dai capelli biondi, ma il tempo era scaduto.
Il principe spirò con il nome di Oscar sulle labbra e fuggì dalla vita, sfidando il vento su di un candido destriero.
"Sono le tre Marie le mie migliori amiche.
Maria la più piccolina per i bambini seppelliti"
A Flitwick, che mi ha fatto scoprire un amore smisurato per Oscar (con anni di ritardo, alla fine sono riuscita a dedicarti una storia). |