Treasure

di KaronMigarashi
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Lerona era l'unico gioiello che non era mai riuscito a rubare, eppure poteva dire di essere suo. 
Garrett ammirava il corpo nudo di Lerona steso al suo fianco, l'osservava in silenzio mentre ancora dormiva, e il primo tenue bagliore lunare illuminava la sua schiena chiazzata trasformandola in un'opera d'arte. 
Nonostante la donna portasse addosso i segni di un'antica malattia della pelle, lui l'aveva sempre trovata bella da togliergli il respiro ad ogni sguardo. 
Con le dita le sfiorò i sinuosi lineamenti, dal fianco fino ai glutei per poi tornare verso l'alto, lungo tutta la colonna vertebrale. 
Accennò ad un sorriso quando la sentì tremare e sospirare sotto il proprio tocco. Presto sarebbe stato di nuovo fuori, diretto al prossimo tesoro da rubare, ma sapeva che finché avrebbe avuto lei nel suo letto si sarebbe permesso di ritardare il lavoro ancora un po'. Dopotutto nessuno gli aveva incaricato il diadema gemmato della vecchia Nanny, sarebbe andato ad abbellire soltanto le teche della propria collezione privata. Abbassandosi sulla schiena di Lerona, Garrett posò un bacio su una spalla, là dove iniziavano gli intricati disegni di una pelle diversa da quella con cui era nata. Pallide e a tratti traslucide, varie macchie diverse andavano a decorare la pelle dorata della donna. La ricoprivano lungo tutto il corpo facendolo assomigliare ad una carta geografica, una mappa preziosa solo per i suoi occhi e che aveva imparato a memoria col tempo un tocco dopo l'altro. Un giorno in cui trovò la Dama Bianca ottenebrata dall'alcol gli rivelò di essere nata alla clinica Moira e di come veniva maltrattata con più cura rispetto agli altri orfani e malati di mente soltanto per i colori con cui era venuta al mondo. Eppure in Garrett tutto quel pallore non lo aveva mai attratto così tanto come nel vederlo su di lei: i capelli li aveva di un colore così bianco da sembrare argento sotto i raggi del sole e la pelle era così particolare che ci si sarebbe perso volentieri in tutte quelle macchie.
Una mappa per il tesoro più prezioso, il cuore della Dama. Un gioiello che non era ancora riuscito a rubare anche se era già suo.




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