Con
un gesto deciso, Bernard strinse la maschera attorno al viso.
Poi,
fissò il suo sguardo nel vetro della finestra.
Un
sorriso beffardo sollevò le sue labbra sottili. Il nero del
tessuto del costume copriva d'ombre il suo viso.
Nessuno
avrebbe associato il suo volto a quello del misterioso ladro, che si
insinuava nelle nobili case parigine, depredandole dei loro gioielli
e denari.
Un'ombra
velò i suoi occhi blu e un fremito d'ira alterò i suoi
lineamenti. Quante famiglie si consumavano nella miseria, mentre gli
aristocratici scialacquavano intere fortune in acquisti insensati?
Quanti
bambini si spegnevano prima dei cinque anni di età, annientati
dalla malnutrizione e dalla violenza?
Le
loro anime chiedevano giustizia e le loro voci non potevano restare
più inascoltate.
Sospirò
e, con un gesto fermo, risoluto, levò alta la spada. Avrebbe
dato giustizia a quelle famiglie straziate, che non potevano
permettersi il lusso del pianto.
Quelle
risorse, ingiustamente rubate, dovevano essere redistribuite.
La
luce di una candela si posò sulla lama e la illuminò
d'un debole riflesso metallico. Non si sarebbe fermato davanti a
nulla, pur di dare una lezione a quegli infami, che si abbandonavano
ad ogni piacere, senza curarsi delle lacrime del popolo.
Abbassò
la spada, attraversò la stanza e, rapido, salì sul
tetto.
Sorrise.
Solo la debole luce delle stelle rischiarava la città.
Perfino
il tempo aiutava le sue imprese e gli permetteva di orientarsi senza
correre il rischio di essere identificato
Saltò
e si inoltrò nelle strade, il cuore colmo d'una gioia feroce.
Ogni esitazione era rotta.
Era
giunto il momento di punire l'aristocrazia per la sua crudele
ingordigia.
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