C
C'era buio, troppo buio.
Se ci fosse stata un uscita da quelle tenebre,
Joan, era sicuro, non l'avrebbe trovata.
Lo spaventava questo, terrorizzando il suo
cuore come stretto da una morsa di ghiaccio.
Ma stranamente, provava anche un senso di pace
che, pian piano come un veleno che scorre nelle vene, penetrava nel suo animo .
Giù...giù...fino agli angoli più reconditi di
se stesso, avvolgendolo in un terribile stato d'angoscia,in quel torpore
irreale.
A Joan sembrava di galleggiare.
Galleggiare in un mare nero
Vagava dolcemente...senza una meta,
trasportato da acque d'inchiostro.
Non aveva corpo, Joan sentiva di non
possederlo più.
Era solo essenza
Quanto tempo era passato da quando era
diventato buio intorno a se?
Non lo sapeva, o meglio, non lo ricordava più.
.....e a Joan intanto sembrava di galleggiare
mentre i suoi ricordi lentamente come una nube
all'alba si dissolvevano.
I suoi amici, i suoi familiari, adesso non
avevano più volto.
Lo stesso significato delle parole gli
sfuggivano nello stesso modo di un fulmine ad occhio umano.
Non piaceva a Joan questo.
Si sentiva assorbito da quel mare nero, da
quel plumbeo abisso di...nulla
...e a Joan sembrava di galleggiare,
ma stava sparendo...come se non fosse mai
esistito.
Paura.
Angoscia.
Terrore.
Senso d'impotenza.
Il mare si ingrossava agitava onde maestose si
infrangevamo su invisibili scogli e il vento ululava soffiava turbinava...
Boati fischi tuoni e lampi
.....poi una voce:
<< Cenere alla cenere, polvere alla polvere>>
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