La brina incantava i giardini austriaci rendendoli una fiaba in cui perdersi immaginando avventure fantastiche. Rincorrevi i fiocchi di neve, lontana da ogni pensiero se non di riscaldarti, poi, con i biscotti e la cioccolata. La brina era null'altro che il ricamo di minuscole fate che di notte viaggiavano sui loro piccoli codibugnoli bianchi - avevi invano ordinato te ne dessero uno.
I fiocchi per l'incipriatura a brina scendono sui capelli ricoprendo la complicata e mastodontica struttura. Ti pesa sulla testa e sulle spalle, molti francesi mangerebbero con quella farina sperperata sui capelli ingrassati o sul pavimento, ma essere Regina richiede sacrifici. Non puoi presentarti con i capelli sciolti come una popolana. Non quando una nuova calata di brina ghiaccia il giardino e palesa il secondo inverno senza un erede al trono. Il tuo grembo gelido come un albero vizzito e le minuscole fate erano diventate streghe - anche quest'ordine era rimasto inadempiuto ché non avevi nessuno a cui ordinarlo, eri tu a doverci sottostare, all'ordine.
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Rieccomi con questa storia scritta di getto usando un prompt (brina) del writober, lista pumpNIGHT pubblicata dal sito fanwriter (scrivere e pubblicare una storia al giorno per tutto il mese di ottobre. Na mazzata) S
Per ora ho scritto nel fandom di Harry Potter, però la brina mi ha ricordato anche, oltre al fenomeno atmosferico, un tipo di incipriatura usata nel 1700: se ho capito bene il procedimento, una quantità di fecola di patate o farina veniva fatta cadere dall'alto sulla chioma cosparsa di grasso per donare un effetto più leggero all'acconciatura.
Ho scelto Maria Antonietta in quando emblema della moda dell'epoca, anche se avevo pensato a Girodelle ma ha i capelli troppo crespi e a cespo.
Sono le due di notte e tutto questo non ha senso.
Panda.
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