-NICOLEEEEEEEEEEEEE-
Saltai come una molla, che cos...SBAM! La porta si
aprì sbattendo sul muro e apparve la mamma in versione
pigiama, con i bigodini in testa e uno sguardo micidiale, cercai di non
ridere senza successo.
-LO SAI CHE ORE SONO?- si fermò davanti a me e mi
schiaffò la sveglia in faccia.
-LE 8:30!- continuava ad urlarmi l'orario nelle orecchie,
tanto da stordirmi -va bene, ho
capito,c'è bisogno di urlare?- domandai mentre
scendevo dal letto, non l'avessi mai detto!!
Iniziò ad urlare peggio di prima -CHE GIORNO
E'OGGI?- uffa!!! Sempre le solite domande -il 4
giugno,e allora?- risposi con una quiete imposta -E ALLORA?
ALLORA OGGI HAI IL PRIMO ESAME STATO E NON SEI ANCORA PRONTA! FILA IN
BAGNO PRIMA CHE TI MANDI A CALCI NEL SEDERE!!!-
Corsi immediatamente in bagno, sbattendo e chiudendo la porta a chiave.
"Come sarebbe bello non essere maggiorenni" pensai
mentre,dopo la doccia, mi vestivo. Per quel giorno scelsi una camicetta
bianca, un copri spalle di jeans e un pantaloncino.
Mi guardai nella superficie riflettente, sembravo un fantasma!
Decisi di legarmi i capelli biondi in una coda e cercai di non vomitare
guardando il risultato allo specchio. Gli occhi azzurri erano
spenti,optai per un mascara; le labbra rosso sangue e carnose le
lasciai naturali, a me non piacevano, ma tutti mi dicevano che erano
bellissime. Per sistemare la pelle presi un fondotinta scuro:
odiavo la mia pelle bianca come la neve, soprattutto da quanto ci
trasferimmo ad Atene, perchè si vedeva tale e quale che
venivo dal Nord!
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