Ogni volta sempre tu

di LadyRunami
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1) What if...Giorno were in Stone Ocean



La giovane ragazza era tra le sue braccia morente, perdeva molto sangue e non era sicuro che sarebbe riuscito a salvarla, ma doveva provarci, in fin dei conti facevano parte della stessa famiglia anche se in modo molto lontano e comunque si era rivelata una valida alleata avendo sconfitto due dei suoi fratelli. La battaglia contro Pucci era finita con la vittoria del 26enne dai capelli biondi, anche se non ne era uscito illeso neppure lui. Quantomeno Pucci aveva sì idee assurde e paradossali, ma non era in grado di prevedere il futuro come gli era successo 10 anni prima in Italia. Se l’era cavata, non era più il moccioso che si era ribellato a Passione e che aveva messo in pericolo i suoi compagni passati (primo tra tutti Bruno), aveva acquisito esperienza mentre la ragazza che teneva in braccio proteggendola da tutte le macerie che li circondavano aveva ottenuto i suoi poteri poche settimane prima. 

La appoggiò delicatamente per terra e iniziò a guarire le sue ferite, voleva che si salvasse, si era affezionato a lei, e poi forse lei era anche amica di Koichi, il ragazzo giapponese con cui aveva fatto amicizia da adolescente.
Le vene di Jolyne perdevano sempre meno sangue, e le ferite si stavano ricucendo. Giorno vide le dita della sua mano destra muoversi e il respiro farsi più intenso. La vide riaprire gli occhi e le sorrise.

“Cazzo se fa male”
“Purtroppo i miei poteri curativi si fermano a questo, signorina”
Si mise seduta.
“Per fortuna sei viva, non mi hai lasciato anche tu
Avrebbe voluto chiedere il perché di quella frase, il tempo non sarebbe mancato più avanti. Avrebbe avuto tutto il tempo del mondo per conoscere quel misterioso ragazzo italiano dai capelli biondi che aveva impedito a Padre Pucci di avere la sua vendetta su suo padre e sulla famiglia Joestar.


“Gli altri come stanno?” chiese preoccupata cercando di alzarsi.
Il ragazzo scosse come per dire che non ne avesse idea.
“Stai seduta, hai perso molto sangue”
“Mio padre! Dove cazzo è mio padre?! E Ermes, FF, Anasui ed Emporio? Loro stanno bene vero?”
“Io…non lo so”
Lo strattonò per il colletto della giacca.
“Giovanna, dimmi che stai scherzando”
Come risposta ottenne il silenzio. Non servirono altre parole per far scoppiare la ragazza in un pianto isterico e rumoroso. Giorno la abbracciò cercando di farla stare calma, ma lei continuava a dimenarsi, mettendo a rischio la sua stessa salute già debole.
“Jolyne, calmati, ho fatto tutto il possibile. Gold E è rimasto attivo per tutto il tempo. Ora non ci resta che pregare.”
“Stai zitto, e non dirmi di calmarmi.
"Dammi il braccio e fatti guarire." Erano uno più testardo dell'altra, uno sconosciuto li avrebbe scambiati per una coppia che stava litigando.

Erano ancora seduti per terra per riprendersi dallo scontro appena terminato quando sentirono una voce familiare in lontananza. “Jolyneeeee!” I due videro uscire dalla polvere delle macerie Emporio che si sbracciava per salutarla mentre veniva portato in spalla da Anasui, ed Ermes e FF che sorreggevano Jotaro per le spalle.
Il bambino non perse tempo e si buttò tra le braccia di Jolyne. “Menomale che sei viva! Siamo riusciti a salvarci grazie a Giorno! Ha trasformato parte dei detriti in erba e farfalle, quindi non siamo stati investiti da quell’ammasso di ciottoli.”
Jolyne guardò negli occhi Giorno senza smettere un secondo di piangere. “Grazie, ti devo tutto.”

“E’ finita, stavolta sei al sicuro.”





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