Sei cresciuta con i tuoi nonni, vero?
No, sono cresciuta da sola
E l’ho detto ridendo ma in realtà volevo urlare,
solo che non sono ancora arrivata al punto della
terapia in cui ho capito che posso reagire come mi
pare
E ho sentito la rabbia ribollirmi nel petto e non sono
stata abbastanza veloce nel bucare tutte le bolle in
crescendo ed è successo che adesso ci sono finita
dentro,
e non so che fare
vediamo se riesco a spiegare.
È come una pentola – no, scusa, ho già sbagliato
È come l’acqua dentro una pentola, la stessa che
metti a bollire quando decidi finalmente di cucinarti
qualcosa
Sono dentro una bolla dentro una pentola, e non in
una di quelle in superficie, che riesce a fuoriuscire
dal coperchio e si schianta sul piano cottura, no;
Sono dentro una bolla nel fondo della pentola che
cresce e cresce e cresce e…
Non riesco a vedere niente, perché c’è un sacco di
vapore ed è come quando apri la lavastoviglie che
ha appena finito di asciugare e che palle, gli occhiali
si sono appannati pure sta volta
Come quando è autunno e ti fai la doccia e il vetro
si appanna e non riesci a vederti più
E io non vedo più l’ago per bucare sta bolla e invece
di stare a guardare mentre rischio di scoppiare,
aiutatemi a lasciarmi cadere in modo da non farmi
male, ma non vi faccio pena e tenerezza e
compassione e –
E non ti si può dire niente
la mamma lo dice sempre
come se a me facesse piacere
Allora preferisco non parlare, non perché non abbia niente da dire
È che tu non c’eri ad ascoltare e allora non ti
meravigliare se con te non riesco a parlare e vado in terapia
Come se a me facesse piacere
Era solo una domanda, comunque
e io mi sono lasciata troppo andare |