sasha
Ciononostante
Niccolò non ha
mai visto qualcuno mangiare in maniera così scomposta.
Vorrebbe distogliere l'attenzione da tanta maleducazione e
ingordigia, ma lo spettacolo è così magnetico nell'apparenza
raccapricciante da impedirgli di staccare gli occhi da quella ragazza
che s'ingozza di aragoste con feroce voracità.
I diavoli di
Paradis fanno proprio schifo.
«Signor Niccolò,
lei è un genio!»
Le guance gli
diventano calde mentre la straniera – Sasha, fornisce la sua
mente – si commuove gridando complimenti e mangiando di gusto.
Nessuno l'ha mai
chiamato genio. Nessuno ha mai pianto per i suoi piatti. Nessuno.
Tranne lei.
La sorpresa
scaccia via il disgusto: nello sguardo ora rivolto alla pentola c'è
solo gratitudine.
-
«Ragazza
patata, datti un contegno! Mi metti in imbarazzo.»
Non è la prima
volta che Jean la chiama così... Niccolò è sempre più curioso di
sapere perché.
«Non so di cosa
parli,» dice Sasha sulla difensiva, con un che di selvatico
nell'espressione, da animale braccato.
«Posso
rinfrescarti la memoria,» ghigna Connie. «Ehi, Niccolò, vuoi
sentire una storia?»
Non dovrebbe
assecondarlo, lo sa, ma la tentazione lo vince senza sforzo:
finge disinteresse mentre, avido, ascolta la testimonianza di guerra
più ridicola mai raccontata. Suo malgrado, si ritrova a sorriderne
con loro.
«Smettetela!»
implora Sasha, ma nessuno le dà retta e Niccolò pensa che, per
farsi perdonare, potrebbe cucinarle delle patate.
-
«Io cucino
soltanto, non faccio niente di speciale.»
L'orrore sul suo
volto è così puro e viscerale che Niccolò ha quasi l'impressione
di aver commesso un crimine, di averle assassinato un parente.
«Tu mi fai
felice!» esclama – urla – Sasha quando recupera la
parola.
È sincera.
Niccolò glielo legge nel rossore che le infiamma il viso l'attimo
dopo aver detto quelle parole. Parole che non ritratta nemmeno quando
lui, silenzioso, le dà occasione di farlo.
«La tua cucina è
la cosa migliore che mi sia capitata in tanto, tanto tempo.»
È seria. Così
seria da spaventarlo: come può essere vero?
Che cosa hai
vissuto?
Ma Niccolò non
osa chiedere.
-
Sasha gli
racconta tante cose, anche se sulla guerra Niccolò intuisce come
molto venga lasciato al silenzio, agli sguardi talvolta persi nel
vuoto, ai sussulti quando il pavimento trema, allo stupore attonito
davanti al mare – viene dalla montagna, ha scoperto.
«Se potessi
tornare indietro, ti arruoleresti comunque?» chiede d'impulso.
La domanda
l'ammutolisce per diverso tempo.
«Se non l'avessi
fatto,» risponde, «non avrei conosciuto Connie, Jean... te –
arrossisce furiosamente – e il tuo cibo... Quindi...»
La bacia.
Coglie un
movimento e si prepara a ricevere uno schiaffo in pieno viso, ma le
dita di Sasha gli afferrano la camicia.
Niccolò non è
mai stato così felice di essere prigioniero.
-
«Hai... un
nuovo... taglio di capelli...»
Si vergogna della
banalità di quello che ha appena detto, ma Sasha gli sorride con
gentilezza. «È più pratico.»
Non serve
specificare per cosa. L'accordo è tacito, ma efficace: nessuno dei
due nominerà la missione, non stanotte.
Stanotte la
guerra non esiste, non esistono fazioni. Esistono solo loro due e un
piatto di carne.
Tuttavia...
Niccolò allunga
le dita a coprire la mano di Sasha appoggiata sul tavolo – la mano
di una soldata, di una tiratrice scelta, di un'assassina.
Assassina della
sua gente.
Ma stanotte non
importa.
Quando è mai
importato?
«Tornerai, non è
vero?»
Tornerai da
me?
Lo bacia.
«Te lo
prometto.»
-
«Ci siamo
sentiti al sicuro, ma... Mi dispiace.»
La maschera sul
volto di Jean si spezza mentre serra la mascella e gli occhi nel
tentativo di non piangere.
La sua testa si
svuota, eccetto che per l'eco di una promessa infranta.
L'hanno uccisa –
una bambina l'ha uccisa.
Una di loro.
Le lacrime gli
rotolano giù dagli occhi. Di dolore o rabbia, non sa distinguerle.
Come non ha
saputo distinguere le loro labbra unite, le loro mani intrecciate.
Gli hanno
strappato via tutto questo.
I suoi
gliel'hanno portato via.
Chi sono i
diavoli, adesso?
Quando non lo
sono stati?
«Io cucinavo
soltanto.»
«Le hai dato
gioia.»
«Non è stato
abbastanza.»
Angolino di
Menade Danzante:
Salve!
Anche questo mese
porto a termine ToBeWritingChallenge2023
di BellaLuna
indetta sul Forum delle Penne! Questo mese la tematica da me scelta è
la Enemies to Lovers. La coppia NicoSasha mi ha fatto subito estrema
tenerezza e ho voluto analizzarla in questa piccola raccolta di
drabble. Spero di aver mantenuto i personaggi fedeli agli originali e
di avervi lasciato qualche emozione.
Vi ringrazio per essere arrivat* fin
qui!
Un abbraccio e alla prossima!
Menade Danzante
|