Racconti di innocenza, di vita, di morte e di paradosso

di Milly_Sunshine
(/viewuser.php?uid=1237152)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


ASTRO NASCENTE

Stanotte ho visto te, a illuminare un cielo vuoto che non lascia spazio a illusioni: avevi il colore della carta invecchiata, delle promesse non mantenute e dei sogni che s’infransero, perdendosi tra le melodie spente della notte.
Non mi hai chiesto cosa ne è stato di me, né degli occhi che mi fissavano quando il tempo non mi chiedeva di restituire i desideri non realizzati.
Sfogliavo pagine mai scritte della mia storia, lasciando scivolare invano le consapevolezze che più non avevano valore.
C’era il suo nome in ogni angolo, come una lama pronta a ferirmi: perché non c’ero, forse perché c’ero, perché non gli permettevo di amarmi ma nemmeno aveva il coraggio di odiarmi.
Tu sei tutto ciò che ancora mi unisce a lui: è un legame molto sottile, un filo che presto si spezzerà costringendomi a dimenticare.
Si è accesa una nuova stella, mi ha fissata dall’alto e mi ha gettato addosso la certezza che nessuno potrà restituirci ciò che perdiamo lungo le vie buie e perdute della nostra vita. Davanti a noi c’è un orologio che scorre velocemente, ci consuma secondo dopo secondo, ci sconvolge quando gli lanciamo un’occhiata fugace, pronti a gettarci in pasto alla morte.
La vita scorre dentro di noi, ma il filo dei legami si spezza e ci distrugge.
La mia anima si spezza, il passato e il futuro non riescono a fondersi: il passato è il mio ultimo respiro, il futuro è il mio prossimo respiro; nel mezzo c’è l’apnea di un istante, un granello di sabbia che scivola via.
Lentamente il vuoto si dissolve.
La mia anima scivola verso l’ignoto.
A volte mi chiedo se la paura dell’ignoto sia così forte da costringerci a restare sulla stessa pagina.
Lui si domandava se la paura di ciò che già conosceva fosse tale da costringerlo a bruciare l’ultima pagina letta mentre la primavera svettava davanti a noi.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4057342