Il Leopardo, la Volpe e i Pirati

di KyubiKonanOfAkatsuki
(/viewuser.php?uid=34050)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


New

Kokitsune e gli altri si muovevano silenziosi nella foresta, anche se cominciavano a nascere i primi sospetti: e se fosse stata un’imboscata? La volpe li stava conducendo in una trappola? Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, dice un detto… Ma lei aveva dato la sua parola.

 

Kokitsune: -Lucci! Lucci!-

 

Chiamava lei, entusiasta. Il leopardo, che stava sonnecchiando all’ombra di un albero nella radura, si erse sulle quattro zampe, aspettando l’arrivo del gruppo. Kokitsune gli corse incontro e strofinò la sua testa contro di lui, per salutarlo.

 

Kokitsune: -Ecco qui! Loro ci aiuteranno!-

Lucci: -Sono alquanto scettico a riguardo-

Kokitsune: -Ma non devi! Ammetti che ci sia una cura…-

Lucci: -Ammetti anche che NON ci sia una cura…-

Kokitsune: -… Ragazzi, mi dovete aiutare! Quando Rob si mette in testa una cosa è impossibile fargli cambiare idea!-

Chopper: -Potrei avvicinarmi a controllare… Ahem… E’ sicuro?-

 

Disse la renna, diffidente.

 

Kokitsune: -Sì, che domande! Non farà nulla, vero Lucci…?-

Lucci: -Sarà, ma sono le tue parole contro la mia volontà…-

Kokitsune: -… E’ il suo modo per dire che non ti farà nulla-

Chopper: -Non sono molto convinto, ma mi avvicino, ok?-

 

Lucci si risedette, guardando dritto negli occhi Chopper. Si muoveva come pronto a un imminente attacco, ma il leopardo non reagì.

 

Chopper: -Sei già nella forma animale? Ti rimangono ancora ricordi, sensazioni, percezione di te stesso… Siamo vicini alla fase conclusiva. Ti è mai capitato di trovarti in un posto senza ricordare come ci sei arrivato?-

Lucci: -No, non ancora-

Chopper: -Ti viene spontaneo attaccare piccoli animali *gulp*… E sbranarli?-

Lucci: -Sì, e non sono il solo…-

 

Disse lui, indicando con un cenno della testa Kokitsune, che stringeva tra le zanne un coniglio e lo percuoteva con movimenti del robusto collo, schizzando sangue dappertutto.

 

Kokitsune: -Uhm? Che c’è?-

Chopper: -Temo che ci sia poco tempo per lei, signor Lucci… In quanto a Kokitsune, beh, lo spuntare delle code sarà un chiaro segnale per capire a che punto è con la trasformazione-

Lucci: -… Metti in conto che, man mano che le spuntano le code, aumentano anche le sue dimensioni. Prima che le venisse la prima coda, era grande quanto una normalissima volpe-

 

Chopper tradusse, ma Rufy affermò:

 

Rufy: -Noi vi aiuteremo, costi quel che costi!-

Kokitsune: -Mhm… Grazie… Ma non solo per l’aiuto, ma… Di tutto. Tu… L’hai cambiato. Così come hai cambiato me-

 

La volpe balzò addosso al ragazzo, leccandogli la faccia come un affettuoso cucciolo.

 

Franky: -Lo vuole mangiare!-

Zoro: -Ma no… Sta solo dimostrando la sua gratitudine, lo so persino io… Basta che non la mostri anche a me-

Kokitsune: -Oh, quasi mi dimenticavo di te!-

 

Disse, avventandosi sul cyborg, scodinzolando felice.

 

Franky: -Blargh, adesso puzzerò di bava di cane!-

Rufy: -A me sta simpatica!-

Franky: -Lo dici tu che sei fatto di gomma, per te è nulla una bestia di duecentocinquanta chili che ti salta addosso famelica…-

Robin: -Che esagerazione!-

Franky: -Ma come?! Guarda quelle zanne! Quegli artigli! Quegli occhi! E’ assetata di sangue! E’ una macchina da combattimento con il pelo!-

 

Kokitsune smise subito di leccargli la faccia e si ritrasse, evidentemente offesa. Stava di nuovo trattenendo le lacrime, non poteva permettersi un atto di debolezza di fronte a ‘quei pirati’. Sorrise. Era triste, ma sorrideva.

 

Kokitsune: -Sai, non è una cosa carina da dire-

 

La volpe tornò umana, nuda, senza vergogna.

 

Kokitsune: -ORA puoi ripetere quello che hai detto?! Ma già, certo…-

 

Ignorando i fiumi di sangue che uscivano dal naso di Sanji, Kokitsune continuò ad avanzare verso il cyborg, che a sua volta indietreggiava.

 

Kokitsune: -… Un ANIMALE non ha sentimenti, non è vero? Sono solo un pezzo di carne per te, vero?! Ecco… Guarda che cosa hai fatto!-

 

La volpe ora singhiozzava, piangeva calde lacrime.

 

Sanji: -Ma ti consolo io, cara!-

 

Neanche un attimo che lei si buttò tra le sue braccia, stringendosi come se da questo dipendesse la sua salvezza.

 

Kokitsune: -Tutto quello che ho sempre voluto è stato amare ed essere amata…-

Lucci: -Che scenate, ogni volta! Questa faccenda ti sta proprio rovinando! Sei diventata debole, Kokitsune! Io non ho bisogno di gente debole come te!-

Kokitsune: -Non è colpa mia…-

Lucci: -VI AIUTERO’! Sono stufo…-

Kokitsune: -… *tira su col naso*-

Lucci: -… Dei suoi inutili piagnistei-

Kokitsune: -Io… Pensavo che tu fossi cambiato…-

Lucci: -Pensavi male-

Sanji: -Su, calma… Non sopporto vedere una donna piangere…-

Kokitsune: -Tu… Tanto gentile, eppure sei un pirata… Grazie anche a te-

 

Disse lei, tornando istantaneamente volpe.

Sanji: -Un momento! A loro però li hai ringraziati con un bacio! Almeno, dal punto di vista di una volpe…-

Chopper: -Comunque… Non sarà facile trovare un antidoto… Dovremo sicuramente salpare verso altre isole-

Kokitsune: -Io vengo con voi-

Lucci: -Anche io. Chi baderà a quella frignona, altrimenti?-

Kokitsune: -Lucci… Sei cattivo… Sei tornato come quando ci siamo conosciuti…-

 

Lei continuava a piangere, in silenzio, camminava a fianco di Rufy e Zoro. Lucci invece rimase molto più indietro a loro.

 

Lucci: -Mi dispiace, Ko… Ho dovuto farlo… Spero che non mi odierai per questo-

 

Quella notte, sulla nave, Kokitsune sperimentò per la prima volta come fosse mangiare e bere da una scodella. Evitava il leopardo, cercava la compagnia della ciurma, lasciandolo solo. Poi, si assicurò che tutti andassero sotto coperta a dormire, si alzò su due zampe e si appoggiò al bordo della Sunny, in modo da vedere la luna e le stelle luminose specchiarsi nell’acqua marina. Aveva smesso di ‘frignare’ da un po’, ma poi ricominciò di nuovo. Chopper, tuttavia, era rimasto nascosto a guardarla, fino a quando non si decise e le chiese…

 

Chopper: -Perché piangi, signora Kokitsune?-

 

La volpe stava sorridendo. Perché Kokitsune aveva imparato a sorridere anche quando era triste…

 

Kokitsune: -Se vuoi che te lo dica, anche tu devi darmi la tua parola… Che non lo dirai a nessuno-

Chopper: -Mi potranno anche affogare, ma io non dirò mai quel che mi dirai tu-

Kokitsune: -Eheh, grazie. Fa sempre bene parlare con qualcuno… Sai, quando guardo quest’acqua scura, e il riflesso della luna, mi viene voglia di tuffarci dentro, anche se questo significherebbe morire, per me… Ed è questo che intendo fare-

Chopper: -Co… Cosa? Perché?-

Kokitsune: -Se non riusciamo a trovare una cura, io diventerò un mostro. Un mostro che distruggerà tutto e tutti, che non distinguerà nemici da amici. E’ per questo, che intendo togliermi la vita…-

Chopper: -Tu…-

Kokitsune: -Sì… Io amo i miei amici, e sono pronta a morire per loro. Mi dispiace solo per tutte le cose che avrei voluto fare, che so, avere dei figli e un marito al mio fianco. Un po’ come finiranno, a quanto vedo da come vi comportate tra di voi, come Rufy e Nami o Franky e Robin…-

Chopper: -Tu non morirai!-

Kokitsune: -Oh, sarebbe così bello… Io voglio vivere, ma non se la mia esistenza causa dolore agli altri… Le parole che mi ha detto Franky mi hanno fatto pensare… E se io avessi un lato oscuro, che non posso in alcun modo evitare? Sono una macchina da combattimento…-

Chopper: -Ma non è vero!-

Kokitsune: -E’ stato bello parlare con te, ma ora voglio dormire. A domani-

Chopper: -Vieni giù, qui fa freddo!-

Kokitsune: -Non importa… E’ niente, in confronto a quel che il mio cuore prova…-

 

Kokitsune si acciambellò e chiuse gli occhi. Chopper le portò una coperta e poi se ne andò.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=405866