Tra me e il mare

di Effecrivain
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Quella giornata sembrava non finire, era appena iniziata la pausa pranzo quando si sentì chiamare.

-Riley un soldato è svenuto, vai a vedere-

Lo ignorai e puntai i miei passi verso il ragazzo.

Lui mi seguì facendomi sentire la sua ingombrante presenza

-ma tu sei un angelo-

-no sono Riley-

-tu sei l'infermiera King per i soldati- Aggiunse Adams

Mi voltai verso di lui

-Siamo in ambito medico, qui decido io-.

Il capitano si avvicinò al suo orecchio con discrezione

-Stai attenta o verrai punita-

-Da chi?-

-Da me-

E dopo quel breve scambio Riley torno velocemente a prestare attenzione al soldato, lo fece portare in infermeria per ulteriori accertamenti, aveva preso una bella botta in testa e voleva escludere un trauma.

Per questo saltò la pausa pranzo e quando tornò alla tenda per le prove del pomeriggio trovò un vassoio con il pranzo sulla sua scrivania.

-Zucchero come sta il soldato Bayer?-

-Trauma cranico, è in ospedale. Non credo rientrerà in tempo per finire le settimane-

-Non ti sfugge mai nulla eh-

-Qualcosa si, questo vassoio?-

-Oh il Capitano Adams non ti ha visto a mensa. Ha saputo che stavi lavorando e ha pensato di farti portare il pranzo qui-

"Ma che carino, in questi giorni non gli è fregato nulla del mio pranzo"

-grazie ma non ho fame-

-Riley va tutto bene?-

-Certo, ho fatto una colazione abbondante tutto qui-

Patricia sapeva benissimo che qualcosa non andava. Gli indizi parlavano chiaro, più che altro sapeva bene che il Capitano Adams non aveva certe attenzioni per nessuno.

Il pomeriggio passò tranquillo e a cena Riley si presentò in mensa.

Fece un saluto generale e si mise a sedere al tavolo degli ufficiali vicino a Patricia

-Pat come mai stasera qui? Non sei a casa da Richard?-

-Cara, il mio Richard stasera ha la setata al bowling, invece che cucinare ho pensato di unirmi a voi giovani. Ma vi saluterò presto così potrete uscire e spassarvela-

-Uscire?-

-Si, stasera avete la serata libera in città. Zucchero ti prego vai con loro e divertiti-

-pat è meglio se l'infermiera king rimane alla base, i bar della città non fanno per lei-

Aggiunse Cristopher con un sorriso malizioso sul volto

-Capitano credo di averle già spiegato che quello che faccio fuori dal campo non sia affar suo-

La stava provocando davanti agli ufficiali e davanti ai suoi colleghi, voleva tenergli testa, fargliela pagare ma non aveva calcolato bene il peso delle parole.

Lo notò dallo sguardo freddo di Cristopher

-ha ragione infermiera! Ma per il momento è nella base e fra 10 minuti la voglio nel mio ufficio-

Si volatilizzò dopo aver pronunciato le ultime parole lasciando il gelo nella mensa della base.

-corri-

-pat, senti mi ha provocata-

-Riley, fidati di me e corri in quel dannato ufficio-

"Figurati se poteva andare bene per una volta, adesso mi prenderò una bella strigliata. Mi ha provocata quello stronzo arrogante se l'è cercata e io che ero andata in mensa perché mi mancava, stupida me"

La serata doveva ancora iniziare fuori dalla base ma dentro si potevano già percepire le scintille.





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