Love is a Losing Game - Sherlock

di robertar
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Lo amava da così tanto tempo che ricordarsi quando fosse iniziato non era nemmeno più così importante. 

Lo amava al di là della discrezione, tutti lo sapevano né lei faceva nulla per nascondere il suo sguardo adorante e la sua costante attenzione a che lui stesse bene, al di là del senso del ridicolo, e del buonsenso.

Lo adorava, e non le importava proprio che i conoscenti sorridessero o ridacchiassero di lei. 
Non le importava nemmeno, fondamentalmente, di non avere nessuna speranza.

Nessuno era come lui.

Lui con i suoi occhi chiari e taglienti, il suo passo veloce come i pensieri precisi, logici in modo quasi crudele.

Una crudeltà unica al mondo - né volontaria né sprezzante ma - al contrario, quasi dispiaciuta.

Lui, che lasciava ogni stanza indifferente alle occhiate ammirate e incuriosite di chi restava, lasciandosi alle spalle le falde del suo lungo cappotto e l’eco di deduzioni cui nessuno sapeva arrivare velocemente come lui.

Lui, che Molly ci aveva provato a dimenticarlo.

Cercando un uomo completamente diverso da lui, come Jim.

O uno che gli somigliasse un po’ ma non troppo, come Tom.

E nessuno dei due era abbastanza diverso o abbastanza simile da poterle far dimenticare lui.


Così, aveva smesso di smettere di pensarlo.

L’amore è una battaglia persa, ma lei, Molly Hooper, 

non si sarebbe mai vergognata, né stancata, di combattere.

 





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