«Che
schifo».
Camminava a schiena curva, giocherellando come suo
solito con una ciocca di capelli. Si annoiava in quell'orfanotrofio,
dove l'unico intrattenimento vagamente interessante potevano essere i
puzzle bianchi che Roger gli faceva avere di tanto in tanto.
Si era
anche stufato dei castelli di carte e fiammiferi: ogni volta, i suoi
sforzi si rivelavano vani, grazie al pronto intervento distruttivo di
Mello. Il biondo sapeva essere davvero irritante. Ma Near non si
lamentava, no. Subiva passivamente, in silenzio, riprendendo nuovamente
ad impilare gli oggetti.
Senza neanche rendersene
conto, al suo
quattrocentoventiseiesimo passo, si era ritrovato in biblioteca, vicino
allo scaffale di filosofia orientale.
«Cos'è
tutto questo fumo, Matt?»
Il
rosso, in tutta risposta, aveva mugugnato un'imprecazione assai poco
fine, invocando – chissà
perché – uno degli organi
riproduttivi
maschili.
«Prova a dire
a Roger di queste» disse, sventolando un pacchetto mezzo
vuoto di sigarette «e sei un nano morto».
Non
che avesse l'intenzione di farsi gli affari del numero tre, tuttavia
l'odore acre e insolito del tabacco aveva stuzzicato il suo olfatto,
colpito per la prima volta da un simile miscuglio di aromi.
Matt
rimase leggermente interdetto - e, probabilmente, innervosito - nel
notare lo sguardo fisso e indagatore del ragazzo dai capelli chiari,
che andava a posarsi sulla mano in cui teneva l'oggetto del suo sgarro
alle regole. Near si chinò accanto al rosso, impassibile.
«Vuoi?»
Meccanicamente,
afferrò la sigaretta. Era qualcosa di nuovo, qualcosa che
non aveva mai
analizzato. Certo, conosceva gli effetti della nicotina, ma la
curiosità era decisamente rilevante, in quel frangente.
Non un'emozione, non una
smorfia scomposta; solo un colpetto di tosse e una laconica sentenza.
«Che
schifo».
Matt si
lasciò scappare una risatina, riprendendo tra indice e medio
il tabacco puzzolente.
«Sei veramente
un tipo strano, nano».
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Dedicata
a Nori, colei che ha ispirato questa oneshot; e alla Cami, che commenta
sempre le mie storie.
Commenti
graditi.
E-chan
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