Magic Summer!

di pikychan
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Sei speciale per me


- Chloe, cosa ci fai qui? - domandò Goh, fermandosi di fronte a lei.

Chloe non riuscì a rispondere subito. Aveva ancora le guance, leggermente, rosse e vedendolo avvicinarsi così all'improvviso, il suo cuore aveva cominciato a martellare ancora di più.

Stava cercando di mettere insieme delle parole per rispondere, tuttavia un colpo di vento le portò via il cappello facendola allarmare.

- Il mio cappello! - esclamò iniziando a seguirlo.

Anche Goh, prontamente, si gettò all'inseguimento. Corsero per un bel po', poi, finalmente, il ragazzo riuscì a prenderlo. Lo guardò sorridendo vittorioso per poi voltarsi verso la ragazza.

- Ecco, tieni. - le disse ridandole il cappello una volta fermo di fronte a lei.

Lei guardò il copricapo, poi rialzò lo sguardo su di lui.

- T-ti ringrazio. - disse sorridendo, in maniera un po' impacciata, con le guance rosse.

Quando prese il cappello, le loro mani si sfiorarono e i cuori di entrambi accelerarono all'istante.

Anche Goh divenne un po' rosso e si grattò una guancia distogliendo lo sguardo a destra, mentre Chloe abbassò lo sguardo tenendo ancora il cappello tra le mani. Il rossore sulle sue guance aumentava a vista d'occhio e il suo cuore ancora non smetteva di martellare.

- S-senti Goh?! - esclamò chiudendo gli occhi, agitata. - P-perché ti comporti così!? Fai come se non fosse successo niente, e-eppure prima...!! -

- Hai ragione. - disse solo facendole sgranare gli occhi. - Scusami, il fatto è che non so proprio come dovrei comportarmi. - aggiunse abbassando il capo a sua volta.

L'allenatrice, confusa com'era, non rialzò nemmeno lo sguardo. Se non altro era tornata del suo colore naturale e l'intensità del suo battito cardiaco era un po' diminuita.

L'allenatore, tuttavia, aveva, ora, rialzato lo sguardo e le stava prendendo il cappello dalle mani. Quando glielo mise in testa, lei alzò lo sguardo sorpresa.

Chloe notò che Goh stava sorridendo. Era arrossito e la cosa fece arrossire anche lei.

- Stai bene con il cappello. -

A quel commento, il rossore della ragazza si intensificò facendola andare in confusione.

- G-grazie... - farfugliò lei in maniera quasi impercettibile.

In quel momento tirò un altro soffio di vento che fece rabbrividire Chloe. Subito si abbracciò chiudendo gli occhi, ma presto si rese conto che il cappello le stava per volare di nuovo via, così, riaprendo gli occhi, si portò una mano per fermarsi il cappello in testa.

Goh decise di abbracciarla, cosa che la fece restare parecchio sorpresa. Proprio non ce la fece a ricambiare l'abbraccio. Era, perfettamente, immobile con gli occhi sgranati. Non ci capiva più niente... quello sì che era senza alcuna logica...

- Scusami se ti ho dato fastidio Chloe, vedi, il fatto è che... non so come dimostrartelo, ti sono molto grato per tutto, ci conosciamo da quando eravamo piccoli e tu sei sempre restata al mio fianco... non sono bravo ad esprimermi senza parlare di dati, però mi piacerebbe riuscire a dimostrarti quello che provo, Ash e Lucinda ci riescono bene, infatti, provo un po' d'invidia nei loro confronti... tuttavia so che è un problema mio e sto cercando di rimediare. -

L'allenatrice era sempre più spiazzata... e rossa e agitata! Il ragazzo, al contrario, era molto tranquillo. Sorrideva mentre continuava ad abbracciarla contento. Non era nemmeno più rosso in volto, era riuscito a superare l'imbarazzo.

- Non dici niente? - le domandò Goh sempre sorridendo.

Chloe non sapeva proprio cosa dire.

- I-io... n-non mi hai dato fastidio... anzi, mi fa piacere! A-anzi...!! -

A quel punto Goh, si tirò un po' indietro per guardarla negli occhi. Continuò a sorridere, ma arrossì anche un po'.

- Ne sono felice. -

Il cuore della ragazza ricominciò a martellare veloce.

Dopo un po', il cuore cominciò a batterle ancora di più e raggiunse una tonalità di rosso sconosciuta.

- T... TI AMO GOH! - esclamò con tono di voce, decisamente, troppo alto.

Aveva chiuso gli occhi e aveva fatto un inchino come di solito si fa in Giappone.

Quando tornò a raddrizzarsi, si portò le mani vicino alla bocca sgranando gli occhi.

L'allenatore sorrise, ora, ad occhi chiusi, in modo un po' stranito. Si sentiva già in imbarazzo e dalle sue guance ancora rosse si capiva, tuttavia cercò di ignorare quello o il fatto che il cuore gli avesse preso, nuovamente, a battere velocemente. La prese per mano facendola davvero andare in tilt. Prima che la ragazza potesse rendersene conto, Goh si stava inginocchiato di fronte a lei con una gamba su e una giù.

- C-cosa fai Goh? -

- Chloe, tu sei la ragazza più bella e simpatica che conosca, siamo amici fin da piccoli, ma per me sei molto più che un'amica... non ho un carattere semplice, eppure tu mi sei sempre rimasta accanto, mi hai portato i compiti tutti i giorni per evitare che rimanessi indietro... sei speciale, non so come farei senza di te nella mia vita. -

- Oh Goh... - mormorò Chloe, stupita, ancora rossa in volto.

Il ragazzo si alzò di nuovo in piedi e la guardò negli occhi tenendola, ancora, per mano. Sul suo viso vi era un debole rossore e un sorriso sincero.

- Chloe, ti amo anch'io. -

A quel punto l'allenatrice divenne ancora più rossa e il cuore le prese a battere ancora più forte.

Goh annullò la distanza tra lui e Chloe. Così, si baciarono ed entrambi chiusero gli occhi. La ragazza era un po' più rossa rispetto all'allenatore, ma i loro cuori battevano all'unisono.

❤❤❤

- Uffa! - esclamò Lucinda, seduta su un tronco, con la faccia tra le mani. - Sono preoccupata, che fine hanno fatto quei due?? -

- Forse dovremmo andare a cercarli. - commentò Ash, un po' preoccupato, seduto vicino a lei sul tronco.

- Siamo qui! - esclamarono, contemporaneamente, Goh e Chloe tenendosi per mano.

I due li guardarono stupiti e la coordinatrice, addirittura, lasciò ricadere le braccia.

Goh e Chloe erano di fronte a loro, mano nella mano, inoltre, sorridevano in modo davvero simile. Entrambi avevano, anche, la guanciotte rosa.

- Che carini! - esclamò la ragazza dai capelli blu, con gli occhi scintillanti, unendo le mani vicino al mento.

- Sembra che sia tutto apposto, meno male. - le fece eco il ragazzo dagli occhi marroni, sorridendo ingenuamente.





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