Quelli erano tempi bui per gli Appenzell.
Avevano perso i loro soldi e avevano dovuto vendere il maniero per andare in una casa più piccola.
Poi Charles era morto, gettando Eugénie in una profonda tristezza.
- Allora? La mamma sta meglio? - chiese Maguy al padre quando uscì dalla stanza.
- No, è ancora molto triste - rispose Edgar.
- Sono giorni che non esce da lì! - disse Alphonse.
- Cercate di capirla: ha perso suo padre ed è preoccupata per le condizioni economiche della nostra famiglia! - disse Edgar.
- Lo so, ma vorrei fare qualcosa per tirarla su! - disse Alphonse.
- Ho un'idea: perché non le prepariamo dei cioccolatini? - propose Maguy. - Il cioccolato mette sempre di buon umore!
- Buona idea! - disse Edgar.
I tre si misero al lavoro e, quando i cioccolatini furono pronti, andarono in camera di Eugénie.
Edgar si avvicinò alla moglie sdraiata sul letto, la baciò sulla fronte e disse: - Tesoro, ti abbiamo preparato questi.
- Mangiali, ti sentirai meglio - disse Alphonse.
Eugénie assaggiò i cioccolatini ed esclamò: - Sono buonissimi! Grazie, ragazzi!
- Sì, in effetti siamo stati bravi! - disse Maguy. - Magari potessimo farli assaggiare a tutti!
Il volto di Eugénie si illuminò e disse: - Hai ragione, tesoro!
Eugénie aveva avuto un'idea per tirare fuori la famiglia da quella crisi: produrre cioccolatini!
Tutta la sua personalità si esprimeva in quelle leccornie dolci e speziate.
I cioccolatini Appenzell ebbero successo in tutto il paese, divennero dei dolci immancabili a ogni ricevimento degno di questo nome.
Presto la famiglia tornò ricca e poterono ricomprare il maniero. |