Come il primo giorno

di Marlena_Libby
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Volpe non si era mai preoccupata dei segreti di suo marito.
Sapeva che Xanatos gestiva un impero economico che richiedeva discrezione assoluta, lei stessa era abituata a intrighi e macchinazioni di vario genere, ma da un po' di tempo lui aveva la strana abitudine di ritirarsi ogni sera per diversi minuti in una piccola stanza nell'ala Ovest della loro villa.
Un luogo in cui sia lei che Owen non potevano entrare.
All'inizio la cosa non la infastidiva perché, trattandosi di uno dei segreti di David, preferiva rispettarlo come tutti gli altri. Ma ogni giorno era sempre più curiosa di scoprire di cosa si trattasse.
Quando usciva da quella stanza Xanatos era talmente assente e distratto che, se Volpe gli si avvicinava per chiedergli se fosse tutto a posto, lui borbottava una scusa qualunque e cambiava subito argomento con un invito a cena o altro per distogliere l'attenzione di lei dalla stanza.
Una sera però Volpe decise di vederci chiaro.
Sapeva rispettare i segreti di David ed era pronta a condividere anche i suoi aspetti più cupi, come il cinismo e la spietatezza affaristica, ma non sopportava l'idea che ciò che il marito custodiva in quella stanza fosse qualcosa di talmente illecito da spingerlo a tacere anche con lei.
Così, quando Xanatos uscì dalla stanza chiudendo la porta a chiave, Volpe si avvicinò senza farsi notare.
Il meccanismo della serratura era molto semplice, infatti le bastò sfilarsi una forcina dai lunghi capelli rossi per aprirla.
Quando entrò nella stanza, rimase a bocca aperta per lo stupore.
Non era minimamente pronta a ciò che si trovò davanti.
Le pareti della stanza erano un enorme mosaico di rubini di piccole dimensioni finemente intagliati, tutti disposti ordinatamente attorno a tre grandi quadri che rappresentavano tre momenti importanti della loro vita.
Il primo raffigurava lei in un elegante abito blu elettrico, la sera in cui Xanatos le chiese di sposarlo; il secondo rappresentava il giorno del loro matrimonio; mentre il terzo li rappresentava abbracciati al piccolo Alexander.
Poi un oggetto attirò la sua attenzione: un grosso volume rilegato posto su un cuscino rosso davanti al dipinto del loro matrimonio.
Si avvicinò a quel libro e lo aprì.
Dentro vi erano foto, ritagli di giornale e annotazioni scritte a mano da Xanatos.
Le foto erano di lui e Volpe prima e dopo essersi sposati, gli articoli parlavano della loro vita di coppia e nelle note David riportava frasi dolcissime sui suoi sentimenti.
Volpe notò anche un grosso tavolo da orafo in un angolo della stanza, dove qualcuno si occupava di intagliare e modellare i rubini per adattarli al complesso mosaico che luccicava come fuoco sulle pareti.
- Ciao - disse la voce di Xanatos alle sue spalle.
Volpe si girò, smarrita e confusa, ma prima che potesse aprire bocca, David le cinse amorevolmente la spalla con una mano e le spiegò la natura di quell'enorme mosaico.
Ogni rubino rappresentava un giorno della loro vita insieme, fin dal loro primo incontro. Xanatos si occupava personalmente di lucidare e modellare le pietre per tenere conto di ogni singola ricorrenza, come se ogni giorno per lui rappresentasse un gioiello da custodire gelosamente.
- Il rubino è l'unica pietra che si intona con i tuoi capelli.
- David, è tutto magnifico ma... Perché?
- Perché ti amo esattamente come il primo giorno che ti ho vista! - disse lui accarezzandole dolcemente la guancia.
Volpe era talmente commossa che si buttò tra le sue braccia per baciarlo appassionatamente come mai prima di allora.




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