uomo a scoppio

di StagTree
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Si porta davanti alla porta con la mano molle, mano moscia, l'acqua sulla coscia che balla tremante fino a nascondersi con vergogna dentro la stoffa delle calze bianche,

dice,

Quando vede l'isola perdersi e diventare piccola e insignificante, lucida penetrante, penitente la smorfia lunga della linea sul mare, affisso alla luce del sole come insetti sotto lunghi spilli.

Colorati, spesso, sotto la teca di vetro, una specie rara, raro e speciale.

Makoto dice,

"È un regalo," e si volta per dargli la schiena; il sole — un tramonto arancione come fuoco — terrificante,

Terrificante; la mano — molle, moscia, scivola. Sousuke cerca le sue dita e le intreccia e le lega nel nodo peggiore che conosce. Terrificante; l'idea che il fuoco si acquieti perché l'acqua tutto quieta. L'acqua tutto quieta, l'acqua,

Si incide nel cotone e crea lunghe vene nella maglia. Ci sono tanti dettagli nel sangue, quanti ne posso trovare, quanti ne posso assaggiare, sotto la pelle? Sotto la nuca, cosa trovo, ti apro la testa e cosa trovo, pensieri, sentimenti? Cosa trovo di me, sotto la tua nuca? Col braccio rotto, zoppicante.

Vorrebbe chiamarlo per nome ma non ci riesce; Makoto si muta e capisce, sorride e sparisce, dentro la notte nuova.

 

 





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