Firefly
A
volte, quando i tuoi studi medici o il lavoro che svolgi
all’ospedale non ti distraggono abbastanza, quando tornando a
casa da una
missione la trovi fredda e buia, quando osservi la gioia negli occhi di
chi ti
sta accanto, non puoi fare a meno di sentirti vittima di
un’ingiustizia che non
meriti.
Hai
sempre desiderato soltanto una cosa nella tua vita: un
amore che fosse tuo soltanto, qualcosa che niente e nessuno avrebbe
potuto
portarti via.
Hai
rincorso quel sogno come hai rincorso tuo padre il
giorno che se ne è andato
senza più fare
ritorno, come hai rincorso Sasuke, nel disperato tentativo di imporgli
i tuoi
sentimenti, come hai rincorso Naruto, aggrappandoti con tutte le tue
forze
all’ultimo tassello di un’illusione ormai effimera.
Ora
che ci pensi, la tua vita è stata un continuo rincorrere
senza mai riuscire a raggiungere la meta.
Tuo
padre voleva un maschio, avresti potuto correre in
eterno ma non sarebbe mai bastato. Sei stata la sua delusione, ecco
perché non
ti ha mai amata. Ecco perché se ne è andato.
Non
eri abbastanza.
Hai
cercato i suoi occhi in quelli di Sasuke e quella sua
espressione forte e fiera. Hai amato ogni riflesso di quella cascata
d’ebano,
ogni atteggiamento di quelle labbra perfette con tutta te stessa.
Non
hai desiderato altro che la sua attenzione.
Ma
Sasuke aveva la sua vendetta da compiere, i suoi mulini a
vento da sconfiggere, due occhi azzurro cielo da cui tornare.
E
tu, ancora una volta, non eri abbastanza.
Così
ti sei nascosta fra le braccia di Naruto. Quelle
braccia calde che ti hanno sempre protetto come qualcosa di prezioso.
Naruto
ha sempre avuto questa capacità immensa di far
sentire chi gli sta attorno amato, protetto, accettato. Forse
perché riversa
sugli altri i suoi desideri.
Speravi
di ritrovare la luce nel suo sorriso.
Speravi
di scorgere una strada da seguire mano nella mano
nei suoi occhi.
Ma
non c’era più luce nel sorriso di Naruto dopo che
Sasuke
se ne è andato, e tutto ciò che vedevi nei suoi
occhi erano vicoli ciechi che
terminavano tutti contro lo stesso ostacolo: porterò
indietro Sasuke o morirò tentando.
Non
c’era posto per te nella sua mente. Non
c’è mai stato
posto per te nel suo cuore.
Per
un po’ ti sei illusa – illuderti è
davvero la cosa che
sai fare meglio – ma quella notte sei stata costretta a
guardare in faccia la
realtà.
Non
avevi mai visto Sasuke completamente indifeso, nella tua
mente lui è sempre stato la perfezione, nessuna debolezza,
nessun difetto.
Eppure steso in terra, sul pavimento di quella celletta sporca e umida,
ti era
sembrato così piccolo e fragile e disperato, stretto
nell’abbraccio pieno
d’amore di Naruto.
Non
ti eri mai resa conto della disperazione di quest’ultimo,
di quanto aveva sofferto in assenza di Sasuke finchè non ha
alzato gli occhi
cerulei su di te, implorandoti silenziosamente di non dargli la notizia
tanto
temuta.
“Si possono curare le
ferite del corpo con unguenti e tecniche segrete ma per
l’anima è tutto un
altro discorso. Non si dimentica il dolore, le ferite non cicatrizzano,
i lividi
non scompaiono. Puoi solo sperare di trovare qualcuno degno abbastanza
da
raccogliere i cocci per te e difenderli con tutta la sua
volontà, anche se non
sono altro che rottami.”
Non
hai potuto fare a meno di ripensare alle parole di
Tsunade quella volta osservandoli. È stato quel giorno che
hai capito.
Non
eri degna di proteggere quel Sasuke indifeso, non eri
degna di abbracciare la disperazione di Naruto.
Non
potrai mai comprendere il loro dolore e la loro
solitudine.
Non
riuscirai mai ad accettare del tutto quell’amore che
invidi.
Ancora
oggi, quando li vedi girare per Konoha con le mani
intrecciate, quando senti Naruto sussurrare
“
Ci vediamo a casa teme”, quando noti le dita candide di
Sasuke scostare un ciuffo biondo e ribelle dalla fronte di Naruto in
una lieve
carezza, provi un senso di profonda ingiustizia.
Lo
stesso che senti quando pensi a tuo padre.
Non
riuscirai mai a perdonarli di non averti amata, di non
averti ritenuto importante come lo sono loro per te.
Non
ti fai illusioni su te stessa. Sei solo una ragazzina
superficiale ed egoista, troppo insicura per proteggere qualcosa di
delicato
come il volo delle lucciole. Sei troppo presa da te stessa e dai tuoi
desideri
per affrontare qualcosa di assoluto come l’amore.
Non
sei ancora pronta, ma un giorno lo sarai.
Quel
giorno troverai un amore solo tuo.
Probabilmente
non sarà ciò che hai sempre voluto, quello non
potrai mai averlo, ma ti apparterrà e tu avrai
l’onore di custodire la sua
anima.
note dell'autore: Chi mi conosce
abbastanza bene si starà chiedendo per qual arcano motivo ho
scritto una storia su Sakura ( dal momento che il mio odio per il suo
personaggio è più che manifesto). Il punto
è che secondo me la visione di Sakura è qualcosa
di fondamentale nel Sasu/Naru. C'è qualcosa di stupendamente
tragico nel loro amore, perchè se da un lato li salva
dall'altro è una fonte costante di dolore per qualcuno.
Così ho deciso di fare una capatina nella mente del
marshmellow ambulante. ho inserito la figura del padre di Sakura (
inventata di sana pianta) perchè ho sempre pensato che il
suo modo di amare nascondesse un qualche trauma infantile. Spero
apprezziate il mio tentativo.
a proposito per chi è
interessato sto lavorando al nuovo cap di "Kamikaze boys" credo che
entro la fine del mese sarà pronto...ancora un po' di
pazienza^^!
questo è tutto gente!
Sayonara!!
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