Sabbia

di amy_hime
(/viewuser.php?uid=1060574)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Il gladiatore si inginocchiò a terra, avvertendo il crepitio della sabbia sotto il suo peso. La luce del sole danzava nell’arena, rincorrendo i piccoli mulinelli di sabbia che si alzavano di continuo, sospinti dal vento. Uno spettacolo magico che presto avrebbe ceduto il posto ad un altro tipo di  gioco, un gioco di sangue e acciaio, una danza con la morte. Non che gli capitasse spesso, di uccidere un avversario. I combattenti esperti servivano più che altro per intrattenere la folla e il sovrano, e l’addestramento era decisamente lungo. Parecchie volte  Alito si era ritrovato a confortare i nuovi arrivati, gente che a malapena sapeva impugnare un’arma e che aveva ancora il terrore negli occhi, e prometteva solennemente che li avrebbe addestrati e trasformati nei campioni acclamati dal popolo. Certo, il sangue scorreva, ma la rena lo assorbiva alla svelta, e le ferite diventavano pallide cicatrici, segni di gloria sulla pelle scura del guerriero.

Quel giorno, Alito avrebbe avuto a che fare con uno sfidante d’eccezione, il sovrano in persona. Apprezzava davvero quell’uomo dall’animo ardente, che non esitava a misurarsi con un semplice gladiatore (poco più di uno schiavo qualsiasi) per seguire la sua passione. Sorrise, fissando la sabbia. Quel duello sarebbe stato memorabile, ne era certo.

 

 

Angolo autrice: gli anni passati a leggere Alberto Angela tornano utili nei momenti più insospettabili…

Hime





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4066522