Mockingbird

di Lady of Light
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Il lettino dell’infermeria accoglieva lo stesso paziente da diverse settimane. La frustrazione del dottor Chopper cresceva iperbolicamente, poiché nessuna pagina dei numerosi tomi di medicina sembrava rivelare la cura adatta ad una simile condizione.
- Che cos’hai, Robin?
Robin era in uno stato comatoso. La sua precaria condizione di salute inquietava tutti i passeggeri della Thousand Sunny, la tensione sembrava divorar loro le viscere. Il corridoio dell’infermeria era testimone di un crocevia continuo, il suo unico punto fermo era Zoro. Nonostante la sua psiche fosse corrosa dall’ansia e dalla preoccupazione, non aveva mai perso di vista la grande porta che lo separava dalla sua compagna.
Una docile figura puerile si ergeva dinnanzi allo spadaccino. Il suo respiro era pesante, ed i suoi grandi occhi di ghiaccio erano rivolti verso l’alto per non versare nemmeno una lacrima. Zoro si morse il labbro inferiore, carico di delusione per la incapacità comunicativa.
- Mamma non ce la farà, vero?
Con la testa bassa, il giovane spadaccino notò le assi di legno bagnarsi di piccole gocce. Questa visione fu abbastanza per trovare le parole adatte.
- Ti prometto che andrà tutto bene, non piangere.
Zoro non sembrava molto convincente, perciò provò di nuovo a portare conforto.
- Ti darò il mondo intero, se me lo chiederai. Figlia mia, combatterò per te. Farò qualsiasi cosa per renderti felice.  




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