Le Discrete e Aspecifiche Profezie di Sibilla Cumina, Strega Amatoriale

di Mairyelf
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Brano tratto da

“Le Discrete e Aspecifiche Profezie di Sibilla Cumina, Strega Amatoriale”
Pagina 1




Introduzione

 
Questa autrice desidera salutare con un abbraccio caloroso e un fazzoletto le anime sofferenti che si troveranno questo tomo tra le mani.

No, Giuseppe Trevisan nato a Pastrengo in provincia di Verona in 16 aprile 1973, non parlo con te, e nemmeno
con quella tua povera figlia che lasci sempre a casa da sola e che ora sta curiosando tra le tue cose per trovare qualcosa da fare.
Cara, lascia che ci pensi tuo padre, è pericoloso per una ragazzina della tua età.

 
Dicevo, questa autrice vuole abbracciare e ringraziare con calore questi lettori per la loro scelta di cominciare le sue aspecifiche profezie e, com’è buon costume, chiedere, col vostro benestare, di presentarsi.

Il mio nome è Sibilla Cumina, la mia professione è quella di strega amatoriale. Il cammino della vita è stato da me percorso durante il XIV secolo, tempo di noia e di morti in culla. Per questo motivo la mia dote mi ha condotta lontano, nel futuro, fino a voi e prima di voi, facendomi divenire un’attenta estimatrice e appassionata amante de’ Le Belle e Accurate Profezie di Agnes Nutter, Strega.

In quanto donna curiosa e previdente, nel solo senso letterale del termine, per mio diletto e vostro piacere ho scelto di mettere in campo le mie doti di strega per redigere quella che è la mia unica previsione dello spicchio di futuro tra l’Armageddon e la Seconda Venuta. 

Ma siate avvisati: questo tomo esiste per raccontare l'intera vicenda – nelle sue parti più basse e in quelle più alte, in quelle più divertenti e in quelle più tristi, in quelle più romantiche e in quelle più strazianti – poiché io stessa non conosco il futuro prima che lo conosca la mia penna.

Laddove Nutter il futuro lo vedrà con gli occhi, quest'autrice, suo malgrado, lo scrive con mano. 

E poi, chissà, se un giorno iddio deciderà di scrivere la propria versione, quest'umile veggente e questi lettori potranno allora scoprire quanto la sua mano avrà realmente visto e quanto, invece, sarà rimasta ingannata.

Come si suol dire, ai posteri l'ardua sentenza.

 
E tu, Giuseppe, volgi il tuo sguardo al cielo e quand’esso prenderà le sembianze d’un disco d’ombra, seguilo attraverso la via più tortuosa e consegna questo volume a colui che incontrerai. L'Apocalisse è ancora una volta vicina.
 




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