Dall'amore all'odio

di Fiore di Giada
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La luce della luna irradia il cielo, mentre un gelido vento spazza la strada.
Tua madre ti stringe in un forte abbraccio.
Ti irrigisici, Kotaro. La sua stretta non è sicura.
Le sue mani tremano, anche se indossa un cappotto pesante.
Sbarri gli occhi e scoppi a piangere, disperato.
Lei vuole lasciarti.
− Non mi abbandonare, mamma! Ti prego! − urli. Quando è morto papà, lei te lo ha promesso.
Non ti avrebbe mai abbandonato e sareste vissuti insieme.
E ora sta rompendo la sua promessa.
Eppure, tu sei stato un bravo bambino.
Ad un tratto, si allontana da te e, per un istante, ti fissa con occhi lacrimosi.
L'ira divampa nel tuo piccolo cuore, Kotaro. Come si permette di fissarti così?
Ha perso il diritto al tuo amore.
Odi però quel suo sguardo falso e non ti commuove la sua tristezza, vero Kotaro?
Deve sentire il tuo stesso dolore.
Ti ha abbandonato in mani estranee, pur di salvare sconosciuti
.




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