Che strano concetto di amore

di SeleneMarino
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Nota dell’autrice
Di solito mal sopporto Eren, ma la scena a cui si ispirano queste due drabble è l’eccezione che conferma la regola.


Questa breve storia è stata scritta per l’iniziativa “Nuovo anno, vecchi cliché” indetta da LadyPalma e Pampa309 sul forum "Ferisce la penna". Prompt: «Amore non corrisposto che in realtà è (quasi) sempre stato reciproco». 
L’idea arriva da “Il loro mondo andava in pezzi” di Mokochan.
 

 

Che strano concetto di amore






 
«e ti ho baciato sul sorriso per non farti male
e ti ho sparato sulla bocca invece di baciarti
perché non fosse troppo lungo il tempo di lasciarti»

(R. Vecchioni, Stranamore)







Tutto è iniziato con un omicidio: che strano concetto di amore.
Spingerti a uccidere i tuoi rapitori è stato salvarti, ma non da te stessa, né da me stesso.
Quel giorno avevi freddo e ti ho dato la mia sciarpa: non te l’ho più chiesta indietro. Ti ostini a portarla, ma è tutta sdrucita e gli altri ti prendono in giro. Non osano dirtelo in faccia: potrebbero non raccontarlo.
Parli poco, uccidi bene; continui a seguirmi, implacabile e fragile. Non posso lasciartelo fare. 
Ti guardo e la tua anima è la mia: nera di ferro, col fuoco si piega.
Chiedo, ma conosco la risposta.
«Io… che cosa sono per te?»

•••

«Io… che cosa sono per te?»
Risposta inevitabile: «Famiglia». E allora perché chiedere?
Nei laghi di montagna si può solo annegare: è il verde disperato di chi sente troppo forte. Alzi gli occhi e la tua anima è la mia.

Urli troppo, combatti male, ci guidi verso un baratro che vedi solo tu. Jean ti dava sempre del pazzo furibondo; seguivano pugni, ma il motivo era un altro. 
Respiro in questa sciarpa per calmarmi; non ho più avuto freddo, neanche sorvolandoti con una spada in mano. Non lo faccio per il mondo: ucciderti è un po’ come salvarti.
Tutto finisce con un omicidio. Che strano concetto di amore.






 


 

Nota dell’autrice
Grazie per aver letto fin qui! Anche se questa non è una songfic, vi consiglio di ascoltare Stranamore, che è struggente e disturbante come il rapporto tra Mikasa ed Eren.





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