Insieme

di Briciola scrive
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Sdraiata accanto a Bellamy, la mente mi trascina indietro nel tempo, alla serata che ha segnato il nostro destino in modo irrevocabile.

La leva a Mounth Weather è abbassata.

L’aria è carica di tensione, di dolore e di decisioni impossibili.

Guardo i volti intorno a me, gli occhi preoccupati di Monty mentre lavora al quadro di controllo, concentrato e ansioso.

Bellamy si avvicina, il suo sguardo serio mentre si confronta con la realtà delle nostre azioni.

«Non c’era altra scelta».

Dice, la sua voce grave ma carica di determinazione.

Mi guarda con quella stessa determinazione come se volesse assicurarsi che io capisca.

«Non eri sola in questa decisione, Clarke».

Mi assicura, la sua voce è un baluardo contro il dubbio che mi minaccia di sopraffarmi.

Il suo tocco sulla mia spalla è un conforto silenzioso ma potente.

La faccia arrabbiata di Jasper per la morte di Maya brucia nella mie mente, il suo sguardo carico di rabbia e disperazione.

Lasciamo la montagna e torniamo ad Arkadia insieme al resto dei nostri amici.

Mamma è ferita, Raven è ferita.

Tutta via, non appena raggiungiamo il cancello di Arkadia, Bellamy e io ci fermiamo. Non entriamo.

Ci guardiamo negli occhi, il peso delle nostre azioni e delle nostre emozioni si riflette l’uno nell’altro.

Senza bisogno di parole, sappiamo che dobbiamo trovare un momento per noi stessi, per elaborare tutto ciò che è successo.

«Vieni».

Dico, prendendogli la mano.

«C’è qualcosa che devo dirti».

Ci allontaniamo, lontano dal tumulto dell’accampamento, verso un luogo dove possiamo parlarle tranquillamente, lontano da occhi indiscreti e orecchie ascoltanti.

«Ero così spaventata di perderti».

Confesso, le mie parole rotte dall’emozione che mi travolge.

«Mi rendo conto che non posso più negare i miei sentimenti. Ti amo, Bellamy».

I suo occhi si illuminano di gioia e di sorpresa.

«Anch’io ti amo, Clarke».

Risponde, prendendo delicatamente il mio viso tra le sue mani e inclinandosi per baciarmi con dolcezza.

Il bacio è tenero ma pieno di passione, una promessa di amore e di fiducia.

E mentre ci abbracciamo, tutto intorno a noi svanisce, lasciandoci soli nel nostro mondo di amore e di desiderio. Lentamente, ci lasciamo trasportare dalla passione, concedendoci l’uno all’altro in un atto d’amore profondo e sincero.

Le sue parole risuonano ancora nelle mie orecchie, un eco di conforto nel buio.

«Non eri sola, Clarke».

Mi ripeto, stringendo le coperte intorno a me come a tenermi stretta a quel ricordo.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 





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