Salve! Questa
settimana è stata piena di aggiornamenti, mi odierete alla
fine...
Questa longfic si è classificata prima al
contest-sfida "One night in Las Vegas", indetto da Dreaming Ferret. Il
bando era carinissimo e originale, ma alla fine ci siamo ritrovate
soltanto in due (Clà, ma le hai pagate per ritirarsi? XD).
Sarò concisamente banale: non me lo aspettavo. Clahp
è un'autrice di un certo livello ed ero a dir poco
terrorizzata XD
Note varie: era
la prima volta che scrivevo una AU (perché non mi piacciono,
ma viva la coerenza!) e che muovevo così tanti personaggi,
credo di averceli infilati quasi tutti (tranne Sai, oddio, me ne sono
accorta solo alla fine che mancava lui O_O povero piccolo snobbato...
Sorry), quindi sul risultato ero moooolto scettica.
Ho ambientato la vicenda nell'hotel/casinò Bellagio, per il
semplice motivo che è quello che esteticamente mi piace di
più XD (grazie CSI LV).
Sui personaggi e pair... Qui è dura. Non
c’è un pair principale, sono tutti accennati, ogni
capitolo è incentrato più o meno su qualcuno,
comunque avvertirò di eventuali coppie e triangoli
così da non sconvolgere nessuno (credo sia una fanfic
leggibile da quasi tutti, o magari da nessuno dato che ci saranno per
forza pair che fanno schifo a qualcuno XD). Ci sono solo due coppie
decise e chiare che non cambieranno mai nella storia nemmeno sotto
tortura fisica e psicologica dell'autrice, che sono ShikaTema e
NejiTen, poi ci sono diversi triangoli non risolti
perché nemmeno io so come risolverli, quindi ho preferito
lasciarli tali (ChoInoKanku, SasuSakuNaru, SakuNaruHina, SakuSasuIno e
credo qualche altra cosa). Sembra più difficile di quel che
è XD
Questo primo
capitolo è solo un prologo con la presentazione dei
personaggi e del motivo per cui sono tutti lì.
Buona lettura.
Million-dollar-smile
Capitolo
1.
Save
tonight
and
fight the break of dawn
Come
tomorrow
tomorrow
I'll be gone
“Save
Tonight” – Eagle-Eye Cherry
La
città che non dorme mai.
Le luci erano
quasi accecanti, là fuori, tanto che il cielo estivo
appariva grigio sopra quel bagliore finto. Era quasi mezzanotte, ma la
strada – così troppo
in basso – era ancora affollata di gente
rumorosa e colorata, accorsa a vedere l’ennesimo gioco della
fontana. Quanti ne aveva già visti? Otto? Dieci di seguito?
I getti
d’acqua dell’ultimo quarto d’ora si
alzavano veloci, al ritmo della musica, e le luci colorate si
riflettevano sulla pelle chiara di Hinata, appoggiata al vetro della
grande finestra della stanza.
Quella
città caotica e calda non era affatto per lei,
eppure…
Si
voltò per dare un’occhiata veloce alla camera
– una suite, ovvio, suo padre non avrebbe scelto qualcosa di
meno – passando in rassegna la pista da ballo e soffermandosi
poi sui divani (un
divano in particolare). Arrossì, riportando
l’attenzione all’esterno, mentre la musica troppo
alta le assordava le orecchie e i fasci di luce colorata le ferivano
gli occhi.
Prese un sorso
dal suo cocktail fintamente analcolico, giocando con
l’ombrellino rosso. Sospirò e socchiuse le
palpebre.
Che diavolo ci
faceva lei lì?
Perché
proprio così
tanto lontano da casa?
E per quale
motivo Kiba e Rock Lee non si rendevano conto di essere ridicoli se
ballavano in quello stato pietoso? Dimenarsi in quel modo animalesco e
imbarazzante non si poteva proprio considerare essere figo! Se
Sakura e Ino li evitavano accuratamente sulla pista non era di sicuro
una casualità, e le risate di Tenten non erano certo per
l’alcool…
Tornò
a concentrarsi sull’esterno, vagamente insonnolita, mentre
sentiva le grida di Naruto che richiamava i suoi amici.
“Allora?”
chiese Kiba, andando a sedersi sul divano accanto all’amico.
“Allora
cosa?”
“Questo
posto non è il Paradiso?” domandò
retorico, ammiccando alle due ragazze che ancora ballavano. Sakura non
ci badò, concentrata com’era su un Rock Lee che
aveva preso a ballarle intorno, mentre Ino gli sorrise, alzando il
bicchiere di birra a mo’ di saluto.
“Sì,
il Paradiso…” ripeté tra sé
e sé il ragazzo castano, non facendo caso alle due occhiate
gelide e assassine che ricevette in risposta. Choji prese
direttamente tutta la ciotola di salatini presenti sul tavolino, e
iniziò ad ingurgitarli più voracemente del
solito, non staccando gli occhi da Kiba, mentre Kankuro
incrociò le braccia al petto e sbuffò, decidendo
poi di sorridere a Tenten, sul divano di fronte. La quale Tenten gli
rispose un po’ incerta, ma sempre gentile, sentendo poi la
mano di Neji cadere sul suo ginocchio, in un gesto di possessione molto
infantile e molto maschilista che le diede non poco fastidio. Neji,
tuttavia, si limitò a convincere Kankuro con il suo sguardo
di ghiaccio a guardare altrove, mentre continuava a bere dalla
cannuccia del suo cocktail, evitando con attenzione che
l’ombrellino rosa gli finisse sul naso.
“E la
serata è appena cominciata!” dichiarò
Naruto, che già era fin troppo allegro al naturale,
stappando un'altra lattina di birra e rubando delle patatine a Choji.
“Ehi!”
si lamentò infatti quest’ultimo.
“Che
ne dite di uscire da qui e fare una visitina al
casinò?” propose Kankuro, guardando incerto suo
fratello Gaara e Shino passare al setaccio tutto ciò che il
frigobar della suite proponesse.
“Ci
sto!” dissero in coro Kiba e Naruto. “E le
ragazze?” chiese il primo, indicando le due che ancora
ballavano.
“Vedete
di non farvi buttare fuori di qui” li riprese pacato Neji,
tra le mani i resti di quello che un tempo era stato un felice
ombrellino da cocktail.
“Tu
non vieni?” chiese Choji.
Il ragazzo
guardò Tenten al suo fianco. “Uhm, io
no.”
“Non
importa, andiamo noi!” continuò Kankuro,
decisamente sopra le righe e stanco di stare in quella camera
– ignorato fin troppo dalla bionda.
“Ci
vediamo” li salutò Neji, impassibile.
“Ci
vediamo” ripeté Tenten all’indirizzo di
quest’ultimo, alzandosi, stirando la gonna del suo comodo
vestito rosa, e seguendo gli altri. Una piccola, minuscola increspatura
tra le labbra del ragazzo, mentre il sopracciglio si arcuava di un
millimetro, bastò alla ragazza per capire che il suo grande
genio non aveva capito un bel niente. “Vado a vedere lo
spettacolo acrobatico, te l’avevo detto, è il mio
gruppo preferito e ci tengo” spiegò lapidaria.
“Il
Cirque du Soleil!” strillò Ino, sentendola e
avvicinandosi subito. “Vengo con te!”
“Vi
accompagno io, ragazze” si propose subito Choji, pacato,
guadagnandosi un sorriso di ringraziamento da parte
dell’amica d’infanzia.
“Lui
si perderebbe dietro al primo venditore di pop-corn… Vi
accompagno io!” dichiarò Kankuro, mentre lui e
Choji si guardavano in cagnesco.
“Oh,
beh, fate un po’ come vi pare” disse Tenten,
scrollando le spalle e avviandosi verso la porta.
Ino la
seguì saltellando, pedinata a sua volta da Kankuro e Choji,
mentre Sakura si sedeva accanto a un Sasuke piuttosto stanco,
attorcigliandosi una ciocca di capelli rosa attorno alle dita, sotto lo
sguardo vigile di un Naruto geloso dal divano di fronte.
“Allora,
chi ha il coraggio di provare il gioco d’azzardo?”
chiese Kiba, urlando per sovrastare la musica – e solo Rock
Lee era ancora in pista a ballare con la sua originalissima camicia
verde acceso, fregandosene del fatto che fosse solo.
Shino
posò il bicchiere ancora colmo sul tavolino, avvicinandosi
all’amico, in un muto assenso, mentre Gaara scrollava le
spalle e usciva dalla suite senza aspettare gli altri.
“Bene…”
mormorò Kiba, sbuffando. “E’ una domanda
stupida, ma tu, Shikamaru?”
Il ragazzo in
questione non si alzò nemmeno dal terzo divanetto su cui era
sdraiato. “Non ne ho voglia”.
“E’
già tanto se questo qui ha voglia di respirare” lo
prese in giro Temari, lanciandogli un cuscino rosa a forma di cuore
dritto sul naso, iniziando poi a ballare con Rock Lee.
Shikamaru si
limitò a borbottare qualcosa, lanciandole
un’occhiata truce, per poi posizionarsi il cuscino sugli
occhi e far finta di dormire.
“Hinata?”
chiese allora Kiba, rivolto alla ragazza vicino la finestra.
“Questa dovrebbe essere la tua festa di laurea, che ne dici
del casinò?” ma lei si limitò a
scuotere velocemente la testa, arrossendo. “Ok…
Lasciamo perdere” espirò sconsolato allora,
richiudendosi poi la porta alle spalle.
Il lungo
corridoio di quel piano dell’albergo, stranamente silenzioso
con la moquette rossa a terra e le pareti chiare insonorizzate, si
apriva dinnanzi a lui.
La notte era
appena iniziata.
To be continued...
Riporto anche il giudizio della giudice, Dreaming Ferret, di solito lo
faccio alla fine, ma 'sta storia è troppo lunga e rischio di
dimenticarlo:
Shatzy con Million-dollar-smile
Grammatica: 8.9/10
Stile e forma: 8.9/10
Originalità: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 4.7/5
Attinenza alla traccia: 10/10
Livello di divertimento (per essere chiari, il “giudizio
personale”): 4.7/5
Sicuramente, una cosa che non manca in questa fic è il
divertimento. Hai centrato pienamente la traccia del contest: una bella
trama, con alcuni colpi di scena davvero esilaranti, e scenette
veramente comiche. Non solo: alcune frasi e battute sono semplicemente
fantastiche! E il finale, a mio parere, non è per nulla
demenziale, anzi: ancora una volta è divertente al punto
giusto. L’idea della festa di laurea come espediente per far
incontrare così tanti personaggi l’ho trovata
veramente buona. Inoltre, sei riuscita a gestire bene tutti quanti, e
questa sicuramente è una nota di merito. Altro punto a
favore sui personaggi è l’IC: li ho trovati tutti
ben caratterizzati e descritti, soprattutto Shikamaru, Temari, Kiba e
Naruto. Ho invece avuto qualche dubbio per quanto riguarda Tenten: in
alcune parti della storia, l’ho trovata un po’
troppo dura. La storia, nel complesso, l’ho ritenuta
originale: bella l’idea della festa di laurea, e belle anche
alcune scenette comiche che hai inventato. Per quanto riguarda la
grammatica non ci sono gravi errori, ma solo alcune sviste e alcuni
errori di distrazione. Il linguaggio è semplice ma adatto
alla fic, che risulta quindi molto scorrevole.
Punto di forza della storia è stato sicuramente la
comicità: mi sono divertita molto a leggere questa fic, ho
riso e mi ha messo di buon umore. Complimenti, missione completata!
E poi un ringraziamento a Clà, perché
è stata un'ottima e degna avversaria *-* E nonostante sia un
pochino ansiogena (:P) mi sono divertita da morire nell'attesa dei
risultati, anche se lo sclero time è durato poco XD
E un grazie a Vale, che ama questa storia non so bene per quale motivo
(cioè, lo so, si chiama "epilogo" XD), e a Lely, anche se mi
dispiace che il mio NejiTen faccia schifo =_= Ma è un pair
troppo difficile per me.
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