Porti
anche le mutandine da donna?
Reno
andava poche volte al Wall Market, odiava quel posto e odiava colui
che lo controllava. Andava lì solamente per lavoro. E solo lì
vendevano le sigarette più buone del pianeta. Si fumavano che
era una meraviglia. Ma quella non era una visita di piacere
purtroppo. Da un po' di tempo sparivano donne dalla ShinRa, ragazze
avvenenti, formose, che finivano nelle mani grassoccie e sudaticcie
di Don Corneo.
Era ora di finirla, la ShinRa stava
cominciando ad avere carenza di segretarie. E senza di quelle
l'azienda non andava avanti. Chi si sarebbero scopate i poveri
dirigenti tra una pratica e l'altra? E per questo mandavano i Turks
in quel posto squallido.
E per giunta aveva quasi finito le
sigarette. Merda.
La giornata era cominciata malissimo.
Era caduto dal letto, Elena gli aveva rovesciato il caffè
sulla camicia, Tseng lo aveva riempito di pratiche e poi la missione
al Wall Market. La gente che diceva che la vita del Turk era
magnifica non capiva nulla.
E in quel momento vagava come un anima
in pena per il bordello alla ricerca del proprietario che proprio non
si faceva trovare. Se pensava che in quel momento ci poteva essere
lui a letto con una bella ragazza ben disponibile invece che in quel
buco gli veniva da vomitare... e non aveva nemmeno da accendere.
Aprì svogliatamente una porta,
si accorse che conduceva ad una sottospecie di sotterraneo simil
laboratorio di un qualche scienziato pazzo. “Chissà se
qua sotto c'é un accendino...”
Scese le gradinate piano evitando di
inciampare sui lunghi pantaloni blu. Si accorse che accanto ad un
tavolino c'era una ragazza, bionda, con delle treccine e un delicato
vestito viola lungo. Il profumo alla violetta si sentiva a metri di
distanza, lo rivoltava. Il viso della fanciulla non era altrettanto
fine. Il mento pronunciato, i lineamenti mascolini, e i muscoli nelle
braccia. E per di più la testa da chocobo era riconoscibile
tra mille. Avrebbe voluto fumare... ma della roba pesante. Perchè
la coca non era mai a portata di mano quando serviva?
“Oh no... un Turks?!”
Esclamò la ragazza dalla dubbia sessualità che sembrava
colta in fragrante. La voce era inconfondibile, talmente atona e
senza brio. “Non ci posso credere... Cloud?” L'ex-SOLDIER
cominciò a sudare, imbarazzato. “Non è come
pensi!” “Tranquillo... chi sono io per giudicare i gusti
sessuali degli altri? Sappi però che a me piacciono le
donne...” rispose Reno ovvio e sfottente. Cloud cominciò
a scaldarsi e a drignare i denti “Occhio che ti rovini il
trucco... Claudia?” “Cloudette!” rispose
istintivamente il biondo. Poi ci ripensò su e si maledisse.
“No! Aspetta non è come credi! Io non sono...” “Un
accendino! Salvezza!” gridò il Turk sollevato
addocchiandone uno su un tavolo da lavoro, cercando di cambiare
discorso. Cloud invece non sapeva cosa fare col rosso. Di certo non
poteva alzare la gonna e farglielo vedere. Ma a lui piacevano le
donne! Amava il balcone fornito di Tifa... e anche il bel sedere di
Aerith. Insomma se avesse potuto le avrebbe portate a letto entrambe.
Ed era proprio in quella vana speranza che aveva accettato di
vestirsi da donna. Che guaio!
“Merda perché non ti
accendi?!” esclamò Reno imprecando sull'accendino.
“Reno... io sono un uomo!” Esclamò Cloud rivolto
verso il Turk “E a me piacciono le donne!” “Mah, la
gente a cui piacciono le donne non vanno in giro a mostrare il lato
femminile di sé...” “L'ho fatto per salvare Tifa”
il rosso spalancò ancora di più gli occhi. “O...
mio... dio... da lei non me lo aspettavo proprio!” “Uffa
ma che hai capito, scemo di un cane della ShinRa?! Io sono un uomo e
lei una donna!” “Donna dagli strani gusti... cazzo voglio
una sigaretta!” Continuava a non capire, o lo faceva apposta?
Era più propenso per la prima, ma Reno in realtà si
stava divertendo a prenderlo in giro, anche se un po' era ancora
schoccato. Per questo era alla dannata ricerca di qualcosa con cui
accendere la sigaretta.
“Ora ascoltami bene!” Cloud lo
prese per un braccio e lo tirò verso di sé “Agh
che schifo, yaoi!” “Smettila! Io sono un uomo, Tifa é
stata rapita e Aerith per farmi entrare qui dentro a salvarla si è
messo in testa di farmi vestire da donna! Chiaro?” Reno si
arrese all'evidenza dei fatti. Se non eri una donna o un dipendente
di Don Corneo non potevi entrare. Ovviamente eccezion fatta per i
Turks. La divisa blu apriva tutte le porte.
“Allora?”
domandò il biondo nervosamente strinenfo il braccio magrolino
dell'altro “Va bene! Mi hai convinto!” “Meglio
così!” esclamò mollando la presa. Il rosso si
allontanò e andò ancora una volta alla ricerca di
qualcosa con cui accendere la sua fonte primaria di nicotina. Poi
riprese a sfottere, gli piaceva un sacco vedere l'espressione
crucciata dei biondo SOLDIER. Peccato non aver avuto dietro una
macchina fotografica.
“Cloud?” “Che vuoi?”
“Porti anche le mutandine da donna?” Cloud spalancò
gli occhi stupefatto. “Vaffanculo!” “Ma dai sono
serio! Metti che Don Corneo ti spogliava! Ti avrebbe beccato subito!”
“Vaffanculo!” ripetè prendendo la via delle scale.
Ne aveva abbastanza di quel Turk, piuttosto preferiva buttarsi in
pasto al mafioso, ma un minuto in più con Reno avrebbe
decretato la perdita della sua sanità mentale. All'improvviso
sentì la gonna alzarsi con uno strattone. “Che schifo
sembrano i mutandoni di mia nonna!” “Sono i miei boxer
questi!” “Che brutti, hai un pessimo gusto!” Cloud
spinse il rosso giù dalle scale, facendogli sbattere il
fondoschiena contro il duro pavimento di pietra. Era facile mettere
fuori gioco un Turk! “Le... mie chiappe! Maledetta Testa di
Chocobo questa me la paghi!” gridò Reno, stavolta
veramente arrabbiato. Come si permetteva quel moccioso? Sentì
il corpo di Cloud sopra di lui slacciargli la cintura dei pantaloni
“Vediamo tu che mutande porti!” “Io porto delle
mutande da vero uomo, signorina”
esclamò lasciandosi tirare su la zip, mostrando i boxer
bianchi a strisce orizzontali nere e con sopra una scritta in beje
“Visto?!” “Che... state... facendo?” Cloud si
girò di scatto spaventato. In cima alla rampa delle scale
Aerith osservava la scena sopresa, inorridita e allo stesso tempo
divertita. “Aerith non é come sembra!” “Mi
stupra!” “CHIUDI IL BECCO!” “Cloud...?”
“Sì Aerith?” “Non pensi di esserti
immedesimato un po' troppo nella parte?” “Aerith bella
antica mia hai da accendere?” Cloud si era alzato da Reno e
cercava di spiegre tutto alla compagna. La storia si ripetè.
“Maledetto il giorno in cui ho accettato di mascherarmi da
donna” “Ma guarda un po'! Ho gli accendini in tasca!”
“Reno... vaffanculo!”
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occhei,
fict comica scritta alle 12.00 di notte XD anche questa è una
fict fatta per Ikumi91 che ha proposto la coppia.... appena l'ho
letta pensavo che mi prendesse per il culo sapendo quanto adoro Reno,
ma poi ho detto, massì, facciamoci sta RenoxCloudette e
chissene frega! In chiave comica forse un po' OOC, soprattutto
Cloud/ette ma suvvia! Evviva l'allegria e evviva lo yaoi (Reno:
AAAGH!) spero che vi sia piaciuta! **
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