Premessa…questa
è una scena tratta dall'anime/manga Hitohira. In questo
pezzo Nono e Mirei rimangono intrappolate nel ripostiglio della club di
teatro…leggermente modificato per sfruttare
“l’essenza yuri” che si poteva adoperare
in questa scena. Immaginatevi questo pezzo e lasciate tutto il resto
invariato, se questa storia si “incastra con
l’originale potrò dire di essere soddisfatto^^ per
favore commentate la mia prima fanfic in assoluto^^
Questa Fiction
è stata realizzato da un fan, senza scopi di lucro. Io,
purtroppo, non detengo nessun diritto su Hitohira e i suoi personaggi.
[…]
-Per favore smettila di piangere- scrisse sul blocco Nono -Dopotutto
non è un tuo problema- "disse" la ragazza sorridendo.
-Non è un mio problema!?-Mirei colpì il block
notes su cui stava scrivendo Nono -Non dire cose così
stupide!-
Altre lacrime le scendevano lungo le guance -E' TUTTA COLPA MIA!- esclamò
Mirei, sorprendendo Nono che, tuttavia continuò a sostenere
un'espressione tranquilla.
-E’ TUTTA COLPA MIA!- Mugi riconobbe immediatamente la voce
di Mirei, sembrava stesse piangendo. Doveva entrare? Ma con chi stava
parlando? Pensando a questo Mugi colse solo l’ultima frase di
Mirei -... la tua voce sarebbe ancora perfetta!- Stava parlando con
Ichinose–senpai!
<
Forse…Forse è il caso che torni dopo >
si voltò e si allontanò velocemente.
Nono aveva sempre immaginato che l’amica si ritenesse
in parte responsabile per ciò che le era
accaduto, ma non avrebbe mai immaginato che si sentisse
completamente colpevole. Il pensiero di averle dato una tale
sofferenza le faceva male: non era assolutamente colpa sua, doveva
saperlo!
-Se non ti avessi chiesto di far parte del club di teatro, se non
avessi insistito tanto... la tua voce sarebbe ancora perfetta, non
avresti questa stupida paralisi...-
-e sarei stata sola- la sua flebile voce appena udibile era roca ma
incredibilmente dolce. Mirei, colpita alzò lo
sguardo, Nono le stava mostrando il block notes dove stava
scrivendo, mentre ascoltava la compagna "Non sarei ciò che
sono, non avrei degli amici".
Mirei tirò impercettibilmente su col naso. Aveva ancora gli
occhi umidi, ma abbozzo ad un sorriso.
<
Sembra essersi ripresa > Nono sorrise leggermente.
-Amici? Chi? Takeshi e Risaki?- Sakaki notò che la ragazza
aveva ripreso a scrivere.
-Si, sono delle brave persone, ma non capisco come siano riusciti a
stringere amicizia con una egoista saccente associale ragazza
…- Mirei si interruppe leggendo le righe di
Nono:“Si loro sono miei amici”.
Ma ad attirarla non furono queste parole quanto invece quelle
cancellate sopra. Nonostante le righe atte a coprire le parole
riuscì comunque, non senza difficoltà, a leggere
quello che Nono aveva scritto in precedenza: “Tu sei mia
amica”.
< Forse ho
esagerato > Mirei si sforzò di
nascondere il senso di colpa dietro ad un sorriso – Hey Nono,
mi odi veramente così tanto?- La ragazza riprese a scrivere
sembrava aver deciso di ignorarla.
-Come al solito non riesco a capire cosa pensi- Il sorriso
sparì brevemente, poi ritornò con
un’aria malinconica.
< Chi tace
acconsente…dopotutto bastava scrivere un
“no”, anzi bastava solo un cenno con la testa
> Si sedette e appoggio la testa fra le ginocchio con un sorriso
mesto. Sentiva che non avevano più niente da dire.
BONK…
-Aw!- Mirei si portò le mani alla testa e sentì
che a colpirla era stato un block notes.
Alzò lo sguardo per constatare che effettivamente Nono era
davanti a lei con il “suo” blocco in mano.
-Mi hai fatto male!- si lamentò in modo infantile Mirei. L’altra
fece per porgerle il block notes, ma mentre una sorpresa Mirei stava
per afferrarlo Nono cambiò improvvisamente idea.
< Non posso
dirglielo così, l’aver perso la voce non mi
impedisce di parlarle direttamente! >.
Prese un respiro profondo e si preparò dirle ciò
che avrebbe voluto e dovuto dirle il giorno in cui aveva lasciato il
club di teatro, ciò che non aveva detto per rabbia, ma
più di tutto per paura.
-Mi…Mirei- Sussurrò dolcemente- Come
puoi…Come puoi pensare che io… Io ti odi-
-Non dovresti parlare!- Mirei si chiedeva come potesse una persona
essere così irresponsabile, ma si sentì allo
stesso momento molto più sollevata per ciò che
aveva detto –Non ti basta aver urlato come una
pazza?! Non sforzarti, non devi sprecare la tu…- Nono le
posò un dito sulle labbra per fermarla.
-Per…favore…ho bisogno..che tu mi ascolti- Il suo
sguardo era deciso nonostante la difficoltà nel parlare.
<Assomiglia allo
sguardo di quel giorno> Anche se con qualcosa di
diverso, quello sguardo riportò Mirei al giorno in cui Nono
se ne andò dal club. Annuì debolmente incapace di
parlare, come aspettandosi una qualche condanna, una sentenza da parte
sua.
-Per prima…cosa…io non ti
odio…come potrei…-Prese un lungo sospiro che fece
agitare Mirei -Ero sola…non avevo niente…Poi sei
arrivata…e mi hai…mi hai…dato
vita…mi hai dato uno scopo e…mi hai acceso una
passione…-oltre alla difficoltà dovuta alla
malattia si era aggiunto pure l’imbarazzo-Io…io ti
devo molto…Io- Una fitta la colse all’improvviso
facendola fremere.
-Nono!- esclamò preoccupata Mirei.
< Forse
è meglio che tagli corto, così mi levo pure il
pensiero > Nono alzò lo sguardo. E
Mirei colse subito la palese differenza dei suoi occhi: se
prima il suo sguardo era piena di decisione ora i suoi occhi
trasmettevano dolcezza e un velo di incertezza che sparì
quasi subito. Prese un lungo respiro, sia per cacciare la tensione che
il dolore alla gola e avvicinò il viso alla compagna
facendola arrossire improvvisamente.
-Mirei Sakaki…grazie di tutto!- Nono
eliminò quei pochi centimetri che la separava dal suo viso e
appoggio delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza.
Mirei si irrigidì dalla sorpresa, in quel momento fu
totalmente travolta da una marea di pensieri ed incertezze, da quando e
da perché. Ma fu questione di un attimo, questo groviglio di
emozioni e pensieri si dissiparono infatti velocemente, lasciando il
posto ad un’emozione più forte, più
intensa che le cresceva dentro. Mirei agì di impulso; prima
che il suo cervello potesse formulare un pensiero coerente la ragazza
si ritrovò a rispondere a quel bacio che, in fondo, aveva
sempre desiderato.
Quel contatto con la ragazza che non era più un’
amica per lei. O forse non lo era mai stata. Quel senso di
familiarità che sentiva quando era con lei, la
necessità di proteggerla quando scoprì che era
malata… la amava gia allora?
< Non mi
importa… >
Il suo viso era dolce al tatto…
< …Vorrei
solo... >
Le sue labbra così morbide…
< …Che
questo momento… >
< Mirei…
>
< …Non
finisse mai >
< …Ti
amo >
Quel bacio che durò attimi infiniti non era come quelli che
Nono aveva letto in alcuni romanzi o copioni. Aveva letto di baci dai sapori
più disparati, ma lei, in quel momento, ne avverti solo uno.
Il suo sapore, il sapore delle sue labbra, un sapore unico, speciale
nella sua semplicità. Era diverso da come si immaginava il
suo primo bacio. Era meglio…molto, molto meglio.
Fu Nono a scostarsi di malavoglia per riprendere fiato, guardo il viso
arrossato di Mirei, molto probabilmente anche il suo volto era nelle
stesse condizioni.
Le sorrise, facendola arrossire, se possibile, ancora di più
e la abbracciò, con forza, con dolcezza, con
amore….
Mugi lanciò uno sguardo verso l’orologio della
scuola, erano oramai le 6:30 passate
-chissà se si sono chiarite?-sospirò -Dopotutto
hanno avuto mezz’ora per…-
le tornarono alla mente quelle poche parole che aveva involontariamente
origliato.
<
Chissà cosa si saranno dette… >
e con un altro sospiro si incamminò verso il ripostiglio
Erano abbracciate ormai da un po’, in silenzio. Un silenzio
che fu Mirei a rompere.
-Sai Nono, avevo già fatto richiesta al preside di riparare
questa porta…sono contenta che non l’abbia ancora
fatto- La cosa spiazzò Nono.
Si era praticamente scordata di essere rimasta intrappolata
lì. Fece per alzarsi imbarazzata… probabilmente
il suo peso le dava fastidio, ma Mirei la strinse a se sorridendo.
-Voglio restare così ancora per un po’- Nono
sorrise e le posò un leggero bacio sulla guancia.
< Ecco il
ripostiglio! > decise di avvicinarsi dalla
finestra per evitare di entrare in un momento imbarazzante < spero che si siano… >
le vide dalla finestra, abbracciate, in un mondo tutto loro. < …direi che si sono
chiarite > sorrise < Immagino che la questione con
Mirei-senpai possa aspettare pure fino a domani…credo che
vogliano stare da sole ancora un po’ >
fece per girarsi ed andarsene come aveva fatto mezz’ora
prima, ma si sentì prudere il naso e, prima che se ne
rendesse conto tirò giù uno starnuto
tanto rumoroso da riportare le due senpai al mondo reale.
-ehm…ehm…scusate!! Non volevo interrompere, tolgo
subito il distur…-
-NO!! Aspetta!- Mirei si alzò verso a finestra allontanando
gentilmente Nono da sé –Siamo rimaste chiuse qui
dentro! E Nono ha perso la voce…aiutaci ad uscire!-
-S-Si! A-Arrivo subito!!- Dopo un attimo di esitazione Mugi
si mise velocemente all’opera per liberare le due prigioniere.
Mentre la piccola Asai trafficava con la porta Nono si avvicino alle
spalle di Mirei e le sussurrò all’orecchio:-Ah
Mirei?- la ragazza si girò appena -Prima di uscire di qui
voglio che tu sappia una cosa- Nono sogghignò -Nonostante io
ti ami non sono assolutamente intenzionata a rinunciare alla nostra
sfida:Che stiamo insieme o meno io rimango la rappresentante
dell’Istituto di Ricerca Teatrale… e non
perderò!-.
Dopo un momento di incertezza Mirei scosse il capo sorridendo
–Sei proprio una ragazza testarda ed egoista….-poi
aggiunse sussurrando- Come ho fatto ad innamorarmi di te?-
Il giorno dopo Nono si ripresentò a scuola in perfetta forma
e tutto tornò come prima, tranne per un particolare: lo
sguardo che le due ragazze si scambiarono quella mattina, uno sguardo
complice, felice, innamorato…
Angolo auotore?
Che dire? prima fanfic....prima Yuri...più che
per pubblicarla ho scritto questa cosa per un bisogno di NonoxMirei
XD...come detto all'inizio aiutatemi a migliorare con dei
commenti, anche "ritirati" potrebbe essere un'idea=P anche se cosa
molto improbabile spero che nessuno plagierà questa
storia(cosa ne ricavate tanto...è una storietta da 4 soldi
la mia=))
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