In
Search for Alice
Ruoli
rovesciati [Bianconiglio]
Amore
è una parola di cinque lettere appena, ma ha un potere
mostruoso sugli umani e, in genere, su qualunque essere vivente della
Terra. Io stesso, Lee Chaolan, maschio adulto, bianco, trent'anni
compiuti il sette Giugno, segno zodiacale Gemelli, residente
nell'arcipelago delle Bahamas e con una carriera lavorativa nel campo
ingegneristico che mi permette uno stile di vita agiato, da sempre
permetto all'amore di scandire i miei dettami di vita e regolare il
mio tempo. Io amo, insomma.
Ciò
che mi manca è chi
amare.
Ammetto
di amare l'odore dei soldi [ma non compreranno capelli guizzanti nel
vento che vorrei stringere].
Così
come amo il sole bruciante che mi rende la pelle bruna d'estate [ma
non è lo stesso calore di un cuore femminile che, in gran
segreto al mondo, dedica i suoi battiti a me].
Per
non parlare dell'amore che riserbo per la musica jazz e le sue note
ora pungenti, ora morbide e tonde [però non so se le
preferirei a una voce che sa rimproverarmi e addomesticarmi con un
semplice ti
amo, scemo].
Ciò
che non ho mai amato, invece, erano i commenti che Kazuya, dopo una
sessione d'allenamento, mi rivolgeva per rimarcare quanto deficitassi
d'incisività ed audacia negli attacchi. Coniglio,
l'epiteto che ripeteva con più frequenza. Ma forse sono
davvero un coniglio.
Più
precisamente, un Bianconiglio. E' da una vita intera che leggo e
rileggo Lewis Carroll, quel mattacchione balbuziente, e solo stamane
mi sono messo allo specchio per verificare se davvero ho qualche
rassomiglianza con quel personaggio sfuggente.
Pelo
bianco. Ho
i capelli argentati fin da quando sono nato, c'è bisogno
d'altro?
Zampe
atte al salto e allo scatto. Le
mie gambe sono il mio marchio di fabbrica nel vasto mondo delle arti
marziali.
Panciotto
di velluto. Mai
portato, ma ho sempre prestato molta attenzione al mio guardaroba.
Cameriera
di nome Marianna. Oddio,
una che si chiamasse Marianna non credo ci sia mai stata al mio
servizio, ma di cameriere ne ho a bizzeffe e di piacevole aspetto.
Orologio.
I
cipollotti d'epoca come il suo li ho sempre trovati parecchio
raffinati, ma a parte questo non ho molto interesse per Swatch o
Rolex. Basta quello del cellulare ormai, no?
Ossessione
della puntualità. Maddai,
sono un ritardatario cronico [il mio status me lo permette], fin dai
tempi della scuola.
Regina
di Cuori. Sì,
esiste una figura simile nella mia vita. Ma non ha quell'importanza
che mi fa temere della mia vita se disattendo ai suoi voleri.
Alice.
...Alice?!
<<
Alice, ecco cos'era! Ah! E' lei la chiave di tutto! >> mi sono
messo a strillare, ancora in pigiama. Naturalmente è salita su
Marina, la mia segretaria di fiducia [più che segretaria è
la mia balia, tutte le cose che vorrei non ricordare come
appuntamenti pizzosi con azionisti decrepiti o esami medici se li
ricorda lei, lapidari. Un memento
in gonnella] a
chiedermi quale genialata catastrofica avessi escogitato per farle
peggiorare il mal di testa mattutino. Il sorriso a trentasei denti
che le ho rivolto non l'ha messa di buonumore.
<<
Vado in cerca della mia Alice. E quando la trovo, la sposo! >>
...ossignur.
Alla fine è successo. Ho scritto la mia prima fic. Forse sono
ancora in tempo per smettere.
...o
forse no.
*risata
malefica*
Una
raccolta di storielle senza pretese, con un tema a me molto caro,
cioè Alice
di
Carroll. Desideravo da tanto unificare queste due passioni, il libro
che amo di più e Tekken. Ogni capitolo vedrà Lee,
novello Bianconiglio, alle prese con una fanciulla del gioco e un
relativo personaggio del libro associato. Anzi, dei
libri,
visto che attingerò sia dalle Meraviglie
che
dallo Specchio.
Chi
sarà mai Alice?
Bacini
fragolosi a chi leggerà e commenterà ^*^
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