The Lament of the Musician.

di beatulla_6
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Ci sono momenti che ti rimangono impressi ,indelebili nella loro pienezza, indipendentemente dall'importanza o significato. Ma questo non vale per tutti, infatti per quanto presuntuoso potrò sembrare , io sono l'eccezione che conferma la regola. Ogni istante della mia vita è talmente integro e ben delineato nella mia mente che se solo lo volessi , con un briciolo di concentrazione , riuscirei a rivedere il sublime azzurro del cielo il giorno del mio battesimo. Conservo ogni ricordo della mia vita nei meandri della mia mente , ovunque io trovi posto, come un ripostiglio. Sono esattamente come quei fastidiosi vecchietti che si ostinano a conservare scontrini dei super mercati, né più né meno.Utile vi direte. Niente grattacapi per ricordarsi dove ho lasciato le chiavi della macchina, niente vuoti di memoria durante i compiti in classe, e ovviamente non corro il rischio di dimenticare un compleanno o un anniversario,sì certo cose molto utili ma c'è una grande pecca in questo ''dono''. Non riesco a dimenticare. Sembra paradossale ,lo riconosco, ma tutti i miei incubi, tutti i miei traumi più profondi... quelli non se ne vanno. Ricordo perfettamente il giorno in cui scoprii che mia madre aveva un amante, ricordo mia sorella maggiore che riusciva a stento a trattenere un sorriso quando mi rivelò che nostra madre era gravemente malata, ricordo il momento in cui capii che la mia vita e quella della mia famiglia non sarebbe più stata la stessa. Infine sembra che questo dono mi sia stato affidato per raccontare la mia storia, ma prima di raccontarvela , sempre se avrete la pazianza di ascoltarmi, mi vorrei presentare: il mio nome è Mathias Browning e sono l'ultimo della famiglia che era destinata a regnare per millenni se non fosse stato per la maledizione che io e le mie sorelle ci portiamo sulle spalle.




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