Ragazza ferita

di Jordy Klein
(/viewuser.php?uid=32757)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Camminava lentamente

Camminava lentamente

Quel suo sguardo puro e immenso

E torceva dolcemente

Quei capelli d’un pece intenso

Ricadevano arruffati sulla fronte bianca e stanca

Lei osservava truce e affranta,quella pallida sfera bianca.

 

E il ricordo la tramortì come una foglia che traballa:

D’un tratto quella strada sapeva di mare

In quei lampioni vedeva stelle danzare

Il cemento smascherava una sabbia spenta

Quel cielo nebbioso custodiva quella carezza lenta

 

Lui ed i suoi occhi erano come fiamme ardenti

Vividi e incisi nella memoria quei momenti

Staccatasi dalla folla e dal caos serale

Rimaneva solo lei,dolce scintilla da scaldare.

 

Aveva seppellito ogni possibile frammento

Un’avventura tace di fronte al fragile spavento

Ma come poteva offuscare il rimasuglio rimasto

Di quelle notti affogate su di un lenzuolo incredibilmente casto?

 

D’un tratto fu come se l’ora si fosse fermata

Erano rimasti solo lei e la strada asfaltata

Una bambola sfinita appoggiata ad una ringhiera

Sotto la candida luna di una malcelata malinconica sera

 

Il tempo era passato

Il ricordo s’era sfumato

Ma sapeva nell’inconscio malamente negato

Che comunque mai l’avrebbe dimenticato.

 

Non si può infatti scordare un sogno così puro

Anche se l’epilogo deludente l’ha reso abbietto e oscuro.

                         





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=422108