Divine Essence

di dark_dreamer90
(/viewuser.php?uid=55602)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Le luci dei riflettori del palco situato al centro di Time Square erano talmente potenti da rischiarare lo studio buio da dove Cassandra spiava la vita frenetica e affascinante all'esterno della sua casa.

Lo sguardo della ragazza era spento, cupo, forse perchè per lei il giorno che stava per terminare le ricordava un importante avvenimento del suo passato, un evento che le aveva completamente cambiato la vita.

La sua attenzione era stata richiamata dal suono del basso che dava l'attacco al nuovo pezzo che il gruppo sul palco, i Soul's Archetype, stavano per interpretare. La batteria si era aggiunta in modo da creare il ritmo della canzone e successivamente anche gli altri strumenti erano subentrati.

Improvvisamente la porta della stanza si era spalancata sonoramente per fare spazio a Zara che, allegra e felice, era entrata saltellando con una trombetta in bocca e una in mano che voleva dare a Cassandra per coinvolgerla nei festeggiamenti del nuovo anno che stava per iniziare.

Cassandra era sovrappensiero e un po' malinconica poichè in quel momento le erano tornati in mente i suoi genitori, probabilmente perchè un secolo fa li aveva dovuti abbandonare senza dare loro spiegazioni, anche perchè..... cosa c'era da spiegare alla fine? Non era di certo colpa sua se la sera del trentuno dicembre 1908 si era imbattuta in un vampiro che l'aveva trasformata!

Zara si era accorta dell'umore dell'amica, aveva tentennato un po' per capire se sarebbe riuscita a tirarla su di morale o se sarebbe stato tutto fiato sprecato. Lei sapeva benissimo quando era o meno il momento giusto; vedendo però Cassandra che cercava lentamente di partecipare ai festeggiamenti l'aveva esortata a continuare coinvolgendola nella folle danza.

Le due avevano iniziato a vorticare spensierate finchè non si erano ritrovate vicino alla porta d'ingresso che dava sul pianerottolo del secondo piano.

Improvvisamente si erano fermate e con un solo sguardo si erano capite immediatamente; Zara, forse, era riuscita a catturare i pensieri dell'amica anche grazie ai suoi poteri da sensitiva che entravano in azione appena toccava direttamente qualcuno.

Cassandra era schizzata giù dalle scale per andare a recuperare i cappotti attaccati all'appendiabiti vicino all'entrata. Zara invece era andata a recuperare le borsette che potevano ricondursi facilmente alle rispettive proprietarie; quella di  Cassandra aveva uno stile sobrio, classico; mentre quella dell'amica era costata sicuramente molto ed era particolareggiata nei minimi dettagli, vi erano attaccati molti pendagli e chincaglierie, a differenza dell'altra che ne era priva.

Anche se abbastanza diverse le due vampire avevano un legame speciale ed erano sempre in armonia.

Le due si erano conosciute un anno dopo la trasformazione di Cassandra.

Zara era una sensitiva inglese che si era stufata dello stile di vita europeo e aveva deciso di attraversare l'Atlantico in cerca di fortuna, anche se a un vampiro la fortuna non serve. La notte dell'imbarco le due si erano incontrate poichè Cassandra, dopo aver vissuto duramente per un anno nella campagna irlandese, voleva andare nel Nuovo Continente per vivere un'eternità tranquilla.

La trasformazione l'aveva scioccata, la sera del 31 dicembre 1908 stava tornando a casa dalla farmacia dei suoi genitori, e mentre percorreva la strada di ritorno a piedi, un'ombra era apparsa da dietro un albero che delimitava la strada.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=422480