Le
luci dei riflettori del palco situato al centro di Time Square erano
talmente potenti da rischiarare lo studio buio da dove Cassandra spiava
la vita frenetica e affascinante all'esterno della sua casa.
Lo
sguardo della ragazza era spento, cupo, forse perchè per lei
il giorno che stava per terminare le ricordava un importante
avvenimento del suo passato, un evento che le aveva completamente
cambiato la vita.
La
sua attenzione era stata richiamata dal suono del basso che dava
l'attacco al nuovo pezzo che il gruppo sul palco, i Soul's Archetype,
stavano per interpretare. La batteria si era aggiunta in modo da creare
il ritmo della canzone e successivamente anche gli altri strumenti
erano subentrati.
Improvvisamente
la porta della stanza si era spalancata sonoramente per fare spazio a
Zara che, allegra e felice, era entrata saltellando con una trombetta
in bocca e una in mano che voleva dare a Cassandra per coinvolgerla nei
festeggiamenti del nuovo anno che stava per iniziare.
Cassandra
era sovrappensiero e un po' malinconica poichè in quel
momento le erano tornati in mente i suoi genitori, probabilmente
perchè un secolo fa li aveva dovuti abbandonare senza dare
loro spiegazioni, anche perchè..... cosa c'era da spiegare
alla fine? Non era di certo colpa sua se la sera del trentuno dicembre
1908 si era imbattuta in un vampiro che l'aveva trasformata!
Zara
si era accorta dell'umore dell'amica, aveva tentennato un po' per
capire se sarebbe riuscita a tirarla su di morale o se sarebbe stato
tutto fiato sprecato. Lei sapeva benissimo quando era o meno il momento
giusto; vedendo però Cassandra che cercava lentamente di
partecipare ai festeggiamenti l'aveva esortata a continuare
coinvolgendola nella folle danza.
Le
due avevano iniziato a vorticare spensierate finchè non si
erano ritrovate vicino alla porta d'ingresso che dava sul pianerottolo
del secondo piano.
Improvvisamente
si erano fermate e con un solo sguardo si erano capite immediatamente;
Zara, forse, era riuscita a catturare i pensieri dell'amica anche
grazie ai suoi poteri da sensitiva che entravano in azione appena
toccava direttamente qualcuno.
Cassandra
era schizzata giù dalle scale per andare a recuperare i
cappotti attaccati all'appendiabiti vicino all'entrata. Zara invece era
andata a recuperare le borsette che potevano ricondursi facilmente alle
rispettive proprietarie; quella di Cassandra aveva uno stile
sobrio, classico; mentre quella dell'amica era costata sicuramente
molto ed era particolareggiata nei minimi dettagli, vi erano attaccati
molti pendagli e chincaglierie, a differenza dell'altra che ne era
priva.
Anche
se abbastanza diverse le due vampire avevano un legame speciale ed
erano sempre in armonia.
Le
due si erano conosciute un anno dopo la trasformazione di Cassandra.
Zara
era una sensitiva inglese che si era stufata dello stile di vita
europeo e aveva deciso di attraversare l'Atlantico in cerca di fortuna,
anche se a un vampiro la fortuna non serve. La notte
dell'imbarco le due si erano incontrate poichè Cassandra,
dopo aver vissuto duramente per un anno nella campagna irlandese,
voleva andare nel Nuovo Continente per vivere un'eternità
tranquilla.
La
trasformazione l'aveva scioccata, la sera del 31 dicembre 1908 stava
tornando a casa dalla farmacia dei suoi genitori, e mentre percorreva
la strada di ritorno a piedi, un'ombra era apparsa da dietro un albero che
delimitava la strada.
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