1- Ora di Cena
Ciao. Ancora una volta mi sono data alla traduzione! La vera
autrice è ‘DistractedButSerious’.
Gli aggiornamenti saranno rapidi.
Io non possiedo Harry Potter!
Riassunto: Hermione crea un giratempo che può
mandare le persone indietro nel tempo a distanza di anni, ma ora tutti quanti
lo vogliono, quindi Harry lo prende in custodia. Quando Harry guarda dentro di
esso però ci cade dentro. Ora è nell’era dei Malandrini ed è l’insegnante di
Difesa Contro Le Arti Oscure!
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Capitolo uno
-
(Punto di vista di
Harry)
“Harry!E dai! Hermione e Ron ci aspettano per la cena
stasera!” mi chiamò Ginny.
“Arrivo!” replicai. Mi misi il mio mantello da viaggio ed
infilai il mio Mantello dell’Invisibilità nella mia tasca. Ron voleva
utilizzarlo per ritracciare degli animagus illegali la prossima settimana. Ero
sorpreso dal fatto che non avesse bisogno del mio aiuto, ma poi, Ron era
diventato davvero bravo con la magia e a rintracciare animagus non registrati.
Ridacchiai. Kingsley gli dava sempre gli incarichi più facili, ma anche in quei
casi io dovevo accompagnarlo.
Scesi le scale e corsi verso la porta dove Ginny mi stava
aspettando. “Pronta?” le chiesi. Lei annuì. Visualizzai la Tana, così come l’avevano
fatta costruire i signori Weasley, e sentì la familiare sensazione di risucchio
della Materializzazione.
Pochi secondi dopo la sensazione scomparve e mi ritrovai
davanti alla Tana, dove Ron e Hermione ci stavano aspettando. Sorrisi. Hermione
mi aveva detto che aveva una nuova invenzione che non vedeva l’ora di
mostrarci. Camminammo verso la porta e bussammo. “Arrivo!” Sentii una voce da
dentro. “Ronald Weasley! Alza le tue pigre chiappe e aiutami! È tua sorella
quella che sta venendo per l’amor del cielo!” urlò Hermione.
“E va bene donna!” sospirò lui.
Ginny ridacchiò. Hermione aprì la porta e ci sorrise.
“Harry! Ginny!” squittì compiaciuta prima di darci un abraccio della quale la
signora Weasley sarebbe stata fiera.
“Er-mio-ne, non … respiro” esalai.
“Scusa,” disse sciogliendo l’abraccio con il viso rosso come
un peperone.
“Ne è passato di tempo, Hermione,” disse Ginny mentre
entravamo.
“Siete venuti la settimana scorsa,” disse Ron incredulo.
“Chiudi il becco, Ronald,”
gli ordinò Ginny.
“E va bene, Ginevra,”
contraccambiò Ron.
“Anche se siete adulti vi comportate come bambini di dieci
anni,” Hermione rise.
Io risi con lei. Anche i miei piccoli, James e Albus, erano
più maturi. “Allora Hermione, qual è questa nuova invenzione che devo
assolutamente vedere?” chiesi.
“Oh, eccola qui,” disse lei. Mi mostrò una piccola clessidra
d’orata.
“Un gira tempo?” chiesi.
“Non un qualsiasi gira tempo. Ho aumentato il suo potenziale
e adesso non tornerà indietro solo di ore, ma persino di anni,” spiegò
mantenendo l’oggetto come se fosse un tesoro inestimabile.
“Davvero? Ma è fantastico,” dissi, “Come funziona?”
“È ad attivazione vocale. Guarda,” cliccò un piccolo bottone
e si accese una lucina. “Anno 1991,” pronunciò. All’interno, la clessidra si
illuminò e ci mostrò la Sala Grande. Al suo intero c’eravamo noi durante lo
smistamento.
“Come ha fatto ad impostarsi sul giorno e il luogo giusto?”
domandai.
“Avevo già programmato il giorno e il luogo, ma posso
cambiarlo. Per quanto riguarda il tempo, va indietro nell’esatto momento in cui
viengono programmati il giorno e il luogo.” mi spiegò.
“Wow,” dissi impressionato.
“Si, questa è la mia donna,” si vantò Ron mentre tornava
dalla cucina.
“Perché non mangiamo qualcosa?” suggerì Hermione.
“Ti aiuto a preparare la tavola,” disse Ginny.
Ron mi guardò e sussurrò, “Lo hai preso?”
“Si, ma non capisco perché ti serve per catturare qualche
tizio che si può trasformare in un cavallo o in un'altra forma.”
“Infatti non mi serve per quello. In qualche modo la voce
del gira tempo di Hermione si è sparsa. Ovunque andiamo ci seguono. Non è al
sicuro. Devo nasconderla quando usciamo in pubblico.”
“È … è una cosa piuttosto astuta da parte tua,” dissi
incredulo.
“Non esserne così sorpreso,” borbottò.
“Perché non lo date a me per tenerlo al sicuro?” suggerii.
“Lo faresti, per noi?” chiese Ron. Io annuii. “Aspetta. Come
faccio a sapere che sei Harry Potter e non un tizio sotto Polisucco?” chiese
evasivo.
“Perché, quando avevamo diciassette anni, siamo andati in giro alla ricerca di Horcrux
e tu hai rischiato la tua vita per salvare me e la spada di Godric Grifondoro.
Come faccio a saperlo? Perché sono Harry James Potter!” esclamai con un
sorriso.
“Okay, e va bene. Non ricominciare con la storia delle tue
imprese,” mormorò. Mi passò il gira tempo e me lo misi in tasca.
“Tienilo,” gli dissi dandogli il mio Mantello
dell’Invisibilità. “Finché le acque non si calmano.”
“Grazie Harry, non so cosa farei senza di te.”
“Il sentimento è ricambiato,” lo rassicurai.
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“Ciao Hermione,” disse Ginny mentre uscivamo dalla Tana.
“Ciao ragazzi,” dissi io. Ero sulla terrazza, una mano in
quella di Ginny e l’altra nella mia tasca. Mantenni il gira tempo mentre ci
smaterializzavamo. Poco dopo eravamo a Godric’s Hollow.
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Più tardi quella
sera, mentre Ginny dormiva, mi sedetti sulle scale e tirai fuori il piccolo
gira tempo. “1977” mormorai. L’oggetto si illuminò di nuovo e poi mi mostrò la
Sala Grande, naturalmente deserta a quest’ora della notte. “Ufficio di
Silente,” mormorai.
La Sala Grande scomparve
e l’Ufficio di Silente divenne visibile. Sorrisi, Silente e la McGranitt
stavano parlando di qualcosa. Mi chinai in avanti per vedere se potevo sentire
quello che stavano dicendo, ma invece iniziai a cadere. Era come se mi stessi
smaterializzando. Tutto intorno a me iniziò a cambiare e il gira tempo mi
scivolò di mano.
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Nel prossimo capitolo:
Lui sorrise, “Il ragazzo non sta mentendo. Infatti, se
non mi sbaglio, presto saremo grandi amici.”
“Quindi posso essere un insegnante?” chiesi.
“Puoi essere un insegnante,” acconsentì Silente.
“Benvenuto a bordo, Signor Potter,” disse la
McGranitt.
“Grazie Professori.”
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Grazie per aver letto fino a qui! Lasciatemi un commento e
fatemi sapere cosa ne pensate per favore!
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