Innanzitutto un saluto
a tutti!
Ben arrivato a
chi non ha mai letto nulla di mio, un caro saluto a chi già
mi conosce!
Eccomi
nuovamente a cimentarmi con un pairing che mi ispira divertimento e
dolcezza. La premessa su questo pairing, per me, è sempre la
stessa: sono una dramione convinta, ma dopo Draco, è solo
con Fred che "coniugo" Hermione. Questo perchè amo molto le
coppie dove gli opposti si attraggono.
Quindi la
irrepresenbile e razionale Hermione Granger, può
tranquillamente dirsi l'opposto dell'indisciplinato e irrazionale Fred
Wasley.
Detto questo,
va anche detto che sono in un periodo dove mi sento incapace di
cimentarmi in una ff che non porti con sè allegria e
divertimento. Quindi in questa ff troverete, appunto, tanto
divertimento, allegria e romanticismo.
Perciò,
non abbiate altre pretese, se non quella di ritrovare gli ingredienti
per una bella lettura spensierata (e che magari vi farà
battere un pò il cuoricino perchè il romanticismo
ci sarà, eccome!).
Concludo dicendo che non sarà composta da infiniti capitoli,
ma anzi si aggireranno intorno alla decina o giù di
lì.
Fatte
queste premesse, non mi rimane altro da fare che augurarvi buona
lettura e sperare che la possiate trovare piacevole.
Besos.
Laura.
Il giornale
era piombato sul libro di Pozioni che stava consultando. Gentilmente
lanciato da Ginny, che con un lampo di soddisfazione negli occhi, aveva anche
esclamato "Fatto!"
Hermione era
tornata a guardare il giornale, come se potesse animarsi di vita
propria da un momento all'altro.
Ma quello
giaceva immobile sul suo libro, con quel breve trafiletto ben
evidenziato dai caratteri rossi, che spiccavano come fari in una notte.
Le era bastato leggere la prima riga, per sentirsi subito male.
- Come hai
potuto Ginny?!
- Ho fatto
quello che avresti dovuto fare tu! E poi, non dire che non sono una
vera amica.
Hermione
continuava a fissare quei caratteri rossi. Gli unici, in una pagina di
soli caratteri neri. Quell'annuncio spiccava violento. Sembrava voler
balzare fuori dalla pagina!
- Non ti avrei
mai fatto andare, a quella festa, da sola. E lasciare che quella Emily,
di cui mi hai parlato, potesse ancora umiliarti!
Le mani di
Hermione erano finite a sostenersi il capo. Non poteva essere, Ginny
non poteva averlo fatto davvero!
Perchè
le aveva parlato di Emily e della sua festa!
-
Ehi, Mione, che faccia?! Brutte notizie?
In
biblioteca, a quell'ora, c'erano solo le due ragazze.
-
Peggio. Ho ricevuto un invito ad una festa! E non posso non andarci.
Una vera perdita di tempo!
Ginny
l'aveva guardata come solo lei sapeva fare: esterefatta/scandalizzata.
Hermione
poteva capire: per Ginny, non sarebbe mai stata una brutta notizia
ricevere un invito ad una festa. Di qualsiasi festa si trattasse.
-
Hermione, io capisco tutto: lo studio, il CREPA, le ricerche per la
McGranitt e gli altri mille impegni che hai sempre... ma addirittura
trovare una festa, una perdita di tempo, è troppo! Anche per
te!
Ginny
era partita in quarta. Come suo solito. Poi le aveva strappato di mano
l'invito e si era messa a leggere ad alta voce.
"Carissima Hermione,
sono felice di
invitarti alla mia festa di diploma che si terrà il giorno
13 Giugno presso Villa Bloyd - Londra. Il party avrà inizio
alle ore 18.00 e proseguirà per tutta la notte.
Perciò
ti aspetto, accompagnata dal tuo fidanzato!
Con affetto,
Emily.
PS: sono molto
curiosa di conoscere questo ragazzo fantastico di cui mi hai parlato!"
Ovviamente
Ginny la stava fissando. Hermione poteva sentire tutte le rotelle in
movimento in quella testolina rossa. E sapeva che sarebbe stata
sottoposta ad un vero e proprio interrogatorio.
-
Prima di tutto chi è questa Emily?
-
La figlia maggiore di una coppia di carissimi amici dei miei.
Praticamente io e lei siamo cresciute insieme, fino a che non sono
venuta ad Hogwarts. E anche durante la mia permanenza qui, ogni volta
che ho fatto ritorno a casa, l'ho sempre frequentata.
Ma
Ginny, non per niente, era la sua più cara amica. A cui,
però, non aveva proprio rivelato tutto su Emily, diciamo
solo qualcosina. Raccontare tutto, anche se a Ginny, sarebbe stato
troppo imbarazzante..
-
E' lei quella che ti fa tornare sempre di pessimo umore? La gallina che
non puoi soffrire?!
-
Già... forse ho trascurato solo di dirti che si chiama
Emily... e che si è diplomata quest'anno. E' più
grande di me di un anno!
-
Appurato che Emily è quella gallina che ti fa saltare
regolarmente i nervi... perchè dice che aspetta "anche il
tuo fidanzato"?
Hermione
era diventata del colore dei capelli di Ginny: rossa con sfumature
arancioni.
-
L'ultima volta che sono andata a casa... ehm... mi ha presentato il
suo, di fidanzato! Un bel ragazzo, laureato ad Oxford. Modi
impeccabili, istruitissimo e pure nobile. Poi, ovviamente, mi ha dato
il tormento tutto il giorno: perchè io non ero ancora
fidanzata? Non avevo proprio nessuno? O meglio...non avevo "ancora"
nessuno?
GInny
aveva annuito. Non era certo quel tipo di ragazza, a cui bisognasse
dire troppe cose per arrivarci da sola.
-
Così, ti sei inventata che eri fidanzata!
Hermione
ancora si stava maledicendo per questo! Ma quel giorno, Emily, l'aveva
fatta proprio impazzire! E così aveva fatto delle velate
allusioni, circa un ragazzo che c'era... non poi così
velate, visto che Emily ora si aspettava che lei arrivasse con quel
fidanzato misterioso!
-
Ma le hai raccontato di lui per filo e per segno?
-
Ginny, sai benissimo che non c'è nessun ragazzo!
O
meglio c'era stato due anni fa ed era stato l'unico. E si dava il caso
che fosse proprio il fratello di Ginny: Ron. Il quale era tornato ad
essere il suo migliore amico, insieme ad Harry. Sarà stata
forse l'amicizia profonda con questi due ragazzi speciali, ma Hermione
non aveva più sentito il bisogno di avere un ragazzo.
Però,
adesso, c'era il problema di Emily!
-
Lo so che non c'è nessun ragazzo! TI stavo chiedendo se tu
hai dato delle descrizioni particolari di lui!
-
No, ovviamente ho solo buttato qua e là qualche frase.
Giusto per far credere ad Emily che ci fosse qualcuno e fare
sì che mi lasciasse in pace... ma non credevo che si sarebbe
fissata così!
Si
sentiva quasi sull'orlo delle lacrime! Già si vedeva
arrivare da sola... e vedeva i sorrisetti di Emily e delle sue amiche,
a quella vista. Ancora una volta, Hermione Granger, arrivava sola!
-
Non ci vado. Me ne frego se i miei genitori ci rimarranno malissimo!
Questa volta non mi faccio umiliare così! Al diavolo anche
Emily Bloyd!
E
scusandosi con l'amica, aveva raccolto i suoi libri e come una furia
era uscita dalla biblioteca.
Il giornale
era sempre lì.
Con la sua
data, 5 giugno e quell'annuncio in rosso.
AAA. Cercasi
fidanzato per un giorno.
Con
il presente annuncio si invitano ragazzi di bella presenza -
età compresa tra i 18-25 anni - a presentarsi presso la
locanda Testa di Porco - Hogsmeade, il giorno 7 giugno, alle ore
16.00
Il
fine della selezione sarà quello di ricercare un ragazzo che
dovrà accompagnare ad una festa, una gentile donzella,
interpretando il suo fidanzato.
Il
compenso per la prestazione è stabilito in 100 galeoni non
trattabili.
IMPORTANTE:
astenersi maniaci sessuali, perditempo, non di bella presenza,
minorenni.
All'interno
della locanda, chiedere di Andromeda
Ginny aveva
dato il massimo di sè con quell'annuncio. O forse il peggio
di sè, visto il guaio che aveva combinato!
- Ginny come
ti è saltato in mente!
- E' la
soluzione perfetta Hermione! Uno sconosciuto che dovrai sopportare solo
un giorno. Niente complicazioni. Ti accompagna alla festa, fai il tuo
figurone con Emily - magari ti diverti pure - e poi lo saluti. Fine
della storia.
Detto
così sembrava la cosa più normale del mondo!
Peccato che
lei, Hermione, non avrebbe mai avuto il coraggio di fare una cosa del
genere! Trovare un fidanzato così! Anche se per un giorno
solo!
- A parte,
Ginny, che dove li trovo cento galeoni... e poi, lo sai che non sono il
tipo che farebbe una cosa simile... trovarsi un fidanzato a pagamento!
Ginny aveva
sbuffato, segno che stava per dare sfogo a tutta la sua esuberanza.
- A parte che
i cento galeoni -più altri 5, dato che l'annuncio esce oggi
e domani - li ho chiesti ad Harry!
- Cosa hai
fatto?
- Lo sai che
Harry non si tira mai indietro se deve fare un favore ad un amica...
- Mi stai
dicendo che gli hai detto a cosa ti servivano?!
Ginny si era
messa a ridere.
- Ma no! Gli
ho fatto credere che ne avevo bisogno io! Ti pare che dico una cosa del
genere ad Harry? Come minimo gli viene un colpo!
Era tornata a
respirare.
- Dicevo...
perchè non dovresti essere il tipo capace di fare una cosa
del genere? Sei una ragazza sveglia, moderna, indipendente... e ti
cerchi un accompagnatore su misura per lo scopo che ti sei prefissa!
-
Cioè, per una volta, far rimanere a bocca asciutta Emily e
le sue amiche?
Ginny le aveva
fatto l'occhiolino.
- Giusto.
Magari si presenta uno schianto di ragazzo... sai che rivincita su
Emily?
L'aveva quasi
convinta. L'idea di non avere tutto il giorno Emily alle costole, a
chiedergli perchè non era venuto il suo misterioso
"fidanzato". Sino a quando non le avrebbe strappato la
verità: che non c'era nessun fidanzato!
Forse, Ginny,
aveva ragione: chiedere di fingere, ad uno sconosciuto, di essere il
suo fidanzato per un giorno... bè non era poi
così difficile! O meglio, sarebbe stato più
facile che affrontare il mastino Emily e le sue amiche!
-
Però, non me la sento di affrontare da sola la
"selezione"... non escludo che si possa presentare lo stesso qualche
maniaco...
Ginny l'aveva
abbracciata contenta.
- Tranquilla.
Ci sarò anch'io. Sceglieremo insieme, il tuo "fidanzato"
misterioso!
Hermione,
però, non riusciva a scacciare un pensiero: non aveva mai
accettato niente di così insensato prima d'ora e non era
sicura che fosse una buona idea iniziare proprio con questo annuncio.
Un fidanzato a pagamento...
Però,
d'altro canto... l'idea di azzittire Emily, era un'idea troppo
allettante.
E poi, non era
detto che non potesse decidere all'ultimo di non farne più
niente!
XXXXXXXXXXXXXXXX
- Ginny,
è il decimo Oblivion che compio. E il nono, giusto per
sottolineare la situazione, l'ho fatto su Mclaggen! Si sono presentati
solo studenti dell'ultimo anno! Direi che possiamo anche metterci una
pietra sopra! E' destino che vada a quella festa da sola!
Hermione era
davvero giunta al limite. Forse un pò lo era anche Ginny, a
giudicare dall'espressione meno battegliera che aveva ora, rispetto a
due ore prima. Si erano presentati finora, appunto, dieci ragazzi.
Nessuno sarebbe stato quello giusto. Oltretutto, tutti e dieci erano
rimasti sorpresi di trovarsi davanti la Caposcuola Hermione Granger che
cercava un accompagnatore a pagamento! Si era quindi, così,
reso necessario cancellare il loro ricordo di essersi presentati a
quella particolare selezione.
- Non
è ancora detta l'ultima parola! Sono le sei, la locanda
chiude tra un'ora. Potrebbe ancora presentarsi quello giusto! Lo
sconosciuto perfetto!
Hermione aveva
rivolto uno sguardo scettico - e spazientito - all'amica.
- Ginny, ti
prego... un altro che mi guarda come se fossi impazzita e potrei
morire. Davvero, mi arrendo. Preferisco, forse, affrontare Emily, che
non un altro colloquio imbarazzante...
- Va bene, per
oggi potremmo anche finirla qui. Però, domani, è
un altro giorno. Vale la pena riprovarci!
Hermione non
aveva intenzione di lasciarsi sfuggire l'occasione. Se solo Ginny
avesse cambiato idea, le sarebbe toccato stare lì un'altra
ora. Era proverbiale la testardaggine dei Weasley.
- Okay. Ci
sto. Senti, prima di andare, vado un attimo in bagno...
- Oh,
tranquilla. Ti spiace, però, se io inizio ad andare? Forse
faccio ancora in tempo a beccare Dean. Mi sono decisa a parlargli...
- Certo fai
pure. Ci vediamo dopo, a cena.
Era rimasta un
attimo a guardare la rossa avviarsi. Come avrebbe voluto possedere la
sua sicurezza. Ginny sapeva sempre cosa fare e quando farlo. Sopratutto
in fatto di ragazzi.
Non come lei,
sempre insicura e cervellotica! Anche in quello, doveva avere tutto
sotto controllo!
Si era alzata
per andare in bagno e nel farlo, aveva urtato il tavolo. Con il
risultato di rovesciare per terra bottiglia e bicchieri, mandandoli in
frantumi.
Si era chinata
per raccogliere i vetri ed era stato da sotto il tavolo che le era
giunta una voce nota. Molto, molto nota. Troppo nota!
- Mi scusi,
cerco una ragazza di nome Andromeda.
Aveva sentito
l'orso dietro al banco, che poi altri non era che il gestore del
locale, rispondere per l'undicesima volta "il tavolo là in
fondo".
E da sotto il
tavolo aveva visto avvicinarsi un paio di jeans ed un paio di scarpe da
tennis. Le aveva viste fermarsi a mezzo metro da dove era lei e aveva
risentito quella voce.
- Ciao, sono
qui per l'annuncio.
Hermione
avrebbe voluto morire. Ma non come prima, durante gli altri dieci
colloqui, no. Adesso avrebbe proprio voluto rimanerci secca, piuttosto
che uscire da sotto quel tavolo!
- Ehi, tutto
bene lì sotto?
Aveva
bofonchiato un sì. Nella speranza di prendere altro tempo e
trovare una via di fuga. Ma come? Correre via a quattro zampe, forse,
avrebbe solo peggiorato la situazione.
Questa volta
Ginny l'aveva messa in un bel guaio! E più stupida, lei, che
alla fine si era fatta convincere!
- Scusa, sei
sicura che... Hermione! E tu cosa ci fai qui!?
Era rovinata.
Perchè il ragazzo, si era alla fine chinato, per vedere che
cosa stava combinando lì sotto.
- Ciao...
Fred? George?
- Fred... ma
tu cosa ci fai qui?
- Ehm...
Poteva forse
azzardarsi a dirgli che lei accompagnava Andromeda! Magari ci avrebbe
creduto. Era un pò traballante come situazione,
perchè Fred la conosceva abbastanza bene da sapere che non
aveva un amica di nome Andromeda, però...
- Ehi, scusa,
deve venire ancora molta gente? Saresti rimasta l'unica cliente...
adesso insieme a lui, per oggi. Vorrei andarmene a casa...
Hermione
avrebbe cruciato volentieri l'orso che li aveva raggiunti, togliendole
così ogni speranza di propinare una balla a Fred.
Fred era
sempre accucciato con lei sotto al tavolo. Ed ora si capiva chiaramente
che stava cercando di non ridere.
Hermione si
era rialzata di scatto. E aveva fissato il gestore.
- Stavo giusto
per andarmene. Lui è un mio amico...
Anche Fred si
era rialzato.
- Ehm...
sì certo! Andiamo, Andromeda?
Si era
infilata al volo il giubbino. Aveva salutato educatamente l'orso, anche
se la voglia di cruciarlo era sempre lì e a passo di marcia,
aveva infilato l'uscita.
Fuori non
aveva smesso di piovere. Ma la pioggia era l'ultimo dei suoi problemi,
ora.
- Hermione,
capisco il tuo imbarazzo...
Fred l'aveva
ovviamente raggiunta in meno di un secondo. Ed ora le stava camminando
vicino.
- Non credo tu
possa comprenderlo fino in fondo, Fred.
- Guarda,
davvero, vorrei non essere venuto. Sappi che non ne farò
parola con nessuno.
Ecco, ora
stava completando l'opera. Se si era sentita una perfetta cretina
quando l'aveva scoperta, ora si sentiva anche peggio.
- A parte che,
se lo hai fatto, avrai avuto i tuoi buoni motivi...
Oddio! Se solo
si azzardava a chiedergli quali fossero... avrebbe scavato da sola una
buca profonda e ci si sarebbe buttata dentro.
E poi, il
pensiero che uno dei motivi che l'avevano spinta lì, era
parente stretta proprio di Fred, l'avevano indotta ad accellerare il
passo.
Doveva
assolutamente dire a Ginny che l'indomani non se ne sarebbe fatto
assolutamente nulla. Lei aveva chiuso con fidanzati a pagamento, dopo
questa figuraccia!
Una mano
però aveva fermato il suo passo di marcia, trattenendola per
un braccio.
- Ehi, Herm.
Siamo amici da una vita. Non c'è bisogno di fare
così. Guarda che non è mica successa la fine del
mondo. Hai solo messo un annuncio per trovare un accompagnatore!
Ecco, poteva
iniziare a scavare. Era anche peggio che sentirsi chiedere il
perchè lo avesse fatto.
- Fred,
potresti semplicemente dimenticare che sei stato qui?
Forse avrebbe
dovuto lanciare un oblivion anche a lui. Però c'era qualcosa
in quello sguardo che non c'era nello sguardo degli altri dieci
ragazzi: amicizia, affetto, simpatia.
- Certo che
posso farlo. Te l'ho già detto... anche se... mi piacerebbe
sapere dall'amica, non dalla ragazza dell'annuncio... come mai si
è ritrovata in una situazione del genere...
Forse era, in
assoluto, la domanda più seria che Fred le avesse mai posto
da quando si conoscevano. Ed era anche la più imbarazzante a
cui rispondere. Proprio non se la sentiva.
- Senti...
lascia perdere. Cancelliamo tutto e basta. Noi, oggi, non ci siamo mai
visti.
Fred l'aveva
lasciata andare e le aveva dato le spalle. Si era incamminato nella
direzione opposta alla sua.
Hermione era
rimasta un attimo immobile a guardare la figura del ragazzo
allontanarsi.
Le mani in
tasca, la camminata sicura, l'ex studente più indisciplinato
- anche più del suo gemello - di tutta Hogwarts, se ne stava
andando per non prolungare oltre il suo imbarazzo. Per evitarle
qualsiasi ulteriore spiegazione.
E lei, senza
una valida ragione, si era ritrovata a rincorrerlo. Ad affiancarlo,
come lui aveva fatto con lei, solo un minuto prima.
- Fred...
scusami. Sono stata scortese per niente. Non è colpa tua se
mi sono ritrovata in quella locanda, a fare la cosa più
stupida e stramba che avessi mai potuto fare in vita mia!
Il ragazzo
l'aveva fissata un attimo. Poi era scoppiato in quella risata che, a
stento, era riuscito a trattenere prima.
Una risata
tanto coinvolgente quanto amichevole.
Hermione si
era ritrovata a ridere con lui. In un pomeriggio iniziato male,
proseguito anche peggio, finalmente la tensione si stava sciogliendo in
quella risata liberatoria.
La pioggia
aveva ormai infradiciato entrambi.
- Senti, non
che mi debba anche tu qualche spiegazione, ma tu perchè sei
venuto?
Fred le aveva
rivolto il classico sorrisetto made in gemelli Weasley.
- Che ne dici
di andare a parlarne in un posto meno umido?
E aveva
accennato alla sala da thè di Madama Piediburro.
Aveva esitato
un attimo, Hermione. Era noto come quel locale fosse frequentato da
coppiette che volevano ritagliarsi un pò di
intimità.
Ma poi, aveva
pensato che a quell'ora, quasi le sei e mezza, la maggior parte degli
studenti sarebbe già stata ad Hogwarts.Visto anche il tempo
fresco ed umido.
- Dico che va
bene! Ho anche un bisogno urgente di andare in bagno!
Fred era
nuovamente scoppiato a ridere, mentre seguiva il suo passo spedito.
Una volta
dentro, lei si era davvero fiondata in bagno. Il bisogno era diventato
un'urgenza. Quindi, solo al suo ritorno in sala, si era resa conto di
essersi messa in un'altro casino. Il locale, non solo era pieno, ma era
pieno di ragazzi e ragazze che fissavano lei, che stava raggiungendo
Fred, al tavolo dove si era accomodato.
Un tavolo che
si trovava quasi al centro della sala.
Qualcuna le
aveva anche rivolto un saluto, ossia Calì e Padma Patil. Le
"sorelle gazzettino" come le chiamavano. In compagnia dei rispettivi
fidanzati.
Bene, entro
un'ora, tutta Hogwarts avrebbe saputo che lei si trovava da Madama
Piediburro con uno dei gemelli Weasley.
C'era ormai
poco da fare, se non sedersi e fingere che non fosse preoccupata dalla
cosa, assumendo un'aria tranquilla.
- Non pensavo
ci sarebbe stata ancora così tanta gente... se vuoi ce ne
andiamo.
- No figurati!
Che problema c'è... e poi lo sanno tutti che siamo solo...
amici!
Fred l'aveva
guardata strano e lei si era ritrovata ad arrossire come un peperone.
-
Cioè, scusa, volevo dire che... siccome è
risaputo... che qui ci vengono solo... ehm...
- So che cosa
vuoi dire. Venivo sempre qui con Angelina... e di solito a quest'ora
non c'era tutta questa gente. Si poteva stare davvero un pò
tranquilli.
- Ah...ecco...
L'imbarazzo
nasceva dal pensiero che stava parlando con Fred di cose che non si
sarebbe mai sognata, neppure lontamente, di parlare proprio con lui.
Fidanzati a pagamento, equivoci sentimentali, ex-ragazze...
- Senti,
innanzitutto stai veramente tranquilla: non farò parola con
nessuno, nemmeno con George, di quello che è successo.
Hermione era
nuovamente arrossita. Ma proprio Fred doveva presentarsi? Poi le era
balenata l'idea di Harry... ma grazie al cielo, lui non si sarebbe mai
presentato! Era forse anche più imbranato di lei... ne
sapeva qualcosa Ginny. Che ancora aspettava paziente che lui, prima o
poi, si accorgesse di lei. E pensando a Ginny...
- Tua sorella
lo sa. Anzi, diciamo che è stata una sua idea
quell'annuncio...
Fred aveva
sorriso divertito.
- Che cosa vi
porto ragazzi?
La cameriera
si era avvicinata al loro tavolo. E senza particolare interesse
aspettava.
- Io prendo un
thè. Senza limone, grazie.
- Io
prenderò una cioccolata. Con panna, tanta. Grazie.
Ciccolata a
giugno? Anche la cameriera aveva guardato male, Fred.
- Impazzisco
per la cioccolata.
Si era
giusitificato con quella sua aria imperturbabile.
- Ma stavi
dicendo di Ginny?
- Che
è stata sua l'idea dell'annuncio... cioè lo ha
fatto senza che io lo sapessi.
- Tipico di
Ginny. Su di lei, non ho dubbi che sia nostra sorella!
Come se il
rosso dei capelli non fosse una prova sufficiente... però,
non aveva tutti i torti. Caratterialmente Ginny era la più
vicina ai gemelli.
- Comunque.
Rompo io il ghiaccio: perchè mi sono presentato?
Perchè mi mancano giusto 90 galeoni per acquistare la nuova
Nimbus. Regalo di compleanno per George. Non volevo pesare sul bilancio
dei "Tiri vispi Weasley"... così mi sono arrangiato con
piccoli lavoretti.
Caspita!
Questo da Fred non se lo aspettava.
- Immagino che
sarai rimasta sorpresa...
Era
così trasparente?
- Un
pò... forse.
Lui era
tornato a sorridere maliziosamente.
-
Bè... se devo essere sincero... io sono rimasto "molto"
sorpreso, invece, di scoprire che Andromeda eri tu!
E lei era
tornata rosso peperone.
- Mai quanto
me! Come ho fatto ad accettare...
- Si vede, che
alla fine, ti è sembrata una buona idea...
Ad Hermione
erano balenati davanti Emily ed il suo fidanzato impeccabile.
- Forse
"l'unica" idea!
La cameriera
era arrivata con le loro ordinazioni. The per lei, una montagna di
panna sopra ad una tazza, per Fred.
- Hermione
Granger che rimane con un'unica idea? Quasi altrettanto sorprendente...
-
Perchè non conosci Emily Bloyd.
Le era
scappato detto. Davvero, quando si trattava di quella ragazza, perdeva
ogni capacità logica.
- No,
effettivamente non la conosco... o meglio, da come l'hai detto... forse
ho rischiato di conoscerla, ma mi è andata bene!
Le era venuto
da ridere. Nonostante tutto, Fred, era riuscito a farla ridere ancora
di tutta la situazione paradossale in cui si trovava.
- E' una mia
amica. O meglio, un'amica che sopporto per amore dei miei genitori. E'
la figlia di una coppia con cui i miei genitori sono amici da tempi
immemori... e si è appena diplomata...
Ma Fred
l'aveva interrotta.
- Un
pò come faccio io con zia Muriel. La sopporto per amore di
mamma e papà...
- Eh, quasi...
peccato che tua zia sia una vecchia zitella... Emily ha solo un anno
più di me, ma lo spirito di un'arpia!
- E cosa ti
avrebbe fatto questa arpia? Se me lo vuoi dire, ovvio...
Era andato
subito al sodo. In fondo era un pò una caratteristica dei
gemelli, non avere peli sulla lingua.
- E'
complicato e... un pò imbarazzante, veramente.
Lui, con due
bei baffi di cioccolata, era diventato serio. Per quanto lo potesse
essere, appunto, con quei baffi...
- Davvero, non
sentirti in obbligo. Pensavo che... dato che avevi iniziato a
parlarne... insomma, se avessi bisogno di un aiuto... anche solo
morale... non mi riferivo all'annuncio!
- Emily Bloyd
mi ha sempre fatto sentire una buona a nulla. L'eterna sfigata che non
sarebbe mai potuta essere brillante, simpatica, affascinante...
insomma, la classica ragazza che non se la fila nessuno! Nè
per volontà, nè per sbaglio! E anche questa
volta, alla sua festa di diploma, è così che
riuscirà a farmi sentire!
Ecco, lo aveva
detto! Finalmente aveva confessato a qualcuno che cosa rappresentava
per lei Emily Bloyd: l'umiliazione di sentirsi l'eterno brutto
anatroccolo in presenza di un cigno bellissimo!
Fred era
rimasto con la tazza a mezz'aria.
- Ma davvero
riesce a farti sentire così? Cioè, scusa, tu mi
sembri tutto tranne che sfigata!
Questa volta
era arrossita e non solo di imbarazzo. Era la prima volta che Fred le
faceva un complimento così diretto. Ma forse, oggi, era la
prima volta per tante cose tra loro due...
- Ti
ringrazio. Però...
Ma Fred, come
succedeva anche a Ginny, aveva assunto quell'espressione da "fiume in
piena".
- A questo
punto, devo conoscerla! Una che riesce a far sentire così
te, la devo vedere in faccia! Perciò, sono disposto a farti
da "fidanzato" gratis!
Hermione si
era guardata istintivamente intorno. Nessuno sembrava prestare
particolare attenzione a loro due o alla loro conversazione. Forse le
uniche che lanciavano qualche occhiata erano le sorelle gazzettino. Ma
erano troppo lontane per sentire, grazie al cielo.
- Davvero,
Hermione. Lo faccio volentieri. Sei sempre la prima che da una mano a
tutti... se adesso posso essere io, ad esserti di aiuto...
bè, sono qua.
Fred Weasley,
come finto fidanzato?! Già era imbarazzante l'idea del finto
fidanzato... l'idea poi che fosse lui!
- Fred... ti
ringrazio... ma...
- Guarda che
sono in grado di farti fare un ottima figura!
Continuava a
fissarla con quei baffi di cioccolato e quell'espressione che da seria
era un pò sfumata in maliziosa.
- Fred...
davvero... io ti ringrazio, ma non credo che sia il caso che io... che
noi... insomma...
- No, no...
è deciso! Ti accompagnerò alla festa di questa
Emily. E dovrà ricredersi su di te!
No, questo non
doveva succedere! Lei non poteva andare ad una festa di Emily con Fred
come finto fidanzato! La sola idea di tenerlo per mano, le procurava un
nodo allo stomaco. Sarebbe stato non imbarazzante... di più!
- Fred, non
credo che tu abbia capito qual'è il problema...
Si era
interrotta perchè con la coda dell'occhio aveva visto Padma
e Calì dirigersi verso di loro.
- Oh cavoli...
Fred aveva
leggermente voltato la testa e seguito la direzione del suo sguardo.
- Capisco.
Gazzettino in vista. Non sono mai state un problema per me e George.
Lascia fare a me...
- Ciao
Hermione! Ciao...
- George...
- Ciao George.
Che sorpresa vederti qui... e in compagnia di Hermione!
Hermione quasi
aveva ignorato la poco velata allusione, sul fatto che fossero
lì insieme. Si stava domandando che cosa avesse in mente
Fred.
- Ciao. Che ne
dite del cartello?
Calì
aveva guardato Padma un pò perplessa.
- Cartello?
Fred, sempre
coi suoi baffi di cioccolato, aveva rivolto un sorriso amichevole alle
due.
-
Sì, quello sulla porta.
Si erano
guardate ancora perplesse. Però, conoscendo i gemelli, un
piccolo sospetto si era fatto strada nel loro sguardo.
- No, non
credo ci fosse nessun cartello... o forse non ci abbiamo fatto caso.
Fred aveva
fatto spallucce a beneficio delle due sorelle. E aveva fatto
l'occhiolino a lei.
- Io andrei a
vedere se fossi in voi. E' importante. Prima di proseguire in
questa nostra conversazione.
A quel punto
le due sorelle erano più che perplesse. Erano
indiscutibilmente incuriosite. Una caratteristica che andava a
braccetto con il loro essere così pettegole.
Quindi, cedere
all'impulso di andare a vedere, era stato irrefrenabile. E si erano
avviate verso la porta.
Fred era stato
velocissimo. Aveva estratto i soldi per il conto, lasciandoli sul
tavolo. Dopodichè si era alzato, trascinando via anche lei.
Hermione aveva
fatto in tempo ad afferrare al volo il suo giubbino, prima che il rosso
la trascinasse sul retro del locale, dove c'era appunto il bagno.
- Fred che
stai facendo...
- Metto fuori
gioco le sorelle gazzettino, facendogli credere oltretutto, che sono
George. Adoro complicare le situazioni!
Si era chiuso
in bagno con lei! Un locale alquanto particolare dove ritrovarsi a
stretto contatto con lui.
- Mi sa che
hai solo peggiorato la situazione...
Fred le aveva
sorriso.
- Tanto ci
ricameranno su lo stesso!
Non aveva
tutti i torti...
- E adesso
cosa facciamo, scusa?
- Adesso ti
accompagno ad Hogwarts.
- Esattamente
come?
-
Bè, in una maniera molto semplice.
La sensazione
di essere risucchiata l'aveva già provata con la passaporta.
Ma la smaterializzazione, oltre al risucchio, dava anche un senso di
nausea.
Il tutto era
durato qualche secondo. Erano riapparsi davanti ai cancelli di Hogwarts.
- Caspita...
che sensazione! Ancora non l'avevo provata così bene.
- Vuoi dire
che le tue lezioni non procedono come dovrebbero?
- No, riesco a
smaterializzarmi... ma solo ancora da un cerchio all'altro! Un
pò diverso...
-
Già... senti, non credo sia il caso di dilungarsi proprio
qui davanti...
Effettivamente
lì, davanti ad Hogwarts, sarebbe stato anche peggio essere
visti insieme. Sopratutto perchè Fred non aveva alcun motivo
valido per essere lì con lei.
- No,
infatti...
-
Perciò, direi che la tesi ufficiale, per il nostro incontro,
dovrebbe essere quella che ci siamo incontrati per caso ad Hogsmeade e
io ti ho offerto un thè.
- Direi che
può funzionare... anche se Padma e Calì ci
ricameranno sopra... sopratutto perchè siamo spariti sotto i
loro occhi!
- Fregatene...
mi sbaglio o non ti hanno mai toccato i pettegolezzi?
Sì,
peccato che non erano su di lei... la voce che lei e George erano stati
beccati da Madama Piediburro per un thè... bè...
sarebbe stato ghiotto!
- Ci
proverò... però almeno ad Harry, Ron e Ginny
posso dire che eri tu e non George? E come... ehm... hai pensato bene
di andartene?
- Certo...
- Allora ti
ringrazio per il thè. Sarà meglio che vada ora...
- Come
rimaniamo d'accordo per quell'altra faccenda?
Non si era
dimenticato. O meglio, non mollava.
- Non so...
ancora...
- Senti,
perchè non approfittarne? Poi sono io... tieni presente che
non mi devi nemmeno istruire più di tanto... sicuramente ti
conosco meglio di uno sconosciuto qualsiasi! E poi lo faccio gratis...
- No, se
dovessi accettare la tua proposta... i cento galeoni te li
dò lo stessi.
Le aveva
rivolto uno strano sguardo.
- Ma questo
è un favore fatto ad un'amica.
- Senti, hai
detto che ti facevano comodo per il regalo di George...
Il rosso aveva
annuito.
-
Sì, l'ho detto... ma...
- Allora
è deciso. Se io accetto, tu accetti i cento galeoni.
L'aveva
riguardata con quell'espressione strana.
- Stai dicendo
che accetti?
Stava davvero
accettando di andare alla festa di Emily Bloyd, con Fred Weasley nei
panni del suo fidanzato?
-
Sì... dopotutto non ho voglia di affrontare quella festa da
sola... a questo punto, è meglio farlo in compagnia di
un'amico...
Sul viso di
Fred era comparso un sorriso.
- Bene. E
quando sarà questa festa?
- Fra sei
giorni, a Londra.
- Okay. Direi
che ci potremmo incontrare, allora, la sera prima per accordarci sui
dettagli.
- Dettagli?
Lo aveva
guuardato interrogativamente. Cosa c'era da stabilire?
Lui aveva
ritirato fuori l'espressione maliziosa.
- Dettagli
tipo: quando ci siamo conosciuti? Dove ci siamo conosciuti? Mi hai
detto subito di sì o prima mi hai fatto penare un
pò? Dove ci siamo dati il nostro primo bacio?
Oh mio Dio! A
tutto questo non ci aveva pensato! Non sarebbe mai riuscita a dire
così tante bugie tutte insieme!
- Non si
può fare! Non sarò capace... mi impappino
sicuro...
- Sono sicuro
di no. E poi tieni presente che ci aiuterà il fatto di
conoscerci veramente, sarà più semplice che con
un estraneo. Vedi che l'amicizia conta?
Hermione era
rimasta sorpresa da quelle parole. Fred era sempre stato solo un
ragazzo giocherellone ai suoi occhi. E invece, ora, se ne usciva con
una frase così ricca di significato.
Delle voci in
lontananza, però, annunciavano l'arrivo di qualcuno.
- Allora, ci
vediamo tra cinque giorni, alle otto. Rimane solo da stabilire dove.
Dopodomani
sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze estive.
Lei sarebbe tornata a casa sua, a Londra. Da sola, perchè i
suoi genitori erano via entrambi per lavoro.
- A casa mia.
Alle otto. Averil Street, 18.
Le voci erano
sempre più vicine.
- Allora, il
12 sera alle otto, Averil street 18.
Stava per
andarsene quando le era venuta in mente la cosa più
importante di tutte. La cosa fondamentale!
- Ah, Fred...
non dovrà sapere nessuno che... insomma che noi...
- Ho capito
cosa vuoi dire. Non lo saprà nessuno. Nemmeno George.
Ma poteva
davvero fidarsi di Fred Weasley? Non aveva modo di scoprirlo se non
provando.
- Io non lo
dirò nemmeno a Ginny. Le dirò che ho deciso di
andarci da sola. Farà storie, ma poi rispetterà
la mia decisione.
Fred aveva
annuito.
- Okay. Vado.
Ciao.
- Ciao.
Puf. Se ne era
andato, proprio quando le voci erano sbucate dal bosco.
Dei ragazzi di
Tassorosso, che avevano fissato Hermione sorpresi. Perchè
bagnata fradicia, era praticamente impalata davanti ai cancelli di
Hogwarts.
Non potevano
certo immaginare che, il suo stato di trance, era legato a due
sconvolgenti verità: la prima era che aveva accettato che
Fred Weasley le facesse da fidanzato ufficiale, quando tra loro c'era
sempre stato un rapporto, sì d'amicizia, ma non come quella
che la legava ad Harry o a Ron.
La seconda era
che il suddetto Fred Weasley, imprevedibile, incontrollabile,
irrazionale diciannovenne, sarebbe sbarcato con tutta la sua
potenzialità magica ad una festa di babbani e a portarcelo
sarebbe stata lei, Hermione Granger, prevedibile, controllabile,
razionale diciassettenne dalle altrettante spiccate
potenzialità magiche.
Spazietto autrice:
Se vi sono piaciuti i baffi di cioccolato di Fred, fate una scappata a
leggere la one-shot che ho scritto su questo pairing che si intitola
"Cioccolata a mezzanotte". Anche lì, ad un certo punto, Fred
ha un bel paio di baffi di cioccolato. La one-shot però non
ha nulla a che fare con questa ff. E' un'idea nata dopo che avevo
bevuto una cioccolata, ovviamente!
Ciao. A presto.
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